L'automassaggio ai piedi, come farlo
Scopriamo quali sono modi e tecniche per fare l'automassaggio ai piedi secondo la riflessologia podalica olistica
La riflessologia podalica olistica ® è un metodo efficace per metterci in comunicazione con quanto, razionalmente, non portiamo alla coscienza, rendendone invece veicolo e messaggero il corpo; permette di operare distalmente su organi e visceri sui quali, per loro specificità fisiologica e per posizione anatomica, non riusciamo ad indagare direttamente.
Affidarsi alle cure di un operatore che sappia applicare i protocolli di intervento in maniera rispettosa ed empatica costituisce più di una coccola che si concede a se stessi: è una vera e propria terapia riequilibrante che permette, tramite lo scambio e il dialogo con chi esegue il trattamento, una rieducazione alla salute e un momento di importante introspezione.
Il trattamento di RPO è quindi fonte di riequilibrio e benessere quando attuato da operatori qualificati, ma non sempre è necessario rivolgersi a personale esterno. È possibile anche l'automasaggio, o autotrattamento, soprattutto in quelle situazioni in cui non si hanno particolari esigenze, e ogniqualvolta si decida di fare un gesto di cura e amore in più per se stessi e per il proprio benessere.
La camminata come automassaggio
La pianta dei piedi è spesso sollecitata, a volte in maniera dannosa. Ogni volta che camminiamo in realtà stiamo sottoponendo i piedi, e le zone riflesse su di essi, ad una stimolazione.
Inutile quindi sottolineare l'importanza di calzature adatte al proprio piede. Camminare è quindi già un primo tipo di automassaggio ai piedi.
Camminare a piedi scalzi migliora la percezione dei proprio piedi, delle zone dolenti e di quelle irrigidite. Il più naturale ed immediato autotrattamento riflessologico è quindi quello di camminare scalzi, meglio se su zone ghiaiose (ma non taglienti) e leggermente sconnesse.
Questo tipo di massaggio rivitalizza e migliora il tono del piede e, secondo i principi della riflessologia, anche quello degli organi interni. Inoltre, permette di scaricare a terra tensioni e di riprendere contatto con una sensibilità plantare troppo spesso dimenticata e attutita dalle scarpe.
Autoshiatsu, come funziona?
Automassaggio in riflessologia
Se camminare a piedi scalzi su ciottoli arrotondati è una pratica che non sempre si può sperimentare, l'automassaggio vero e proprio, eseguito con la pressione delle proprie mani, costituisce un approccio più immediato e praticabile.
Per eseguire un automassaggio che avvii un processo di riequilibrio graduale, e che costituisca un metodo di mantenimento del benessere, più che un intervento di trattamento specifico, è necessario tempo e amore verso se stessi, disponibilità ad ascoltarsi e a prendersi cura di sé. Non è necessario avere conoscenze approfondite: chiunque può autotrattarsi.
Per un generale automassaggio ai piedi è sufficiente adottare una postura che permetta di raggiungere la pianta de piede senza provocare irrigidimenti muscolari dovuti alla posizione. Mettersi seduti nella posizione del loto, a gambe incrociate davanti a sé, con la schiena appoggiata e sostenuta, permette di flettere la caviglia e raggiungere la pianta del piede.
Autotrattarsi può diventare, per la semplicità e l'immediatezza, un gesto quotidiano di cura nei confronti di se stessi, così come una sana alimentazione e una corretta respirazione e un adeguato esercizio fisico.
Ci si può automassaggiare mentre si guarda la tv, appena svegli o prima di andare a letto, e in ogni momento in cui si ha la possibilità di essere senza scarpe e tranquilli con se stessi.
Aree di automassaggio
La presa a due mani consente con una mano di sostenere il piede nella flessione e con l'altra di premere la pianta. Un automassaggio ai piedi può partire dalla parte mediale del piede, dall'alluce verso il calcagno: in questo modo si stimola la zona riflessa della colonna vertebrale.
Sulla pianta poi si possono premere le zone sotto i metatarsi e il centro: in questo modo si toccano i punti riflessi della maggior parte degli organi interni. Per avere una prima idea di ciò che si sta premendo è sufficiente avere delle basi di anatomia. Secondo il principio riflessologico dello specchio infatti, si riflettono sui piedi le varie posizioni anatomiche.
Premere con delicatezza, ascoltando con attenzione e compassione come reagisce il piede e quello che si sente sotto le dita, apre un affascinante mondo di autoesplorazione e spesso avvia ad una conoscenza più approfondita dei punti riflessi, stimolando la curiosità di conoscere cosa stiamo premendo e il motivo per cui si ha una determinata risposta dal punto premuto.
Scopri anche come si fa l'automassaggio ayurvedico
Per approfondire:
> Riflessologia plantare: tecnica, benefici e controindicazioni
> Oli essenziali per la cura dei piedi