L'aspetto esteriore, il divino interiore, la crisi metabolica e il digiuno
Ma il Buddha era grasso e sorridente o magro allampanato e oltremodo austero? E quanto davvero i chili in più gravano anche sull'umore? Che cos'è la crisi metabolica?
Le vediamo queste statuette dell'omino grasso, mezzo nudo, calvo, con un'espressione simpatica sul viso e gli occhi a mandorla. Le vediamo spesso e volentieri. E quel tizio lì non potrebbe anche rappresentare il vicino di aereo, i cui i rotoli di grasso superano davvero la normalità e ci invadono lo spazio vitale se stiamo per caso seduti al suo fianco?
Ma questo Siddharta Gautama che aspetto aveva veramente?
Vissuto dal 566 al 486 a.C., era un principe che rifiutò le ricchezze (vi ricorda un certo Francesco di Assisi?) sul cui nome cadde la definizione di "illuminato" (questo significa il termine "buddha"). Niente occhi a mandorla: era indiano. Viveva di elemosina e digiunava per giorni per poter seguire un percorso di meditazione preciso e rigoroso. In India troverete molte statue che lo rappresentano magrissimo, con tanto di costole in primo piano e statura notevole.
E allora? Il signore panciuto? Un truffatore?
Non diamogli subito addosso. Non si tratta di un personaggio storico, ma di una figura appartenente all'iconografia cinese del X° secolo dopo Cristo (1500 anni dopo il Buddha storico). Perché è grasso? Quei rotoli sono simbolo, portano con sé un messaggio, significano qualcosa di preciso: l'accettazione. Accontentarsi di ciò che si possiede. Fare del poco l'abbondanza. Si dice fosse un abile cacciatore di serpenti, che dopo averli catturati togliesse loro il veleno e poi li liberasse di nuovo.
Il metabolismo, la meditazione, la crisi metabolica
La figura molto magra di cui sopra, quella persona restava libera dal cibo per poter meditare. Quanto l'igiene dei pensieri è legata all'astensione dal cibo? Perché? La scienza che dice?
"Abbiamo scoperto che la dieta a restrizione calorica, soprattutto se somministrata a periodi intermittenti di restrizione calorica maggiore, attiva nei neuroni i percorsi di risposta allo stress cellulare", ha sottolineato Mark Mattson, neuroscienziato a capo del laboratorio National Institutes for Aging della John Hopkins University di Baltimora. Gli esperimenti condotti dalla squadra di scienziati hanno evidenziato come digiunare a giorni alterni faccia bene a cuore e cervello. Indubbio che un processo interno quale la meditazione risulti più agevole.
L'animale ferito o malato si apparta e si allontana dal cibo sino al ricupero delle forze vitali e alla guarigione. La pratica è anche legata alla migrazione, al letargo e alla stagione degli amori: i salmoni interrompono l'assunzione del cibo quando percorrono il viaggio a ritroso lungo i fiumi per cercare luoghi adatti alla riproduzione.
E parliamo di realtà umane in cui la pratica del digiuno apporta beneficio: gli Hunza del Tibet sono stati studiati dagli antropologi, in quanto le loro condizioni di salute straordinarie sembrano essere legate ai periodi di semi-digiuno cui erano costretti in virtù della scarsità del cibo nel periodo invernale (Bircher R.,1980).
Non è una pratica che si improvvisa, senza dubbio. In più, ci vuole gradualità. Infine, sostegno; non a caso i professionisti olistici o gli psicoterapeuti che assistono durante il digiuno svolgono una funzione empatica. Io stessa noto quanto la scelta sia differente se adottata con un altro praticante, anche a distanza.
Diversi studi clinici hanno evidenziato quanto i processi fisiologici della disintossicazione e dell'autolisi abbiano una notevole valenza terapeutica. Nel caso della crisi metabolica, dopo un periodo di digiuno, si verifica la riduzione dei trigliceridi, dell'aterosclerosi, e con il riassestamento del rapporto tra LDL ( che si riduce) e HDL (che aumenta).
Ma cos'è la crisi metabolica?
Per spiegarla dobbiamo parlare della resistenza all'insulina, che coinvolge il metabolismo degli zuccheri. L'insulina è prodotta dal pancreas che regola la concentrazione di glucosio nel sangue. Durante la digestione, i carboidrati vengono trasformati in zucchero semplice, il glucosio. Il sangue trasporta il glucosio ai tessuti ed è lì che diventa energia. Il glucosio si comporta da carburante cellulare quando entra nella cellula; l'insulina è la chiave di ingresso. In caso di resistenza all'insulina, il glucosio fa fatica a entrare nelle cellule. Il pancreas prova a produrre allora più insulina. Il risultato? Aumenta la glicemia (iperglicemia), sale il numero dei grassi nel sangue, cresce il rischio di ipertensione. Un italiano su cinque ne soffre.
L'American Heart Association ha pubblicato delle linee guida che evidenziano i casi in cui si può parlare di crisi metabolica:
- Il girovita supera 89 cm per le donne e 102 cm per gli uomini (in caso di storia familiare con casi di diabete le cifre si riducono);
- Il livello di trigliceridi è superiore a 150 mg per decilitro di sangue oppure il livello di trigliceridi è inferiore a 150 mg/dl dopo il trattamento medico;
- Il colesterolo HDL è inferiore a 40 mg/dl negli uomini o 50 mg/dl nelle donne;
- La pressione arteriosa massima è superiore a 120 mm o la minima è superiore a 80 mm di merucrio;
- Il livello di glucosio nel sangue a digiuno è superiore a 110 mg/dl senza trattamento medico.
L'età, la predisposizione familiare, l'obesità, la tendenza al sovrappeso, diagnosi di disturbi come l'ipertensione cardiovascolare, sindrome dell'ovaio policistico e altri fattori giocano un ruolo ancora più importante nel caso di rischio.
Si è sempre parlato di fibre a volontà e cibi a ridotto contenuto di grassi e ziccheri semplici, come rimedio a tavola per l'obesità. Si fa sempre richiamo alla mezz'ora al giorno di movimento per intervenire su tutti i fattori di rischio. Perdere peso è la chiave di tutto, a quanto pare.
Se davvero c'è un avanzamento delle coscienze tra gli umani, è tempo di inizare a contemplare anche la meditazione tra le soluzioni di autoguarigione assistita.
Dieta metabolica: esempio e ricette
Per approfondire:
> Dieta metabolica: come funziona, benefici e controindicazioni
Immagine | Fotopedia