Il lino nelle tisane, ci sta? Ci sta, ci sta!
Perché non accompagnare i semi di lino a qualche tisana che agisca in sinergia e al contempo ne migliori il sapore?
Ecco come preparare le tisane con i semi di lino e come integrarle nella nostra dieta.
Tisana lino e malva
Lino e malva: un’accoppiata vincente su più fronti. Questa sinergia lavora molto bene sull’elemento Metallo, i cui organo e viscere secondo la Medicina Tradizionale Cinese sono Polmoni e Intestino Crasso, con effetti benefici sulla pelle.
La malva infatti è un rimedio addolcente, lenitivo, emolliente, che ammortisce il muco bronchiale e ne favorisce l’espettorazione.
Nell’intestino, grazie alla sua componente in mucillaggini, rinfresca, protegge la flora intestinale, disinfiamma e in sinergia con il lino favorisce la depurazione. Un organismo depurato dall’interno da forme di stasi mostra all’esterno una pelle pulita, lucente, tonica.
In infuso: un cucchiaio di malva, un cucchiaino di semi interi di Lino per una tazza d’acqua.
Tisana lino, frangula, finocchio e menta
Lino, frangula, finocchio e menta: un toccasana per l’apparato gastrointestinale.
La frangula possiede proprietà coleretiche, colagoghe e lassative: sollecita la produzione di bile, favorisce l’emulsione dei grassi e il corretto assorbimento dei nutrienti, regola le funzioni intestinali.
Il finocchio è un rimedio carminativo che controlla la fermentazione gastro-enterica e la menta rinfresca e aiuta la digestione.
In infuso: un cucchiaio di tisana miscelata di Frangula, Finocchio, Menta, un cucchiaino di semi di Lino per una tazza d’acqua.
Tutti i benefici dei semi di lino per la dieta
Le proprietà del lino
Il lino vanta proprietà lenitive, emollienti, antiflogistiche, lassative, ipoglicemizzanti, grazie alla componente di mucillaggini, acido linoleico, fibre e proteine contenute nei suoi semi, parte che viene utilizzata in erboristeria.
È indicato in caso di stipsi, colite, diverticolite, oppure in caso di infezioni bronchiali e di tutte le prime vie aeree. La farina di Lino può essere utilizzata allo stesso scopo per via esterna con cataplasmi sul petto per sbloccare i ristagni catarrali.
I semi di lino però non sono adatti a tutti. Chi soffre di rallentamento cronico del transito intestinale tendente all’occlusione e meteorismo, è meglio che si indirizzi verso altri rimedi, poiché il lino potrebbe esacerbare ulteriormente la problematica, con gonfiori addominali anche dolorosi.
Avvertenze
È sconsigliato l’utilizzo di semi di lino in gravidanza e durante l’allattamento. Per tutti i rimedi lassativi è bene non farne uso continuativo per lunghi periodi, perché la flora batterica potrebbe irritarsi e l’intestino impigrirsi ulteriormente.
È consigliato utilizzare ciclicamente probiotici che preservano e attivano la flora batterica, con un netto miglioramento del sistema immunitario.
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