Melone, le varietà da conoscere
Il melone è uno dei frutti più dissetanti e profumati. Esistono le varietà estive e quelle invernali, una stagionalità che ne specifica il colore e il gusto.
Quando si parla di varietà di melone, la prima distinzione che viene in mente è quella tra melone estivo e melone invernale.
I meloni estivi hanno la polpa da color crema ad arancione intenso mentre l’esterno può essere più o meno reticolato; si trovano sul mercato da maggio a ottobre.
I meloni invernali, invece, hanno la polpa chiara e l’esterno di colore giallo o verde; si trovano in commercio a partire dalla primavera inoltrata ma si possono conservare molto più a lungo, fino a dicembre, e quindi sono disponibili in commercio fino all’autunno.
Le varietà di melone sono davvero tante, di seguito alcune tra le più comuni. I valori nutrizionali sono simili; tutte le varietà di melone sono composte principalmente da acqua (circa il 90% del loro peso), ricche di minerali e poco caloriche.
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Melone retato
Il melone retato si riconosce dalla scorza che è, appunto, reticolata. La polpa può ossere gialla o arancione ed è molto aromatica.
Viene chiamato anche melone americano; si tratta infatti di una varietà molto diffusa negli USA. Anche in Italia ce n’è una buona produzione. Le varietà di melone retato sono tantissime ed è un melone estivo.
Può pesare fino a un massimo di due chili e mezzo e la forma può essere tonda o ovale.
Una varietà di melone retato piuttosto diffusa in Italia è il Galia. Ha forma tonda e pesa in genere tra un chilo e un chilo e mezzo. La buccia ha una retatura marcata, senza costolature; la polpa è chiara, di colore bianco crema, dolce e molto gustosa.
Melone di Cantalupo
Anche il melone di Cantalupo è una varietà estiva. Ha la buccia rugosa, con sfumature che vanno dal verde al giallo-aranciato e la polpa di colore arancione vivo, molto profumata.
Ha forma tondeggiante ed è di dimensioni piuttosto piccole, mediamente pesa tra un chilo e un chilo e mezzo.
Deve il suo nome a Cantalupo, sui colli romani, il luogo in cui sorge il castello pontificio perché durante il Rinascimento i contadini coltivavano questa varietà di melone per il Papa.
Si coltiva un po’ in tutta in Italia, ma principalmente in Sicilia. Altre regioni che ne hanno una buona produzione sono Puglia, Lazio, Emilia Romagna e Calabria.
Melone d’inverno
Il melone d’inverno è detto così non per il periodo di raccolta, che avviene comunque in estate, ma perché, essendo un frutto conservabile a lungo, si mangia solitamente all’inizio dell’inverno.
Ha la polpa più chiara, più croccante e un po’ meno dolce rispetto ai meloni estivi mentre l’esterno varia dal giallo al verde e può essere più o meno rugoso. La sua caratteristica peculiare è quella di proteggere il ricchissimo aroma all’interno, che viene sprigionato solo quando il frutto viene aperto.
I meloni d’inverno sono mediamente più grandi di quelli estivi e possono raggiungere anche i 4 chili.
Le varietà sono moltissime, tra le più note:
> Gigante di Napoli, dalla buccia sottile e la polpa dolcissima;
> Melone di Malta, dalla polpa striata di colore che va dal bianco al verde;
> Morettino, con polpa verde scuro e polpa biancastra.
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