Prendersi cura di sé con l'automassaggio ayurvedico
Impariamo a fare l'automassaggio ayurvedico, per non dimenticare quanto benessere possiamo donare a noi stessi semplicemente riprendendoci del tempo tutto per noi
Sarebbe bello potersi abbandonare al benessere del massaggio ogni volta che desideriamo, probabilmente la nostra salute ne risulterebbe grandemente avvantaggiata. Più realisticamente, le incombenze quotidiane, i ritmi forzati, le diffuse ristrettezze economiche non permettono a molti di viziarsi come desidererebbero.
Senza abbandonarsi al rancore esistenziale, è più saggio trovare delle soluzioni costruttive. Non possiamo dedicarci un massaggio settimanale? Ebbene, impariamo noi stessi a farlo così da poterci coccolare ogni volta che ne sentiamo la necessità!
Nell’intimità della casa, con gli oli da noi scelti, con la nostra musica preferita: possiamo ricreare una invidiabile SPA domestica di tutto rispetto.
Ecco qualche consiglio dalla medicina ayurvedica!
Un massaggio dalla testa ai piedi!
Come molti massaggi ayurvedici, anche l’automassaggio andrebbe praticato con dell’olio preferibilmente scelto secondo il dosha cui appartenete. In ogni caso, per praticità, potete usare l’olio di sesamo, un jolly di facile reperimento e tutto sommato accettabile sempre.
Versate dunque varie gocce sul capo e procedete a stimolarlo con varie tecniche: frizionamento, picchiettatura, movimenti rotatori.
Passate poi al viso e lavoratelo con stiramenti verso l’esterno, movimenti circolari, leggeri “pizzichi”. Non dimenticate di occuparvi delle orecchie, in ogni piega.
Passate poi alle spalle e alle braccia insistendo sulle articolazioni. Scendete alle mani curando di estendere bene le dita e di tenere premuto qualche istante il centro del palmo con il pollice dell’altra mano.
Spostatevi poi al tronco, prima la parte anteriore, poi, per quel che è possibile, quella posteriore fino ai glutei e ai fianchi. Sulle gambe si ripetono gli stessi gesti eseguiti sulle braccia e, anche in questo caso, soffermandosi sulle articolazioni, ginocchia e caviglie.
Infine concludete con i piedi stimolandoli in ogni parte, specialmente in corrispondenza della pianta.
L'automassaggio ai piedi, ecco come farlo correttamente
Un momento tutto per se stessi
L’automassaggio che vi abbiamo sommariamente illustrato andrebbe praticato tutti i giorni, ma ci rendiamo conto che non tutti hanno la possibilità di ritagliarsi uno spazio quotidianamente.
Pertanto, se appartenete a questa categoria, vi suggeriamo di eleggere un giorno da dedicarvi - o due - a settimana, in modo da renderlo un rito imprescindibile. Prendetevi il vostro tempo sacro, senza fretta.
Dopo il massaggio aspettate qualche minuto prima di farvi la doccia, godendovi il benessere psicofisico che vi siete regalati. Usate detergenti delicati per il corpo e non dimenticate di lavarvi i capelli: l’olio ha donato loro nutrimento e corposità, ma è indispensabile rimuoverlo.
Probabilmente la maggior parte dei lettori eseguirà il massaggio la sera (anche se andrebbe eseguito al mattino…), dunque dopo di esso vi consigliamo di non spezzare il senso di pace e rilassamento che avete creato con attività agitanti, bensì regalatevi delle esperienze dolci: una tisana, un buon libro, qualche chiacchiera luminosa.
Prova anche l'automassaggio per capelli
Per approfondire:
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