Colite: sintomi, cause, tutti i rimedi
L'intestino, il nostro secondo cervello può essere fortemente influenzato dallo stress oltre che da infezioni patogene e la colite è la manifestazione più evidente di una condizione di malessere
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La colite, viene spesso annoverata in modo improprio come sindrome dell'intestino irritabile o del colon irritabile, per indicare un disturbo cui spesso si accompagnano dolori al basso ventre e alterazioni nella defecazione. Si tratta di una forma specifica di colite, la colite spastica,
Chi soffre di colite può accusare diarrea o stipsi o entrambi i disturbi in modo alternato.
- Cos'è la colite
- Tipi di colite
- Sintomi principali
- Cause
- Quanto dura la colite
- Diagnosi
- Come curarla
- Alimentazione
- Rimedi fitoterapici
- Fiori di Bach
- Medicina tradizionale cinese
- Esercizi
- Omeopatia
Cos’è la colite
La colite è un’infiammazione della mucosa intestinale. Esistono vari tipi di colite.
La malattia è definita funzionale, perché si riferisce ad un errato funzionamento dell'organo. Indicata con la sigla IBS (dall'inglese, Irritable Bowel Syndrome), è frequente soprattutto nelle donne dai 20 ai 40 anni e si deve a una combinazione di fattori:
- Abitudini alimentari;
- stile di vita sedentario;
- predisposizione genetica;
- emotività.
Tipi di Colite
La colite si distingue in:
- Primitiva, quando origina direttamente dal colon
- secondaria, quando è causata da un disturbo che si annida altrove
In base al perdurare e ripresentarsi dell’infiammazione la colite può essere inquadrata in
- Colite acuta, se si manifesta in un singolo episodio
- Colite cronica, se la manifestazione è ricorrente, ciclica e si classifica come vera e propria patologia.
Esiste una vera e propria classificazione della colite in base alla causa che ne scatena l’insorgenza:
- Colite ulcerosa: inizia nel retto e si diffonde nel colon, ed è una risposta del sistema immunitario alla presenza batterica nel tratto digestivo. Fa parte del gruppo delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI).
- Colite pseudomembranosa: vede la formazione di pseudomembrane sulla mucosa intestinale, che possono essere causate da una forma ischemica oppure ovuta alla presenza del batterio Colistridium difficile, che prende il sopravvento quando il sistema immunitario si indebolisce e si depaupera di carica probiotica, spesso dopo l’assunzione di antibiotici e produce 3 diverse tossine che attaccano le cellule della parete intestinale e danno origine ai processi infiammatori.
- Colite ischemica: causata da un’interruzione o limitazione del flusso di sangue verso il colon per alterazioni vascolari. L’infiammazione in questo caso è localizzata, e la mucosa intestinale va incontro a ulcerazioni, con il lume dell’intestino che si restringe.
Come capire se si ha la colite: i sintomi principali
Quando l'intestino è soggetto a episodi frequenti di colite, si riscontrano alterazioni della motilità intestinale unite a un'alterata percezione del dolore viscerale.
Insieme a dolore addominale e disagio nella defecazione, si registrano cambiamenti nella forma e nella consistenza delle feci sono conseguenze comuni.
I sintomi della colite spastica, la forma più diffusa e spesso di natura psicosomatica, altrimenti detta colite ansiosa, prevede gonfiore addominale, dolore addominale con crampi, alitosi, nausea, digestione lenta, alitosi, diarrea alternata a stitichezza, ma a volte può presentarsi anche come colite senza diarrea, ma con crampi e dolori da colite tipici.
Cause
Le cause della colite sono per lo più legate a fattori di natura psicologica. Un regime alimentare scorretto, l'alterazione della flora intestinale, la sensibilità dell'intestino durante il ciclo mestruale possono essere determinanti e favorire l'insorgenza di tale patologia, ma la colite è strettamente legata a stress di natura psichica.
Ha maggiori probabilità di soffrirne una persona che vive particolari periodi di stress, che trattiene la collera, che vive intense emozioni e ansia. Si parla spesso di colite nervosa, nello specifico di colite spastica nervosa, caratterizzata da spasmi che si manifestano in periodi particolarmente stressogeni.
Quanto dura la colite
La durata di un attacco di colite può variare di volta in volta, dolori spastici, dolori addominali possono perdurare alcune ore, e lasciare strascichi per giorni, con stanchezza, malavoglia, dolori alle gambe, con manifestazione di colite persistente.
Diagnosi
Un bravo gastroenterologo saprà anche comprendere se sussistono disagi psicologici forti che originano il disturbo. La diagnosi si effettua con accertamenti quali normali analisi del sangue, più un test per escludere l'intolleranza al glutine; l'esame delle feci con la ricerca del sangue occulto; la prova di tolleranza al lattosio. Alcuni specialisti nei casi più incerti propongono la rettosigmoscopia, che consente di studiare l'interno dell´addome.
Come curare la colite
Nei casi più severi di colite di natura ulcerosa devono essere messe in campo cure farmacologiche, controlli periodici: i farmaci per la colite non sempre sono efficaci e a volte si deve ricorrere ad intervento chirurgico di resezione chirurgica del colon.
Per tutti i casi di intestino infiammato si devono attivare stili di vita più sani, partendo dall’alimentazione, per attenuare i disturbi da colite, anche perché guarire dalla colite in maniera definitiva non è così semplice, ma è sicuramente possibile migliorare le condizioni e la qualità di vita.
Alimentazione per la colite
La colite si manifesta solitamente con scariche di feci subito dopo i pasti o dopo l’ingestione di alcuni alimenti, ma non sempre è correlata ad un cibo in particolare. C’è un’irritazione generale del colon che si può prevenire prima di tutto con la riduzione dei cibi che lo infiammano: carni rosse, formaggi, insaccati, cibi confezionati e alcool.
Gli alimenti da evitare invece sono latte e formaggi e gli alimenti contenenti il lievito, specialmente quando gli attacchi di colite sono preceduti da pancia gonfia.
Le fibre, che spesso si consigliano in altri disturbi, nel caso della colite sono da ridurre nella fase acuta insieme ai legumi, poiché entrambi aumentano l’irritabilità del colon. Utile anche la riduzione dell’uso delle spezie, fra cui il peperoncino.
Quando la sintomatologia migliora è possibile assumere i legumi passati e la frutta centrifugata, in modo da ridurre la fermentazione intestinale. L'alimentazione per la colite prevede anche indagare sulle corrette combinazioni alimentari contro la sindrome del colon irritabile, come quelle individuate nell'igienismo di Shelton.
Privilegiare cereali, minestroni passati con patate, pesce e verdure di stagione, cotte o crude, eccetto quelle a foglie verdi nella fase acuta.
Utile un test delle intolleranze alimentari in modo da escludere la presenza di particolari alimenti che possano scatenare l’attacco.
Scopri di più sulla corretta alimentazione per combattere la colite
Rimedi fitoterapici
I rimedi per la colite sono:
- Malva: (Malva sylvestris) i fiori e le foglie sono utilizzate per le pro- prietà emollienti e antinfiammatorie per le mucose. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti. Per questo motivo, l’uso della malva è indicato per idratare e sfiammare l’intestino, e regolarne la funzionionalità;
- Aloe vera: (Aloe barbadensis miller) il succo estratto dalle foglie, per uso interno, svolge un’azione protettiva e antinfiammatoria delle mucose, perché, aderendo alle pareti del tratto digerente, forma una sorta di film protettivo, in grado di difendere i tessuti dell’intestino dagli agenti irritanti, e dai batteri. L’aloe svolge anche un’azione riequilibrante del pH e della flora batterica, utile nei casi di stitichezza e diarrea e ha proprietà immunomodulante, cioè in grado di regolare le risposte immunitarie agli agenti infet- tivi o sensibilizzanti, in caso di allergie, intolleranze alimentari o malattie autoimmuni, come il morbo di Crohn.
- Angelica: (Angelica Archangelica) la radice ha un’azione antispas- modica, calmante, carminativa e antinfiammatoria, indicata in caso di dolori mestruali, nevralgie, disturbi della digestione, nau- sea, flatulenza, crampi addominali e colite;
- Melissa: (Melissa officinalis) le foglie sono impiegate negli stati d’ansia con somatizzazioni a carico del sistema gastroenterico. All’azione antispasmodica rivolta sulla muscolatura, utile in caso di crampi, spasmi e tensione addominale, si combina l’effetto car- minativo che facilita la digestione, evitando la formazione di gas intestinali;
- Camomilla: i fiori hanno principalmente proprietà antispas- modiche, utili in caso di sindrome dell’intestino irritabile, spasmi muscolari.
Tra i rimedi fitoterapici, sono inclusi anche i funghi medicinali, adatti alla cura dei distrurbi gastro-enterici, come la colite, grazie ai loro effetti antinfiammatori e alle proprietà di rigenerazione della mucosa intestinale e di cicatrizzazione.
Fiori di Bach in caso di colite
I fiori di Bach agiscono in modo positivo sullo stato emozionale e la colite è una di quelle patologie la cui componente psicosomatica ha una certa rilevanza, soprattutto, per quanto riguarda la sindrome dell'intestino irritabile.
L'espressione "mal di pancia" viene usata indifferentemente sia per esprimere il disagio fisico, sia per evocare qualcosa che non sopportiamo. Questo disturbo tende a manifestarsi, quando si ha paura della reazione degli altri nei confronti delle nostre contrarietà o preoccupazioni. Così, per evitare conflitti e discussioni si celano amarezze e il forte tormento interiore, dietro una maschera di apparente serenità.
Per questo tipo di squilibrio emozionale, il rimedio d'elezione è Agrimony, usato efficacemente nel trattamento della colite, duodenite, e colon irritabile, in quanto, aiuta a sbloccare le tensioni e insegna a mostrarci come siamo, senza timore di non essere accettati.
L'essenza floreale permette di farsi valere nei rapporti di amore e di lavoro e aiuta ad affrontare i problemi, anziché nasconderli.
Medicina tradizionale cinese
Per la medicina tradizionale cinese, il disturbo da intestino irritabile si deve a uno squilibrio energetico che interessa Milza, Stomaco, Rene, Fegato o può dipendere da contaminazioni alimentari, oppure da agenti esterni come Freddo-Umido, Umidità-Calore. In questi casi i punti da trattare sono:
- TIAN SHU (2 cun a lato dell'ombelico), regola la circolazione dell'energia negli Intestini;
- ZU SAN LI (sotto il bordo inferiore della rotula, a lato della cresta tibiale anteriore), tonifica Milza e Stomaco;
- NEI TING (0,5 cun dietro il bordo della membrana interdigitale, fra il II e il III dito del piede), regola il qi cardiale, blocca il dolore.
Aromaterapia per la colite
Le essenze impiegate per il trattamento della colite svolgono un'azione antispasmodica sulla muscolatura e carminativa sui gas di fermentazione che provocano gonfiori, meteorismo, aerofagia. Questi oli essenziali possono essere assunti 2 gocce in un cucchiaino di miele o diluite in un olio vegetale per massaggiare il ventre.
- Olio essenziale di finocchio: le proprietà carminativa dipende dalla sua capacità di inibire i processi fermentativi nel grosso intestino e dall'azione antispastica sulla muscolatura liscia del colon. Infatti durante la fermentazione intestinale, in particolare quella degli zuccheri, vengono prodotte elevate quantità di biogas, che fanno rigonfiare l'intestino e stimolano le contrazioni della sua muscolatura liscia, provocando senso di gonfiore, flatulenza e dolori all'addome;
- Olio essenziale di lavanda: ha proprietà antispasmodiche, calma dolori e spasmi addominali e può dare beneficio in caso di tensione nervosa e sindrome dell'intestino irritabile;
- Olio essenziale di camomilla: aiuta a rilassare la muscolatura tesa, dovuta a nervosismo, intestino irritabile, spasmi, colite e coliche gassose dei neonati. Sebbene l'olio essenziale di camomilla sia un antibatterico, antisettico, disinfettante e antiparassitario, il suo impiego è per lo più dovuto alle sue proprietà antinfiammatorie.
Omeopatia
I preparati omeopatici per la cura della colite mirano ad attenuare le manifestazioni funzionali localizzate e ad agire a un livello priù profondo, emozionale. Questi sono: Carbo vegetabilis 5 CH (5 granuli, 3 volte al giorno), consigliato in caso di gonfiore, tensione adodminale, crampi e flatulenza.
In caso di disturbi accompagnati a dolori, gonfiore e diarrea è utile China 9 CH (5 granuli, 1-3 volte al giorno). Colocynthis 9 CH (5 granuli, 1-3 volte al giorno) è indicata in caso di coliche, diarrea, frequenti emissioni di gas.
Scopri anche i rimedi omeopatici per i diturbi dell'intestino
Esercizi in caso di colite
Indicata con la sigla IBS (dall'inglese Irritable Bowel Syndrome), è frequente nelle donne dai 20 ai 40 anni e si deve a una combinazione di fattori: abitudini alimentari, stile di vita sedentario, predisposizione genetica, emotività, ansia.
Se gli episodi di colite sono frequenti si verificano alterazioni della motilità intestinale unite a un'alterata percezione del dolore viscerale. Insieme a dolore addominale e disagio nella defecazione si registrano cambiamenti nella forma e nella consistenza delle feci.
Un buon esercizio è quello di provare a farsi scivolare addosso l'ansia, che va a intaccare direttamente l'equilibrio del nostro "secondo cervello", l'intestino. Si deve evitare di cedere alla sedentarietà o, al contrario, farsi trasportare da ritmi troppo incalzanti che influiscono negativamente sul canale digerente, sistema deputato proprio a “digerire” e ad “assimilare” non solo il cibo ma anche le emozioni. Praticare regolarmente uno sport che amate non solo agevolerà le funzioni metaboliche, ma vi aiuterà anche a fare i conti con la fragilità emotiva.
Anche avvicinarsi allo yoga può farvi molto bene. Cercate un insegnante che sappia veicolarvi con dolcezza la disciplina. La pratica vi aiuterà a stare meglio con tutto ciò che vi abita.
- Le torsioni a terra saranno il toccasana per il vostro intestino, tanto quanto alcune posizioni da eseguire da distesi sulla schiena con un lavoro di ginocchia al corpo.
- Ottime anche le posizioni con i glutei contro il pavimento o su un sostegno. Un esempio? Provate già autonomamente: in posizione seduta (sui talloni o a gambe incrociate o su una sedia), mano sinistra sull’ombelico. Inspirando fate fluire l’aria in basso, gonfiando l’addome come un palloncino. Espirando dal naso, immaginate di svuotarlo, sgonfiando la pancia fino ad avvicinare l’ombelico alla colonna vertebrale. Respirate per almeno cinque minuti. Se la mente scivola verso pensieri o preoccupazioni, riportatela al ritmo del respiro.
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