Ritenzione idrica: le cause e i trattamenti
Si pensa alla ritenzione idrica come a un inestetismo che va arginato prima della prova costume, ma in realtà si tratta di una manifestazione chiara della pelle che dovremmo considerare anche ora che i vestiti ci custodiscono dal freddo invernale e coprono il corpo. Vediamo di che si tratta e come affrontare al meglio la ritenzione agendo dall'interno
Lo dice la parola stessa "ritenzione", ovvero trattenere. Il fisico non ce la fa e alcuni liquidi restano letteralmente intrappolati tra i tessuti interstiziali e danno luogo a gonfiore anomalo di addome, gambe e caviglie, glutei, braccia.
Anche a livello psicologico, se il corpo trattiene, può rivelarci un atteggiamento di difesa, di tutela eccessiva o difficoltà a rendere manifesti i propri sentimenti.
Vediamo quali sono le principali cause che possono nascondersi dietro alla ritenzione idrica, siano di natura alimentare o fisiologica e quali i possibili trattamenti a seconda delle motivazioni che variano da individuo a individuo e spesso fluttuano a seconda di stagioni, età, stato emotivo.
Le cause della ritenzione idrica
Quando la ritenzione non è cronica e si aggrava in determinati periodi dell'anno o dipende da intolleranze personali non individuate o non rispettate, la causa può stare in quel che si mangia, nelle scelte alimentari che si compiono ogni giorno. Alimenti come il latte, dolciumi, insaccati o un consumo eccessivo di sostanze che richiedono un grande apporto idrico al corpo non facilita la situazione.
Si parla invece di ritenzione idrica secondaria quando si lega a patologie gravi di natura cardiaca, linfatica, nervosa, epatica, renale. La difficoltà a livello di smaltimento dei liquidi può dipendere anche da linfedema e ipertensione arteriosa e in questi casi è importante portare avanti un procedimento diagnostico che dia un quadro completo, anche valutando l'incidenza della patologia in famiglia.
Altro caso è la ritenzione dovuta al consumo o abuso di determinati farmaci, che attivano uno stato infiammatorio interno al corpo e ne determinano l'efficienza a livello di smaltimento idrico. Anche l'uso di farmaci per la terapia ormonale sostitutiva può dare problemi a livello fisiologico, così come l'uso degli antibiotici o dei cortisonici.
L'assenza di movimento, la sedentarietà è un'altra grande causa di ritenzione idrica: iniziando a muoversi anche con blandi esercizi al mattino prima di fare colazione o alla sera prima di andare a letto, ecco che il corpo risponde subito.
In questo senso, tutte le forme di allungamento svolte in grande rispetto di articolazioni e distretti muscolari sono ottime, specie se unite a un'attività respiratoria consapevole. Che sia yoga o stretching respirato classico "occidentale" o stretching dei meridiani, l'impostante è lavorare sui tessuti, sentire profondamente che il lavoro che si sta eseguendo agisce in profondità.
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I trattamenti per la ritenzione idrica
Il primo vero trattamento è tornare a dialogare con il proprio corpo, riprendere familiarità, muoverlo con delicatezza. A livello spicologico, è anche utile pensare a tutte quelle situazioni che ci causano costrizione, in cui ci sentiamo intrappolati. Già decidere di prendersi cura di sé, a prescindere da quale sia la natura della ritenzione, è un grande passo.
Dal punto di vista motorio, il movimento in acqua, che sia nuoto o acqugym agisce in maniera profonda sulla ritenzione; lo stesso vale per le lunghe passeggiate con adeguata respirazione.
Un massaggio linfatico, o meglio, una serie di massaggi linfatici, un ciclo completo, possono fare miracoli. Se eseguiti secondo il metodo Vodder, si possono ottenere risultati miracolosi perché si va ad agire sul microcircolo e con manovre molto leggere si agisce sulle stazioni deputate allo smaltimento idrico.
Si agisce moltissimo anche grazie alla erbe ed esistono molti rimedi naturali per la ritenzione: occorre combinare insieme 40% di marrubio (sommità) e 30% di foglie di fragola, vite rossa. Ottima anche una combinazione di betulla, spirea, fucus, considerando che quest'ultimo depura, rimineralizza e aumenta il metabolismo basale.
Può essere utile conoscere le proprietà della spirea olmaria che svolge un’attività antiinfiammatoria, diuretica e vaso protettrice, ed è un ottimo anticellulite naturale. Infine, alcuni erboristi consigliano i gambi di ciliegia: occorre far bollire un po’ d’acqua in un pentolino in cui aggiungere cannella e biancospino.
Ritenzione idrica: anche l'alimentazione vuole la sua parte
A tavola è meglio evitare i cibi salati e conviene prediligere frutta e verdura ricca di acido ascorbico (vitamina C) per proteggere i capillari sanguigni e migliorare la circolazione venosa e il sistema linfatico.
Optare per i cereali integrali al posto dei prodotti con farina raffinata e, se necessario, assumere prebiotici o probiotici per promuovere la motilità intestinale e agire sullo smaltimento profondo.
È molto importante mantenere ben idratato il corpo: l'acqua è indispensabile per l'equilibrio acido-basico del corpo.
La dieta contro la ritenzione idrica
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