Automassaggio: tecnica, benefici e controindicazioni

L’automassaggio è uno strumento di contatto con se stessi che aiuta a sviluppare positività riutilizzabile nel rapporto con l'altro. Scopriamolo meglio.

>  La tecnica dell'automassaggio

>  La seduta

>  Benefici e controindicazioni dell'automassaggio

>  Curiosità

Automassaggio

  

 

La tecnica dell'automassaggio

Nell'automassaggio si è massaggiatori e riceventi in simultanea. Sperimentare le tecniche sulla propria pelle vuol dire prendere confidenza con la propria abilità nel sentire il corpo, trattandolo con pressioni e manovre di diversa intensità.

L'automassaggio mira a ripristinare nell'organismo una condizione di equilibrio. Farlo al mattino è l'ideale, ma ci si può ritagliare un qualsiasi momento della giornata da rendere sacro attraverso il contatto con se stessi

L'automassaggio va inteso come una piccola cerimonia. Conviene isolarsi per qualche minuto in un posto tranquillo, respirare profondamente di pancia prima di cominciare. Ricordiamo che è bene togliere tutti gli accessori come orologio, cinture, gioielli ed evitare pasti pesanti prima o dopo il "cerimoniale".

 

La seduta 

La seduta di automassaggio di solito parte dai piedi per arrivare alla testa. Si inizia in posizione seduta, massaggiando il piede poi la caviglia, la parte inferiore della gamba, il ginocchio e la coscia. Stesi con le ginocchia sollevate, si passa alla zona pelvica. Girandosi di fianco, si continua con coccige, fianchi, natiche, addome. Sempre mantenendo la posizione distesa, si prosegue massaggiando plesso solare e clavicole, lavorando poi negli spazi intercostali.

Dopo aver trattato mani e braccia, si passa al collo, zona dove spesso si accumulano molte tensioni. Conviene poi tornare seduti e massaggiare l'area posteriore del bacino. L'ultima parte della seduta si concentra su viso, fronte, cuoio capelluto.

 

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Benefici e controindicazioni dell'automassaggio

L'automassaggio è una forma di consacrazione un modo per "aprire il cuore" verso se stessi, consente di creare un ponte diretto verso la propria interiorità. Atto di fiducia, strumento di contatto che sviluppa una positività riutilizzabile nel rapporto con l'altro.

Ovviamente nella fase attiva dell'automassaggio non è possibile sperimentare il totale abbandono, dal momento che le mani continuano a massaggiare. Si possono comunque sperimentare interessanti forme di rilassamento accompagnate ad attività delicata e rilassata.

 

Curiosità

Caviglie gonfie? Da seduti, lasciare i piedi appoggiati completamente a terra.  Far scivolare il palmo della mano dal piede al ginocchio, con movimenti lenti e delicati. Con i polpastrelli massaggiare i malleoli con due dita con movimento fluido circolare, 6 volte in senso orario e altre 6 in senso antiorario. Ripetere sull'altra gamba. 

...Se invece un crampo vi lascia doloranti e dubbiosi sul da farsi, l'automassaggio può essere uno strumento utilissimo, ma va praticato con cautela e dopo la distensione muscolare. 

In piedi, a circa 50 cm dal muro, appoggiare le mani alla parete. Distendere la gamba dolorante indietro, senza tendere troppo. Mantenere i piedi completamente appoggiati a terra. Piegare il ginocchio davanti e appoggiarsi lentamente al muro, senza sollevare il tallone della gamba con il crampo. Sentirete che il polpaccio si tende lentamente e che il crampo se ne va. Mantenere la posizione per 10 secondi almeno: in questa fase la respirazione è fondamentale, perché solo attraverso essa il muscolo si rilassa e si distende. Per finire, pizzicate o impastate la zona attorno al polpaccio per far rifluire il sangue verso il cuore.

 

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