Sport in estate: allenarsi al mare
Quali sono gli sport che è possibile praticare sulla riva del mare o in aree limitrofe? Come si può scegliere il proprio e in base a quali criteri? Vediamoli nel dettaglio, dal surf e windsurf, allo snorkling, al nuoto, passando per beach volley, sand bike, ma anche sup yoga e water yoga
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Fare sport al mare è una scelta che ha un grande potenziale, perché vi connette con un'energia immensa, dal suono e dal movimento che sanno di eterno e di pace interiore.
Nessuna irritazione da cloro, tutti i benefici del sale e del sole e del vento e, come se non bastasse, una naturale occasione di socializzazione.
Occorre distinguere tra gli sport che si possono fare sulla sabbia e quelli che aiutano proprio a sfruttare la resistenza dell'acqua come forza allenante.
È in qualsiasi caso importante non eccedere nell'allenamento nelle ore più calde e idratarsi sempre molto (in alcuni casi si possono assumee degli integratori naturali, dal momento che con il sudore si espellono sì tossine ma anche importanti minerali da reintegrare).
Vediamo da vicino gli sport che è possibile praticare in spiaggia, dal classico beach volley fino al sup yoga.
Dal beach volley ai racchettoni
E' a tutti gli effetti uno sport olimpico, con una variante ovvia rispetto alla pallavolo: l'influenza delle condizioni metereologiche e l'impatto del piede sulla sabbia.
Non solo: le differenze stanno nelle grandezze del campo di gioco che è più piccolo (8m x 16m invece di 9m x 18m) e nelle regole tra il primo tocco e i successivi. Inoltre, il limite dei tre tocchi di squadra comprende anche il tocco a muro e non è fallo se si invade il campo avversario senza toccare la rete, lo è invece se si ha un contatto con l'avversario sotto la rete e se ne ostacola l'azione.
C'è tutto un mondo relativo ai segnali fatti dietro alla schiena e può essere davvero divertente impararli. Servono a indicare il tipo di giocata e sono davvero utili. Si tratta di uno sport con due vantaggi enormi: la socializzazione e il dispendio calorico.
Ne guadagna anche l'abbronzatura, mentre è sempre bene cercare di proteggere gli occhi dai raggi più diretti anche con appositi occhiali, stando attenti ai colpi che possono finire in viso per evitarne la rottura.
Sempre sulla spiaggia si può rivivere con gusto uno sport classico e divertente che è quello dei racchettoni. Questo gioco è anche conosciuto con il nome di tennis da spiaggia, sebbene ovviamente non si tratti di un gioco che si svolge in un campo con linee ben delimitate. Anzi, spesso si deve un po' lottare per trovare un'area ideale che non disturbi i bagnanti al passeggio.
Si gioca normalmente in due, ma gli sfidanti possono aanche essere multipli. Si suda molto e ci si diverte, si lavora sulla reattività e sulla propriocezione. L'obiettivo è ovviamente quello di non far cadere la palla a terra. Per una coppia può essere una sfida giocosa, un allenamento alquanto "afrodisiaco".
Sulla spiaggia, infine, per chi è appassionato delle due ruote, suggeriamo uno sport che è la sand bike, bicicletta da spiaggia il cui uso consente di spendere un elevato numero di calorie. Contemporanemanente, si aiuta il cuore a funzionare bene, si suda, si tonifica.
Se non avete mai considerato questa possibilità, pensate poi di attraversare aree di sabbia a cavallo: migliorerà la tonicità della gambe, in particolare dei glutei e degli addominali (se sapete lavorare al trotto mettendo in sicurezza la schiena e col giusto ritmo questi benefici vengono amplificati).
Dal windsurf al sup yoga
Passiamo agli sport che si svolgono nell'elemento acqua, a partire da un'attività che consente di lavorare moltissimo sul senso dell'equilibrio, sul rapporto con gli elementi naturali (acqua, vento), sulla forza nel centro addominale.
Stiamo parlando del windsurf, disciplina che permette di entrare molto in contatto con il proprio senso di libertà e favorisce l'osservazione delle tensioni che si accumulano nelle varie aree del corpo. Un fisico rilassato, infatti, è un fisico pronto a solcare il mare. Di certo, non si può pretendere di saper muoversi con familiarità sulla tavola alla prima lezione, ma l'impegno e l'ascolto del proprio centro favoriscono un apprendimento rapido e funzionale all'obiettivo.
Sul centro addominale si lavora bene anche attravero la pratica del kitesurf, dove ci si mantiene ad aquiloni manovrabili a due o quattro cavi e ci si fa trainare a pelo d’acqua.
Anche la frontiera delel discipline orientali si amplia e segnaliamo la disciplina conosciuta con il noem di sup yoga.
Sarah Tiefenthaler, insegnante di yoga californiana, che ha messo a punto il cosiddetto Yogacqua o SUP yoga (stand up paddle yoga) ovvero lo yoga praticato sulle tavole da surf, spiega: “La differenza più grande tra una classe in studio e sull’oceano si trova nel diverso grado di libertà. Appena lasciata la terraferma è possibile abbandonare tutte le preoccupazioni e i pensieri mentre si galleggia dolcemente sull’acqua. Fare yoga sull’oceano è un’esperienza completa che coinvolge corpo, mente e spirito."
Buona estate, alla scoperta della vostra attività da mare preferita.
Le posizioni yoga da fare al mare