3 esercizi di meditazione contro l'insonnia
Non funziona proprio come una pillola a effetto istantaneo, la meditazione. Anzi, ci vuole tempo perché la pratica si sedimenti. È anche vero però che, una volta che ci prende la voglia di avvicinarci al nostro sacro silenzio, si aprono da subito porte incantevoli. E il benessere si estende anche al ritmo sonno-veglia e ha potenti effetti sull'insonnia
La possibilità di riposare bene è essenziale per svolgere con serenità tutte le nostre attività. Chi soffre di insonnia sa che questo equilibrio ci mette un attimo a cadere: il riposo mancato peggiora la qualità delle nostre azioni e, viceversa, arrivare a fine giornata con compiti svolti male o tralasciati non ci fa dormire sereni.
La meditazione agisce a livello cerebrale se praticata con costanza e regolarità e assecondata con una forma di controllo del respiro che non va intesa come controllo ossessivo, ma cosciente e consapevole nelle due fasi di inspirazione ed espirazione. Le tecniche di imaging hanno dimostrato il modo in cui la pratica meditativa lasci evidenti tracce sulla densità della materia cerebrale e vada quindi a regolare funzioni vitali come il sonno.
3 tecniche contro l'insonnia
Non si può pensare di apprendere delle tecniche e usarle come palliativo occasionale; la meditazione è un vero e proprio percorso verso se stessi.
Ci sono però delle piccole strategie che possono aprire proprio questa strada. Vediamole insieme.
Sintonizzare il respiro su pancia e cuore
Una prima tecnica può essere quella di sintonizzare il respiro su due aree diverese del torace. Lasciare una mano sul cuore e l'altra sulla pancia e osservare solamente il movimento interno.
Questa semplice tecnica è un'occasione meravigliosa per connettersi con la vigilanza del proprio andamento interno. Vi addormenterete in modo naturale e piacevole.
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Visualizzazione rilassante
C'è sicuramente un luogo cui siete affezionati, una parte di mondo che amate, un panorama che avete bene in mente e che potete rievocare, o una situazione rilassante in compagnia di alberi o animali.
Questa meditazione dunque, dopo una breve connessione con il proprio respiro, implica uno sguardo interiore a qualcosa che ci rilassa profondamente, che ci quieta.
Gratitudine
Non si tratta di ringraziare nella forma elencatoria e senza cuore. Quel cui ci si riferisce parlando di gratitudine è un ascolto silenzioso di ciò che il cuore sente affiorare in modo gioioso.
Può essere davvero anche solo aver compiuto un certo numero di passi in tutta la giornata o aver avuto modo di fare una sorpresa a qualcuno.
Se non si trova nulla che muova questa sensazione, si può tornare al proprio corpo, alla realtà di averne uno, pur con tutta la limitatezza di un'esistenza. In realtà la nostra esperienza carnale ci apre le porte al nostro cuore che è immenso, ha un'energia che si allunga al di là delle mani e si estende al di là dei confini del corpo. La mettiamo in pratica con le azioni, quotidianamente.
Le conseguenze dell'insonnia sul peso
Se gli episodi di insonnia sono molteplici in fasi consecutive, ne risente l'aspetto estetico come diretta ripercussione del benessere degli organi interni.
Un primo effetto visibile riguarda l'aumento di peso: i due ormoni che regolano l'appetito sono la grelina, responsabile dell'appetito, e la leptina, ormone che viene secreto dalle cellule adipose, quando il loro contenuto di grassi è elevato, è responsabile del senso di sazietà.
Il sonno è direttamente collegato a questo meccanismo ormonale, in quanto, è stato dimostrato che in mancanza di sonno i livelli di leptina si riducono, mentre quelli di gerlina aumentano. Viceversa il dormire bene e abbondantemente produce alte quantità di leptina.
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Per approfondire:
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