Orientarsi tra i semi oleosi
Piccoli e preziosi, ecco a voi 4 prodi difensori dell'organismo arruolati nell'esercito dei semi oleosi: dai semi di zucca a quelli di girasole, passando per i più noti semi di lino e di sesamo. Come prepararli, quante dosi assumerne, quali sono le proprietà
Non si sa mai bene come usarli, dove metterli, se tritarli o spargerli così come sono, se comprarli all'alimentari o farseli da sé.
Andiamo a scoprire qualcosa di più sui semi oleosi, che siano di lino, girasole, sesamo o zucca.
Semi a difesa dell'organismo
Piccoli tesori pieni di proprietà benefiche per l'organismo, i semi oleosi hanno doppio scopo curativo e alimentare. Esistono molte specie di semi (avena, anice, canapa, cardo, miglio, papavero, finocchio, soia, etc.).
Per tutti vale la pena osservare qualche semplice regola: è bene consumarli l’anno di produzione e conservarli in luoghi freschi, asciutti e al riparo dalla luce, per evitare che i grassi si alterino.
Meglio scegliere semi provenienti da coltivazioni biologiche ed è bene avvicendarli a tavola, alternadoli con fantasia. Sono calorici, è vero, ma proteggono il cuore, sono una fonte proteica indispensabile, oltre a saziare l'appetito.
Varietà di semi
Prendiamo in esame alcuni tra i semi oleosi che portiamo a tavola con maggiore frequenza.
Semi di zucca
Amici di intestino, vescica e muscoli, ecco a voi i semi di zucca, dalle proprietà vermifughe e toniche. Se volete prepararveli da soli ed evitare di comprarli, potrete farlo nel momento in cui la natura offre la zucca tra i suoi alimenti stagionali.
Tagliate a metà la zucca e raschiatene l'interno, facendo attenzione a separare i semi dai filamenti con cura. Una volta estratti, lavate i semi e metteteli in una pentola con acqua (1 tazza d'acqua ogni mezza tazza di semi) e sale (1 cucchiaio da tavola per ogni tazza d'acqua). fate bollire l'acqua e lasciate cuocere per circa 10 minuti.
Scolate i semi e disponeteli su una teglia ricoperta di cartaforno. Fate tostare i semi in forno per almeno 20 miuti a 180°, o fino a quando non sono dorati. Suggeriamo di usarli come decorazione per una più che attinente crema di zucca per fare il pieno di ferro, zinco e fosforo.
Oltre alle famose barrette di sesamo, si trovano in commercio anche le barrette snack ai semi di zucca, indicati per una pausa equilibrata e nutriente, energizzante.
Semi di lino
Ottenuti dal Linum usitatissimum, i semi di lino, scrigni di Omega-3, sono famosi per le loro proprietà lassative. Ma perché i rimedi della nonna annoveravano i semi di lino come soluzioni infallibili in caso di stitichezza? Provate a metterne un cucchiaio in un bicchiere d'acqua e lasciateli a macerare per qualche ora. Li ritroverete gonfi e avvolti in una sorta di mucillagine.
È proprio quest'ultima che ha un'azione lassativa meccanica. Molto diffusa anche la pratica dei cataplasmi di semi di lino utili in caso di tosse o catarro bronchiale. Ne bastano da 1/2 a 1 cucchiaio al giorno.
Semi di sesamo
Il sesamo è caratterizzato da proteine (18,7%), grassi (53,5%) e carboidrati (15,6%). A fronte del potere calorico dei semi di sesamo (595 kcal), c'è un'elevata azione di protezione, rafforzamento del sistema immunitario e stimolazione del sistema nervoso.
Con i semi di sesamo si può preparare una valida alternativa al sale, il gomasio, tradizionalmente usato in Giappone per aromatizzare zuppe, minestre, pasta, riso e condire le insalate. Per fare il gomasio occorrono solo due ingredienti: sale grezzo (marino, integrale) e semi di sesamo. Si mescolano 7 parti di semi di sesamo (7 cucchiai) con 1 parte di sale (1 cucchiaio).
Una volta spianati su carta da forno su una teglia, tostateli in forno a 100 gradi per 15 minuti e si lasciate a raffreddare. Se preferite, si possono tostare anche facendoli saltare in padella. Poi si macina il tutto, fino ad ottenere una polvere a grana grossa e oleosa. Conservate in frigorifero.
Prova 3 ricette con i semi di sesamo
Semi di girasole
Sono tre le tipologie di girasole (bianco, nero, striato) e in tutti e tre i casi i semi di girasole sono alimenti particolarmente nutrienti, in cui è presente la rara e preziosa vitamina B12 e l'acido clorogenico, che svolge un'azione di protezione dell’organismo sia come antibatterico e antinfettivo, sia come agente antitumorale e antimutageno.
Inoltre i semi di girasole contengono i fitosteroli, grassi vegetali di buona qualità capaci di aumentare le quantità di colesterolo buono in circolazione contrastando quello cattivo.
I semi di girasole bianco sono ricchi di acido linoleico (Omega-6), un acido grasso che abbatte l'azione dei radicali liberi; i semi di girasole nero contengono una buona percentuale di ferro, manganese, zinco, oltre a essere ricchi di fibre; i semi di girasole striato sono utili per migliorare le funzioni intestinali. Un paio di cucchiai al giorno (tre se germogliati), è un quantitativo da non superare.
Come integrare i semi oleosi nella dieta quotidiana?
Per approfondire:
> Tutti i semi oleosi e le loro proprietà
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