Fegato a noce moscata: cosa significa e come curarlo
Ci sono patologie che ne nascondono altre più profonde e gravi. È il caso del fegato a noce moscata, sintomo di malattie circolatorie o cardiocircolatorie. Cerchiamo di conoscerlo meglio e capire come prevenirlo
Siamo soliti associare la noce moscata a ricette gustose, besciamelle, lasagne, pranzi dei giorni di festa. Vi sono casi invece nei quali la stessa noce moscata è immagine simbolica di patologie, come quella del fegato, per esempio.
Il fegato a noce moscata non è una ricetta per un piatto nuovo, ma una situazione di sofferenza epatica dovuta a differenti cause.
In pratica, cosa significa? E, soprattutto, come curarlo? Vediamolo.
Fegato a noce moscata: cosa significa
Epatopatia congestizia, o congestione epatica sono termini presi in prestito dal dizionario medico, che indicano disturbi alla circolazione del sangue venoso (ovvero quello "di ritorno" diretto ai polmoni) all'interno del fegato.
Questa “cattiva” circolazione è causata da difficoltà di funzionamento delle vene epatiche: il sangue non riesce bene a uscire dal fegato e rischia di ristagnarvi. Spesso chi ne soffre non ha sintomi, soprattutto agli esordi.
Col progredire della patologia, si possono sviluppare ittero, epatomegalia (aumento delle dimensioni del fegato), dolore al fianco destro oppure ingrossamento della milza (splenomegalia), ascite (presenza di liquido a livello addominale), riflesso epato-giugulare (alla palpazione del fegato, si inturgidiscono le vene giugulari).
Le cause del fegato a noce moscata sono molteplici e spesso legate a patologie cardiocircolatorie. Ne ricordiamo le principali:
- febbre reumatica
- patologie polmonari
- pericardite
- insufficienza cardiaca
- ipertensione polmonare
- compenso cardiaco
- patologie delle valvole cardiache
- cardiopatie da ipertensione ed aterosclerosi
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Fegato a noce moscata: come curarlo
Per poter curare efficacemente il fegato a noce moscata è indispensabile risalire alla patologia che l’ha causato: si tratta di malattie importanti, di pertinenza esclusivamente medica.
Si può fare molto per la prevenzione, mantenendo uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta, che possa sostenere il sistema cardiocircolatorio, che sia ricca di cibi di origine vegetale (scarsi in colesterolo e grassi “cattivi” per il cuore), ricca di Omega 3 dal potente effetto antinfiammatorio, e ricca di curcuma ad effetto protettivo per il fegato.
Si possono assumere rimedi naturali a sostegno del benessere cardiocircoatorio ed epatico.
Tra i rimedi naturali per la circolazione ricordiamo i principali:
- Mirtilli
- Ippocastano
- Ginepro
- Melioto
- Vitis Vinifera
-
Vite rossa
Tra i rimedi naturali a sostegno del fegato ricordiamo invece:
- Tarassaco
- Succo di carciofo
- Linfa di betulla
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