Acerola, ricca di vitamina C contro l'influenza
L'acerola è un frutto ricchissimo di vitamina C e di altre sostanze nutrizionali e principi attivi che aiutano a combattere in particolare l'influenza e i malesseri stagionali. Andiamo a scoprire l'acerola, come usarla e a cosa serve la vitamina C
L’acerola è il frutto di un arbusto o di un piccolo albero di nome Malpighia emarginata originario dell'America centrale e della fascia tropicale; è molto simile ad una ciliegia, tanto da venir chiamato “la ciliegia delle Antille” con un gusto dolce e contemporaneamente acidulo per la presenza di vitamina C.
Le proprietà dell’acerola sono molteplici grazie alla sua ricchezza di principi attivi (bioflavonoidi e tannini) e sostanze nutrizionali; contiene, oltre alla vitamina C, un’alta percentuale di vitamina A, vitamine del gruppo B e sali minerali quali in particolare il ferro, il calcio, il potassio e il magnesio.
L’acerola veniva utilizzata nelle sue terre di origine contro l’anemia e gli studiosi hanno poi visto come i suoi principi attivi fossero capaci di aiutare la crescita e il buono sviluppo della flora batterica grazie alla stimolazione di una maggiore produzione di acido folico e di un miglior assorbimento del ferro.
Questa sua attività aiuta contro le carenze vitaminiche e quindi anche nei casi di stanchezza o di astenia, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Stimola inoltre il sistema immunitario e diviene un ottimo alleato contro l’influenza, il raffreddore, la rinite e tutte le infezioni delle vie respiratorie.
L'acerola contro l’influenza
L’acerola contiene da 30 a 50 volte la vitamina C presente negli agrumi. Nella classifica dei maggiori frutti contenenti vitamina C è seconda solo al camu camu, mentre per quanto riguarda il suo potere antiossidante è la prima della lista perché è più biodisponibile come assorbimento rispetto agli altri frutti.
Questa sua ricchezza in vitamina C le permette di diventare uno dei migliori prodotti antinfluenzali e rimedi dei malesseri stagional; infatti è ben conosciuta l’azione della vitamina C sul sistema immunitario e sul suo aiuto a combattere i radicali liberi.
Solitamente non è possibile consumarla fresca a parte per chi vive nei luoghi di crescita della pianta che trova succo fresco al 100% di acerola.
In Italia viene venduta in capsule, pastiglie o in estratti da solubilizzare in acqua. La polvere si ottiene dalla ciliegia di acerola che viene essiccata e successivamente resa una polvere.
Solitamente la vitamina C viene estratta direttamente dal frutto per poi essere aggiunta nei rimedi erboristici a base di piante ed erbe allo scopo principale di aiutare il sistema immunitario.
Scopriamo la vitamina C e i benefici che ha sul nostro corpo.
Anche la Grumichana, la ciliegia brasiliana, è un frutto ricco di vitamina C
La vitamina C
Il nostro corpo ha bisogno di diversi nutrienti essenziali e tra questi le vitamine. In particolare la vitamina C è una vitamina che l’organismo non riesce ad autoprodurre quindi ha necessità di inserirla e assorbirla tramite gli alimenti della dieta.
La vitamina C è idrosolubile e se esposta alla luce e all’aria ossida velocemente disperdendo così le sue proprietà benefiche. Inoltre è termolabile quindi durante la cottura di un cibo a partire dai 40°C cominceremo a degradare gli enzimi che servono per una migliore assimilazione, disperdendo anche la preziosa vitamina C.
Nel corpo umano la vitamina C concorre a innumerevoli attività:
- Contrasta i radicali liberi e riduce l’invecchiamento cellulare grazie alla sua azione antiossidante;
- migliora l’attività di risposta del sistema immunitario grazie alla stimolazione della fagocitosi dei globuli bianchi e permette una guarigione più rapida;
- abbassa la produzione del cortisolo aiutando a controllare lo stress;
- stimola la produzione del collagene e dell'elastina mantenendo così la pelle più sana e giovane;
- aiuta ad assorbire meglio altre sostanze ed elementi nutrizionali come i ferro e altri sali minerali;
- migliora la circolazione sanguigna e aiuta la riparazione dei capillari.
Avvertenze vitamina C e lettura etichetta
Secondo uno degli ultimi studi di un gruppo di scienziati dell’Università della Pennsylvania di Philadelphia è stata valutata la differenza tra la vitamina C di sintesi chimica e la vitamina estratta direttamente da frutta e verdura.
La vitamina C isolata non ha dato gli stessi effetti benefici totali e sembra che in quantità elevate il corpo non sia in grado di smaltirla con rischio anche di danneggiare il DNA cellulare; la vitamina C estratta dai vegetali invece è in forma non isolata ma in un complesso di più sostanze che in sinergia portano i loro benefici al corpo: troviamo infatti la vitamina C 1 e C 2 e questa seconda vitamina serve proprio ad assorbire meglio la precedente.
Questa distinzione è importante soprattutto nella scelta dei prodotti d’acquistare: nelle etichette potrà essere indicata "vitamina C" intendendo anche quella isolata, mentre, se è specificato "estratta da" con il nome del vegetale, viene assicurato che la vitamina C è insieme al fitocomplesso di tale vegetale.
Un'altra accortezza nella lettura del etichetta è cercare la dicitura “solo vitamina C naturale” visto che in alcuni prodotti viene invece aggiunto acido ascorbico di sintesi che è dichiarato con il nome di “vitamina C”. Un prodotto con maggiore vitamina C non è quindi garanzia di migliore qualità, anzi: solitamente viene proprio aggiunto acido ascorbico proprio per indurre il cliente a pensare che vi è maggiore presenza di vitamina C estratta naturalmente.
Dalla ciliegia di acerola la vitamina C estratta è al massimo al 17% quindi non potrà trovarsi in etichetta maggiori quantità se il prodotto è di sola acerola.