Rapa, le varietà e i benefici
La rapa è una verdura invernale molto usata nella cucina italiana. Scopriamo le sue varietà, come pulirla, come cucinarla e quali sono i benefici per il nostro organismo.
La rapa è conosciuta con il nome botanico di Brassica rapa e appartiene alla famiglia delle Brassicaceae come i broccolo, il cavolfiore e gli altri cavoli.
Questa pianta è utilizzata fin dai tempi antichi, sopratutto per le ricette che vedevano come ingredienti le sue gustose foglie. Solo con il trascorrere del tempo, e con la selezione dei contadini, si è affermato il consumo della parte sotterranea.
Sono molto gustose anche le cime di rapa, che sono le parti apicali delle giovani foglie, e le infiorescenze note come "broccoli di rapa" o friarielli.
Le caratteristiche della rapa
Esistono numerose varietà di rapa con colori diversi sia nella foglia che nella radice.
Solitamente la radice ha una forma periforme, ovale o conica. Il suo colore è biancastro, ma può avere anche sfumature viola o essere completamente rossastro.
La radice è ricoperta da una sottile pellicina rossastra che è consigliabile rimuovere perché poco digeribile. L’interno della radice di rapa, invece, ha un sapore dolciastro e delicato e una consistenza leggermente spugnosa.
La rapa è molto presente nelle ricette tradizionali della cucina contadina, sia cotta che cruda. Si può anche semplicemente condire con un filo di olio d'oliva, succo di limone e un pizzico di sale.
La stagione di raccolta delle rape è compresa tra novembre e marzo, cosa che la rende un ingrediente tipico della cucina invernale.
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Le varietà di rapa
Tra la diverse varietà di Brassica rapa che vengono coltivate, possiamo ricordare:
> rapa comune, scelta per la sua radice;
> rapa subspecie sylvestris, utilizzata comunemente per le cime di rapa;
> rapa subspecie campestris, più rurale e meno pregiata, conosciuta anche come ravizzone;
> rapa subspecie septiceps.
Esistono inoltre alcune varietà di rapa che sono coltivate soltanto in zone ristrette, affermandosi quindi come prodotti tradizionali.
Un esempio è la rapa di Caprauna, che cresce tra gli 800 e i 1500 metri sull'omonimo colle al confine tra Piemonte e Liguria e viene raccolta da ottobre a dicembre.
Questa varietà è ricca di nutrienti, come calcio e altri sali minerali. La sua forma è tondeggiante o leggermente schiacciata e il suo sapore è molto delicato, grazie alla particolare costituzione dei terreni montani.
La composizione della rapa
La rapa contiene poche calorie: circa 36 grammi ogni 100 grammi di radice bollita. La sua composizione però è ricca di carboidrati (sino al 75%) e proteine (circa il 20%), con 86,7 grammi di acqua.
La ricchezza della rapa in vitamine e minerali è veramente notevole. Per quanto riguarda i minerali, è alto il contenuto di potassio, sodio, ferro, fosforo e calcio. Oltre alla vitamina C, assunta se consumiamo la rapa cruda, la rapa contiene 381 µg di retinolo o vitamina A, vitamina E, Tiamina (vitamina B1), Riboflavina (vitamina B2), Niancina (vitamina B3) e vitamina K.
Questa verdura non contiene colesterolo e nessun grasso ed è quindi molto apprezzata da chi ci tiene a mantenere la linea, anche perché è molto ricca di fibre vegetali.
I benefici della rapa
Le rape nell’antichità erano un vero tesoro sopratutto nel periodo invernale, quando le riserve di cibo erano scarse.
Contenendo una cospicua quantità di acqua, questo alimento ha proprietà diuretiche. Inoltre è un ottimo cibo antiossidante, grazie alle vitamine C ed E e ad altri principi attivi (quercetina, miricetina, isorhamnetin e kaempferolo) che combattono i radicali liberi rallentando l’invecchiamento cellulare.
Mangiare le rape crude, così ricche di vitamina C, aiuta a rinforzare il sistema immunitario, le ossa, la funzione riproduttiva, la vista e lo sviluppo embrionale (grazie anche alla vitamina A). La presenza di acido folico è molto utile in gravidanza, poiché aiuta a prevenire malformazioni neonatali come la spina bifida.
Grazie ai glucosinolati e allo zolfo, la rapa inoltre è un buon detossificante del corpo e soprattutto del sangue. Risulta di grande aiuto per chi soffre di anemia (ma anche semplicemente di debolezza e stanchezza) perché è ricca di sali minerali, in particolare di ferro.
La vitamina K e il principio attivo noto come gefarnato le conferiscono proprietà antinfiammatorie del tutto naturali.
Secondo alcuni studi, questa verdura è capace di contrastare la proliferazione delle cellule cancerogene sopratutto del seno, dei polmoni e dello stomaco.
Va ricordato, però, che le rape sono verdure crucifere, sconsigliate a chi ha problemi alla tiroide.
La rapa in cucina
Quando compriamo una radice di rapa dobbiamo valutare la sua consistenza, che deve essere soda, e le sue dimensioni (quelle più piccole sono più giovani e fresche).
Dopo aver pulito la rapa e averla privata della sua pellicina rossastra, si provvede a lavarla e tagliarla a piacere. Il taglio a julienne è indicato per il consumo a crudo con olio d'oliva, sale e succo di limone; quest'ultimo aiuta l’assorbimento del ferro, grazie al suo apporto di vitamina C.
La rapa si può mangiare cruda o centrifugata insieme ad altri ortaggi freschi di stagione. Si può anche cucinare al vapore, gratinata o stufata al forno; anche in questo caso, può essere sola o accompagnata ad altre verdure. Diventa gustosa anche in crema, in zuppa o come contorno per i secondi piatti.
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