Carciofi e salute del fegato
Frutta e verdura fanno sempre bene. In alcuni casi però le sostanze salutari sono presenti nelle parti che non si mangiano. Come per i carciofi, nei quali è il gambo a contenere le molecole benefiche per il fegato.
Chi si ricorda la vecchia pubblicità “Contro il logorio della vita moderna…”? Diceva di bersi un famoso amaro a base di Cynara Scolymus, ovvero i carciofi.
Spot commerciali a parte – tra l’altro il tasso alcolico della bevanda in questione è eccessivo per la salute del fegato stesso – è noto in molte tradizioni che i carciofi possono avere effetti benefici sul fegato. Ma ci sono evidenze scientifiche in merito all’effetto dei carciofi sulla salute del fegato?
Carciofi e salute del fegato: quale nesso?
Dei carciofi si dice che “Si mangia il frutto, ma ci si cura con le foglie”.
Infatti le sostanze officinali – ovvero con effetti positivi sull’organismo umano – del carciofo si trovano nelle foglie e nella pianta, mentre nella preparazione dei cibi si utilizza il frutto, tolte le foglie esterne fibrose e puntute. La modalità di somministrazione del carciofo efficace per la salute del fegato sarà quindi l’estratto di carciofo.
Nella pianta e nelle foglie di carciofo sono contenute sostanze - quali i sesquiterpeni, l'acido idrossicinnamico e i flavonoidi contenuti nelle foglie della pianta - con parecchie funzioni: per esempio i composti caffeilchinici che sono in grado di stimolare l'appetito e di aumentare la secrezione acida dello stomaco, favorendo i processi digestivi.
Ecco di seguito i principali effetti degli estratti di carciofi sulla salute del fegato:
> funzioni coleretiche: stimolano il fegato a produrre la bile, ossia la sostanza necessaria per digerire i grassi;
> funzioni colagoghe: stimolano il movimento della bile dal fegato verso la cistifellea e verso l’apparato gastrointestinale. Sono usati come rimedio per prevenire la ricomparsa dei calcoli biliari in pazienti che ne hanno già sofferto;
> proprietà ipocolesterolemizzanti: inibiscono la sintesi di colesterolo endogeno nel fegato e stimolano l’eliminazione dello stesso colesterolo attraverso la bile.
Prestate però attenzione agli effetti collaterali e alle controindicazioni dei carciofi per la salute del fegato:
> in individui sensibili potrebbero manifestarsi reazioni di sensibilizzazione;
> va evitata l'assunzione di carciofo in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti;
> evitare l’assunzione del carciofo in pazienti con ostruzione delle vie biliari;
> evitare l’assunzione del carciofo in pazienti affetti da colelitiasi (calcoli biliari);
> data la presenza abbondante di presenza d'inulina, l'impiego di carciofo va evitato in caso di fermentazioni intestinali abbondanti;
> l’utilizzo degli estratti di carciofi dev'essere evitato anche durante l'allattamento, a causa di possibili riduzioni della portata lattea;
> si sconsiglia l'assunzione di carciofo anche in gravidanza;
> evitare l'assunzione di estratti di carciofi insieme a farmaci gastrolesivi o ad altri amari, per evitare una possibile irritazione della mucosa gastroenterica.
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Carciofi e salute del fegato: come usarli
Gli studi scientifici hanno messo in luce la potenziale attività dei carciofi nella loro forma di estratto fitoterapico, dimostrando l’effetto sulla protezione della funzionalità del fegato e sulla riduzione dei grassi (trigliceridi e colesterolo).
È bene sapere che l’azione terapeutica dei carciofi sul fegato non è tanto determinata dalla parte edibile dei carciofi, ma dalle sostanze estratte dalle foglie dei carciofi e presenti in estratti fitoterapici di carciofo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di carciofo, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di composti caffeilchinici contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni presenti.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente carciofo, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Vediamo in quali forme i carciofi diventano benefici per la salute del fegato:
> estratti standardizzati in flavonoidi e derivati dell'acido caffeico. A titolo indicativo, si consiglia l'assunzione di 500 mg di estratto secco al dì.
> formulazioni omeopatiche: lo si può trovare sotto forma di granuli, gocce orali e tintura madre. Il carciofo viene utilizzato in caso di disturbi epatici, ittero, cirrosi epatica, disturbi gastrici, flatulenza, gonfiore addominale e dolore allo stomaco. La quantità da assumere può essere diversa da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo e in funzione della tipologia di preparazione.
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