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I bagni con i fiori di Bach

I fiori di Bach da inserire nella nostra detersione per rimediare ad alcuni atteggiamenti "scorretti". Vediamo insieme questo utilizzo alternativo

I bagni con i fiori di Bach

I fiori di Bach possono essere assunti in vari modi: sono rimedi vibrazionali che mandano un messaggio riequilibrante, compensativo e a volte correttivo al nostro “computer di bordo”.

Scegliere di inserirli nel momento in cui ci concediamo una coccola rigenerante e rilassante come un bagno è una modalità che ben si adatta anche a questa estate torrida.

Trasformiamo quindi il nostro bagno in una cura rilassante, tonificante o energizzante, in base alle nostre esigenze.

 

Bagno rilassante con i Fiori di Bach

Nervosismo, ansia, agitazione, iperattività, insonnia? Ci serve un bagno rilassante con un’essenza che vada incontro alla nostra condizione prioritaria.

La modalità di assunzione è di diluire 5 gocce del rimedio in un bicchiere d’acqua da aggiungere poi a quella del bagno. Vediamo alcuni fiori di Bach che ci possono aiutare:

  • Agrimony (fiore guaritore): non è semplice ammettere di essere in sintonia con questo rimedio. Chi necessita di Agrimony spesso indossa una maschera per apparire migliore e a volte si nasconde talmente bene da non vedere più i propri difetti e i propri limiti; si autoinganna. La tensione interiore è ben celata ma non può essere trattenuta completamente. Agrimony digrigna i denti, si mangia le unghie, si torce i capelli. A volte è soggetto a dipendenze quali fumo o alcol, ma gli eccessi devono essere sempre nascosti. Questo rimedio è da considerarsi l’ansiolitico di Bach, aiuta a liberare l’individuo da questa ansia di conformarsi, di adeguarsi, di essere forzatamente in linea con l’ambiente circostante. Consente di prendere consapevolezza dei propri difetti, dei propri limiti e di conviverci con una naturale accettazione.
  • Aspen (fiore assistente): è il fiore per chi è angosciato. Le paure di Aspen sono vaghe, ignote, sono solo sensazioni, ma molto invalidanti che spesso tormentano. Per esempio la paura di volare, o per i bambini la paura dell’uomo nero. Sono paure che arrivano dall’inconscio e spesso emergono sulle labbra con frasi del tipo “ho un cattivo presentimento”. Questo fiore di Bach svolge la funzione di filtro protettivo contro queste forme di angoscia, contro le superstizioni e le ansie da futuro incerto.
  • Impatiens (fiore guaritore): il nome del fiore è esplicativo. È per chi va di fretta, per chi salta subito alle conclusioni senza perdersi in preamboli e giri di parole, per chi mal sopporta i ritmi altrui se sono più lenti. Impatiens generalmente tamburella le dita delle mani, dondola le gambe. Impatiens in casi esasperati è superficiale perché non si dà il tempo di approfondire, sebbene ciò che svolge sia al massimo dell’efficienza possibile. A causa di questa predisposizione a rincorrere tempo e situazioni, può essere soggetto a patologie cardiocircolatorie, sbalzi di pressione, infiammazioni articolari. Il fiore di Impatiens serve a calmare, a dare fiato a questi soggetti, a rilassare, non a caso è un rimedio inserito nel mix di Rescue Remedy.

 

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Bagno tonificante con i Fiori di Bach

Apatia, depressione, malavoglia, mancanza di entusiasmo, lassismo, delusione? Sono tutte condizioni che possono essere aiutate e riequilibrate con alcune essenze di fiori di Bach studiate all’uopo da utilizzare con le stesse modalità indicate sopra.

  • Gentian (fiore guaritore): la genzianella si schiude agli albori del periodo autunnale, stagione della malinconia, dei pensieri rimuginanti, delle depressioni. Il soggetto Gentian è triste, scoraggiato, pessimista, senza fiducia. Questa essenza serve a riequilibrare questa condizione di scetticismo, di grigiore, di accoglienza del negativo che chissà perché ci influenza più facilmente del pensiero positivo. Serve a chi non trova il coraggio a chi si dice “non ce la farò mai”!
  • Mustard (fiore assistente): questo fiore è per chi “è come se fosse avvolto da una nube di piombo che gli nasconde la luce e la gioia di vivere”. Mustard soffre di un grado intenso di depressione o di forme di angoscia collettiva per condizioni sociali di fronte alle quali ci si sente impotenti. Spesso a queste forme si aggiunge un senso di tristezza e di rimpianto per scelte passate non prese. L’essenza di Mustard colma il grande vuoto della depressione, riequilibra e infonde forza.
  • Willow (fiore assistente): la tristezza del salice è emblematica. Willow si lamenta di tutto sempre. È vittima di sé, del destino, degli altri. Rischia di diventare inviso al prossimo e di essere emarginato perché si comporta da guastafeste. Willow giudica la vita e gli altri in base al successo, che lui non l’ha avuto per colpa degli altri o della sventura, il karma negativo che pensa di portarsi addosso. L’essenza riequilibra questa visione, apre le porte al pensiero positivo corretto e all’idea che di fronte ad un problema c’è sempre una soluzione.

 

Bagno energizzante con i Fiori di Bach

Stanco, annoiato, senza forze, esaurito fisicamente? Troviamo altri 3 fiori di Bach che possono correre in nostro soccorso da utilizzare anche nel bagno per trovare le energie perdute e infonderci nuova linfa, entusiasmo e forza.

Come per le altre essenze è sufficiente diluire 5 gocce in un bicchiere d’acqua da mischiare a quella della vasca.

  • Hornbeam (fiore assistente): è il fiore per la stanchezza del lunedì mattina, una stanchezza mentale, dovuta alla routine che ammazza la creatività, la fantasia, la voglia di cambiare. Hornbeam si sente stanco, annoiato, privo di stimoli. Spesso svolge un lavoro che non gli piace e che non risponde minimamente ai suoi sogni e aspettative. Però se subentra un imprevisto positivo che porta entusiasmo la stanchezza di Hornbeam scompare improvvisamente e affiorano energie non sospette. L’essenza di Hornbeam è proprio un bicchiere d’acqua fresca, una doccia energizzante. Ottimo rimedio anche per chi necessita di ristabilirsi da una convalescenza.
  • Olive (fiore aiuto): è il fiore che completa Hornbeam qualora oltre alla stanchezza mentale ci fosse anche una seria stanchezza fisica. Bach lo indica per “ coloro che hanno molto sofferto nel corpo e nello spirito e sono così stanchi ed esauriti da non sentirsi più in grado di fare alcuno sforzo”. E’ consigliato dopo periodi di lunghe malattie e degenze, ma anche per chi decide che sia il momento di cambiare vita e correggere un regime alimentare insano, eccessi di stress e lavoro senza sosta, stanchezza da esaurimento per “aver tirato troppo la corda”. In generale la stanchezza di Olive è dovuta a sforzi fisici che ci hanno consumato e dopo i quali non siamo più in grado si agire.  Bach ha inserito questo fiore anche tra i rimedi “per chi non trova interesse nel presente”, quindi per coloro che sono talmente sfiniti che si vedono la vita scorrere davanti e rimangono inermi. Olive aiuta invece a rimettersi in contatto con il mondo che ci circonda e a riprendere a parteciparvi. Questo fiore funziona bene in associazione con altri fiori guaritori che arrivano alla causa effettiva della stanchezza, come Oak, Elm.
  • Wild Rose (fiore assistente): Bach consiglia Wild Rose “per coloro che senza una ragione apparente si rassegnano a tutto ciò che succede e scivolano così attraverso la vita, la prendono come viene, non fanno alcuno sforzo per migliorarla o per raggiungere la felicità. Si sono arresi alle avversità della vita senza neanche lamentarsi”. Wild Rose è un passivo, spento, senza entusiasmo, apatico; è stanco, ma per disinteresse, è depresso ma senza disperazione. Porta avanti anche una vita normale, con un lavoro al quale si adatta senza lamentarsi, in un rapporto di coppia che procede per inerzia ma che nel profondo non interessa più. Spesso Wild Rose prosegue nel suo quotidiano per senso del dovere. Un’apatia totale, anche fisica, con condizioni di ipotensione, metabolismo rallentato.

Stanchezza da esaurimento? Prova i fiori di Bach