Stanchezza di Primavera? 5 erbe in aiuto
Arriva la primavera e si sbadiglia sempre più frequentemente. Stanchezza e sonnolenza ci accompagnano durante la giornata. Alcuni rimedi erboristici possono supportare questa carenza energetica e ripristinare il tono perduto
È la sindrome da letargo, e questa definizione rende bene l’idea. Quando arriva la Primavera e si passa dall’ora legale a quella solare, alzarsi alla mattina diventa davvero difficile.
Alcuni rimedi come il ginseng, l’eleuterococco, la rodiola, il guaranà e la schisandra possono darci una sferzata di energia fisica e mentale per affrontare la nuova stagione.
Infatti il sonno notturno è profondo ma poco ristoratore, tanto che quando al mattino la sveglia suona, si continuerebbe a dormire.
Questo è l’effetto del passaggio dalle temperature invernali a quelle più miti, del risveglio del metabolismo che segue i cicli naturali dell’avvicendamento stagionale e che spesso non trova allineati i nostri bioritmi.
E’ come se il risveglio della natura sorprendesse impreparato il risveglio dell’essere umano ad un nuovo ciclo di rigenerazione.
Anche la resistenza alla fatica della giornata sembra scemare, si prova stanchezza, ci si sente fiacchi, astenici, deconcentrati e si desidera poter dormire anche in orari diurni.
La stessa natura però può venirci in soccorso a supporto del nostro organismo e dei suoi livelli energetici con 5 erbe.
Ginseng (Panax Ginseng)
Le proprietà del Ginseng sono ampiamente conosciute e spesso mitizzate, tanto da essere considerata una radice maschile, dalle capacità rinvigorenti.
Con certezza possiamo affermare che si tratta di un rimedio adattogeno, che potenzia le difese immunitarie e stimola le energie fisiche e mentali, favorendo il rilascio dell’ACTH, e di conseguenza del cortisolo dalle ghiandole surrenali, il cosiddetto ormone dello stress, che migliora la risposta psicofisica dell’organismo alla fatica.
Stimolante del sistema nervoso centrale, migliora le funzioni mnemoniche ed accresce la capacità di concentrazione mentale. Il Ginseng è indicato in casi di affaticamento, senescenza, ipotensione.
Il Ginseng deve essere assunto con attenzione da coloro che sono sotto terapia farmacologica con anticoagulanti, o con farmaci antidepressivi poiché potrebbero manifestarsi interazioni indesiderate.
Come assumere il Ginseng
• In estratto molle: 40 mg al giorno (da assumere nella prima parte della giornata, poiché dal tardo pomeriggio potrebbe causare insonnia)
• In compresse: in base alla grammatura, non più di 2 al giorno
• In Tintura Madre: 30 gocce massimo 2 volte al giorno
Eleuterococco
A differenza del Ginseng, l’Eleuterococco è considerata una pianta femminile. Possiede virtù adattogene, in grado di regolare disequilibri psico-fisici causati da condizioni depressive; è un ottimo corroborante in caso d’intensa attività fisica e mentale. Stimola la concentrazione e la memoria. Ritempra dalle fatiche mentali.
L’Eleuterococco è indicato per studenti sotto pressione, per affaticamenti mentali primaverili, astenia, per condizioni ipotensive, di supporto in casi di convalescenza.
Si sconsiglia l’assunzione dell’eleuterococco in soggetti ipertesi, diabetici e con disturbi del sonno.
Come assumere l’eleuterococco
• In Tintura Madre: 30 gocce 2 volte al giorno
• In Estratto Secco: da 4 a 8 grammi al giorno in compresse
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Rodhiola Rosea
Viene tradizionalmente impiegata in Siberia dalla medicina popolare per alleviare la sensazione di stanchezza. La Rodhiola è un rimedio adattogeno, che aiuta l’organismo a recuperare il benessere psicofisico, combattendo stati di astenia fisici e mentali.
Infatti alcuni glicosidi contenuti nella radice di rodhiola sono in grado di influenzare i livelli di dopamina, adrenalina e serotonina, migliorando così la condizione chimica del nostro organismo.
La Rodhiola riduce la fatica fisica, migliora le prestazioni mentali, ha effetto antidepressivo, regola le reazioni allo stress. E’ quindi indicata in casi di astenia psico-fisica, affaticamento, stress, depressione e ansia.
Non vengono annoverate controindicazioni, non eccedere in sovradosaggi che possono causare stati d’insonnia.
Come assumere la Rodhiola
• In estratto secco: 2-3 compresse al giorno prima dei pasti
• In Tintura Madre: 30 gocce 2 volte al giorno
Guaranà (Paullinia cupana)
La sua droga è costituita dai semi di Paullinia. E’ uno stimolante delle funzioni cognitive, attenzione e memoria, tonico generale. Contenendo caffeina, il guaranà produce un'azione simile a quella del caffè, ma grazie agli altri componenti del fitocomplesso, tra cui i tannini, l’effetto stimolante è maggiormente prolungato e di entità superiore a quello della sola caffeina.
È utile in caso di intensa attività fisica e mentale; per condizioni di astenia e di stress e nell'attività sportiva. Per il suo contenuto tanninico può esercitare un'azione astringente a livello intestinale.
È sconsigliato l'uso in caso di ulcera peptica, poiché stimola la secrezione gastrica. Se ne sconsiglia inoltre il consumo al di sotto dei 13-14 anni di età, in caso di ipertensione, diabete, ipertiroidismo, insonnia e problemi renali.
Come assumere il Guaranà
• In estratto secco: 2 capsule al mattino
Schisandra
La pianta è una liana ricca di frutti di colore rosso e di sapore acidulo, sono commestibile e vengono chiamati "bacche dai cinque sapori", per la qualità acida, salata, leggermente piccante e con retrogusto prima dolce e poi amaro.
La Schisandra è un rimedio adattogeno rispetto a condizioni di affaticamento, stress psico-fisico, deficit immunitari. Migliora le prestazioni fisiche e intellettive, sollecita la vista e l’udito, riducendone l’affaticamento, aiuta a ristabilirsi da condizioni di convalescenza, regola le reazioni a stress di natura esogena (temperatura, rumori).
Non vengono registrate particolari controindicazioni anche se è bene evitarne l'uso in caso di pressione alta o reflusso gastroesofageo.
Come assumere la Schisandra
• In Estratto Secco: 1-2 tavolette da assumere al mattino
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Per approfondire:
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