Cicoria selvatica, come riconoscerla e raccoglierla
La cicoria selvatica è una delle erbe di campo più conosciuta e raccolta. Abbastanza semplice da riconoscere grazie al suo fiore blu indaco diviene ottimo ingrediente di ricette tradizionali della cucina contadina. Andiamo a conoscere come identificarla e raccoglierla
La cicoria selvatica è una delle piante raccolte in fitoalimurgia più comunemente. La fitoalimurgia infatti è quella branca di scienza che conosce le erbe spontanee e le raccoglie a scopo alimentare.
Come riconoscere la cicoria selvatica
La cicoria è un pianta annuale erbacea che cresce spontanea nei terreni incolti e negli argini delle aree coltivate e può arrivare anche a 60 centimetri.
Le foglie della cicoria sono simili ad altre foglie del gruppo dei cosiddetti “radicchi di campo” come il tarassaco. La forma della foglia è lanceolata con lobi molto incisi e spesso presenta venature rossastre lungo le foglie.
Si impara presto a riconoscere grazie al fiore molto semplice da individuare - anche se a livello botanico è un'infiorescenza di più piccoli fiori - per il colore blu indaco inconfondibile. La fioritura avviene da giugno a settembre e una particolarità dei fiori è che rimangono chiusi nelle giornate umide e senza sole: infatti questa pianta ama l’esposizione solare e il caldo.
La raccolta della cicoria
La raccolta delle foglie ad uso alimentare avviene tra marzo e novembre con una pausa estiva durante il momento della fioritura.
Per raccogliere le foglie basali servirà munirsi di un coltellino ben affilato e afferrare il cesto di foglie di cicoria recidendo alla base proprio sopra al terreno, come faremmo per la raccolta di una comune insalata dell’orto.
Vengono scelte le foglie più belle e gettate le foglie secche o malandate e il trasporto delle piante tagliate è consigliabile farlo in un cesto di vimini o magari avvolgendo il tutto in un panno umido.
Una volta arrivati a casa basterà lavare le cicorie e metterle in frigorifero sempre avvolte in un telo di cotone in modo che restino fresche sino al momento della preparazione in cucina.
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Proprietà e usi della cicoria
Le foglie della cicoria hanno un sapore estremamente amaro che la annovera proprio tra le piante amiche del fegato, stimolando e tonificando le sue funzionalità insieme a quelle della cistifellea.
Inoltre la cicoria è detossificante e depurativa e facilita la digestione favorendo l’aumento di produzione di succhi gastrici.
Un tempo veniva raccolta la radice di cicoria per preparare un succedaneo del caffè e ancora oggi il caffè di cicoria è un’ottima bevanda che oltretutto non sovraccarica il sistema nervoso come gli alimenti nervini.
Persino i fiori blu sono commestibili e possono essere aggiunti come decorazione o ingrediente per speciali insalate miste o per piatti con ricette di fiori eduli. Questo fiore è utilizzato anche per la preparazione del rimedio Cicory dei Fiori di Bach.
Infine le foglie della cicoria vengono solitamente mangiate crude nelle insalate miste con altre erbe di campo e soprattutto con il radicchio e il tarassaco oppure con la lattuga e la scarola.
Può essere cotta nello stesso modo degli spinaci e usata come ripieno per le torte salate, come verdura di accompagnamento di un secondo piatto o nelle minestre di verdure o risotti, mescolando il sapore amarognolo con altre erbe dal sapore opposto quindi dolci, oppure potenziandolo con altre erbe amare.
Una ricetta con tofu e cicoria
Con il tofu le foglie di cicoria si accompagnano molto bene e basterà preparare un battuto di cipolla, sedano e carota e saltare la cicoria tagliata finemente aggiungendo un filo di olio di oliva e di tamari.
Verso fine cottura delle cicorie aggiungere il tofu a pezzetti e saltare per alcuni minuti completando a fuoco spento con erbe aromatiche. Servito tiepido è un secondo piatto degno di nota!
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