Cottura con la pentola a pressione: pro e contro
Come si cucina con la pentola a pressione e quali sono i pro e contro di questo tipo di cottura
Si parla e si scrive molto di cosa mangiare, dei nutrienti contenuti nei vari cibi, di vitamine, minerali e calorie, grassi buoni e grassi cattivi, ma raramente si parla di come cucinare.
Le tecniche di cottura hanno molta importanza nella cucina di chi vuole prestare cura e attenzione a ciò che introduce dentro di sé.
Al pari di tutte le altre informazioni, anche sapere come preparare le pietanze può permettere di utilizzare al meglio i preziosi elementi nutritivi dei cibi che la natura ci offre.
Vediamo qui i pro e i contro della cottura con la pentola a pressione.
Cottura con la pentola a pressione: come si fa
Diversamente dagli altri tipi di cottura (bollitura, lessatura, ecc) questa tecnica necessità di un solo e semplice utensile, senza il quale però non è possibile arrangiarsi in altro modo: la pentola a pressione.
La pentola a pressione è una comune pentola, solitamente con un fondo particolarmente spesso per sopportare le lunghe cotture, con un coperchio che chiude ermeticamente evitando la fuoriuscita del calore e del vapore acqueo riscaldato.
Il coperchio è dotato di una valvola di sfogo per l'eccessiva pressione, pertanto se utilizzata correttamente e se la valvola non è ostruita non ci sono possibilità che la pentola raggiunga pressioni troppo alte e rischi di “esplodere”.
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Cottura con la pentola a pressione: i pro e i contro
Cucinare con la pentola a pressione è semplice ed ecologico: permette di cuocere cereali integrali e legumi che, normalmente, necessitano di molto tempo; i cereali restano sgranati e mantengono le fibre e i minerali senza disperderli in acqua, e i legumi possono essere usati secchi o freschi, evitando quelli già parzialmente precotti o inteneriti dalla conservazione in acqua.
Nella pentola a pressione si sfrutta il vapore creato dall'ebollizione dell'acqua. La temperatura raggiunta dalla pentola a pressione raggiunge i 10 o 20 gradi in più di una pentola con l'acqua in ebollizione: questo rende la cottura della pentola a pressione sconsigliata per ortaggi e verdure a foglia tenera, perché rischia di danneggiare i nutrienti. Da questo punto di vista è comunque meglio della cottura al forno, poiché il forno raggiunge temperature anche superiori a quelle ottenute tramite la cottura nella pentola a pressione.
La pentola a pressione può essere abbinata anche a un cestello, unendo la velocità della cottura a pressione con i vantaggi della cottura al vapore. In questo modo si riducono notevolmente i tempi di cottura e si mantengono pressoché intatti tutti i nutrienti degli ortaggi.
L'unica accortezza sta nel dosare bene tempi e liquido inserito nella pentola, per evitare cotture eccessive che comprometterebbero i benefici di questa tecnica di cottura.
I modi di cottura nella cucina macrobiotica
La cucina macrobiotica presta molta attenzione agli utensili da cucina, ai tagli delle verdure e dei cibi in generale, alle metodologia di cottura e ai materiali di pentole e posate; questo perché a seconda del tipo di cottura viene impresso all'alimento uno specifico genere di energia, più yin o più yang.
Essendo usato come rimedio e medicina il cibo cotto, o crudo, viene così ad acuire o lenire particolari sintomi che sono, anch'essi, divisi in yin e yang.
Una cottura troppo yang, ad esempio, magari effettuata in una stagione già calda come l'estate, può andare a sovraccaricare gli organi e i visceri più yang, e a indebolire l'equilibrio yin dell'organismo; parallelamente una cottura yin può addolcire le caratteristiche di un alimento yang e creare un equilibrio perfetto del piatto.
Le differenti cotture di un alimento pertanto non solo ne cambiano l'aspetto e il sapore, ma anche la qualità energetica e, dal punti di vista strettamente chimico, la struttura e la biodisponibilità dei nutrienti.