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Fruit Hunter: chi sono i cacciatori di frutta?

La frutta può essere più che un piacere, può essere una passione, questo è comunemente noto. Tuttavia in alcuni casi la passione è talmente forte da poter risultare agli occhi inesperti addirittura ossessione. Scopriamo cosa spinge alcune persone a diventare fruit hunter: cacciatori di frutta

Fruit Hunter: chi sono i cacciatori di frutta?

La frutta è uno dei pochi gruppi alimentari che fa solo bene e non contiene controindicazioni.

Mentre bisogna moderarsi coi dolci e con la carne, controllare il consumo di cereali e di legumi, e addirittura anche con alcune verdure dobbiamo andarci piano per non incappare in eccessi, il consume di frutta è da sempre ben visto ed anzi incentivato.

I fruttariani e gli ehretisti si spingono addirittura oltre, raccomandando la frutta come unico alimento veramente indispensabile per l’alimentazione dell’essere umano.

Nel 2012 uscì un documentario canadese chiamato appunto “The Fruit Hunters”, che descrive la vita di alcuni cacciatori di frutti, che non obbligatoriamente seguono il fruttarianesimo, spesso hanno più a che fare con l’avventura pura.

 

I fruttariani tra i Fruit Hunter

Ma cominciamo per l’appunto dai fruttariani. Il fruttarianesimo sembra ripercorrere le stesse fasi di accettazione sociale che a suo tempo fuorono percorse dal veganesimo: ai primi tempi veniva deriso e ritenuto quasi una leggenda urbana, dopodiché è stato messo alla gogna e sconsigliato come pratica estrema e pericolosa per il corpo, e alla fine, dopo centinaia di casi di successo documentati e condivisi in rete, anche il fruttarianesimo viene pian piano accettato come stile di vita alimentare.

Generalmente i fruttariani amano la frutta e chi fra loro può permetterselo ama a viaggiare per il mondo per gustare frutti unici per sapore e proprietà salutari, nei giusti luoghi e nelle giuste stagioni.

Cercando on line avremo la possibilità di scoprire quanti posti esotici offrono servizio a chi ha questo interesse: i Caraibi, il Sudest asiatico, l’Australia e altri paesi hanno realtà agricole pronte ad ospitare volontari in cambio di frutta: pensiamo alla raccolta dei datteri in Israele, quella dei kaki in Corea del Sud, numerosi tipi di frutta esotica in Australia, Thailandia, Malesia, Indonesia e India, i frutti del zapote ai caraibi, eccetera.

Esistono anche Fruit Festival internazionali pronti a supportare e ospitare gli amici fruttariani e i fruit hunter.

 

Chi sono i fruttariani?

 

I coltivatori tra i Fruit Hunter

Tuttavia sbaglieremmo di grosso immaginando di trovare tra i fruit hunter solo dei fruttariani. Tra questi estremi appassionati di frutta troviamo anche dei coltivatori, dei botanici, dei “preservatori” di specie e varietà rare.

Quando una persona comincia ad appassionarsi alla frutta, ha la possibilità di scoprire un nuovo mondo che va oltre al classico schema mela-pera-arancia-fragola.

Si possono scoprire infinite qualità e varietà della comune frutta, girando per sagre; possiamo poi appassionarci ai frutti sconosciuti o dimenticati, piccolo bacche di campagna che possiamo oggigiorno trovare forse solo da certi vivaisti o in alcuni orti botanici. Oppure possiamo lasciarci conquistare dalla frutta esotica e viaggiare in giro alla ricerca delle piante esotiche meno note e delle varieta’ piu’ rare e organoletticamente apprezzabili.

I Fruit Hunter spesso sono coloro che rendono possibile la riscoperta di frutti che si andavano perdendo, basti citare la buonissima pesca merendella, o la pera volpina.

Inoltre è grazie a loro che nuovi frutti e nuove varietà sono importati anche in Italia: pensiamo alla feijoa, alle annone calabresi, agli avocado rossi siciliani.

 

Contributi dei fruit hunter

Generalmente i fruit hunter sono a lor modo dei “collezionisti”, nel senso che prendono nota di tutti i tipi di frutta provati e condividono le loro esperienze con altri fruit hunter, non di rado on line: è cosi’ che si viene a sapere se un frutto è buono, se un luogo ne produce, in quale stagione, e magari in quale azienda.

È proprio vero che i gusti sono gusti ma cosa scopriamo analizzando i “diari” dei fruit hunter? Anzitutto, un sacco di frutta generalmente sconosciuta, che con un po’ di impegno potremo assaggiare: l’agazzino, l‘alchechengi e corniolo, l’azzerula, la visiola, eccetera.

D’altro lato scopriremo anche, grazie ai rating, i frutti più amati e quindi più buoni. Alle prime posizioni troviamo: mango, mirtillo, jackfruit, graviola, frutto della passione, fragolina di bosco, ciliegia, durian, dattero, anguria e ananas.

Ad ogni modo, se sembra poco ragionevole arrivare a pianificare le vacanze in base alla frutta e alla sua stagionalità, può essere una buona idea informarsi su quale frutta potremmo trovare in un dato luogo e in una data stagione una volta aver deciso la destinazione. Anche in questo, i website di fruit hunting possono venirci incontro.

 

Quali sono i frutti più rari e ricercati?