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Come coltivare il peperoncino

Tra le piante da orto sicuramente il peperoncino è un ingrediente che apprezziamo e che vogliamo coltivare. Andiamo a conoscere le sue esigenze colturali e quali sono i passi per far crescere una pianta sana e produttiva.

Come coltivare il peperoncino

Il peperoncino è una pianta appartenete al genere Caprisum della famiglia delle solanacee come le patate, i pomodori, i peperoni e le melanzane. L'origine del peperoncino è riconducibile alle terre monsuose del Brasile e della Bolivia.

Il peperoncino è una pianta che fruttifica con bacche verdi che cambiano colore a maturazione e sono conosciute per il loro sapore più o meno piccante.

 

Varietà di peperoncino

Esistono più di 80 varietà differenti di peperoncino nel mondo e alcune varietà di peperoncino sono annuali mentre altre sono perenni. In Sud America sono coltivate principalmente le varietà Capsicum frutescens, chinense e pubescens mentre in Europa e anche in Italia coltiviamo principalmente la varietà Capsicum annuum.

Jalapeno, Habano, Marzano, Tabasco, Serrano e Paprika sono solo alcuni dei nomi di peperoncini più conosciuti e apprezzati nel mondo.

Il peperoncino cresce a forma di alberello ramificato con dimensioni ridotte da qualche decina di centimetri a massimo di un metro di altezza.

La forma del frutto solitamente è a corno allungato ma possono essere anche rotondi, cuoriformi, periformi e persino simili a triangoli. I frutti possono essere molto piccoli sino a meno di un centimetro oppure di dimensioni maggiori che superano i 30 centimetri di lunghezza.

Il colore del peperoncino maturo cambia da verde in giallo, rosso, viola o arancione a seconda della varietà e può avere colori più o meno intensi e variegati.

Le varietà di peperoncino possono essere classificate per grado di piccantezza ma molte varietà sono state selezionate per il loro aspetto estetico come le Capsicum Candle che sono diventate piante ornamentali più che piante ad uso alimentare per la produzione di spezie.

Usare il peperoncino come spezia è un'abitudine molto comune sopratutto nei paesi caldi del mondo. Grazie alla capsicina presente nei semi e nel frutto, il peperoncino è vasodilatatore, antiossidante, antibatterico e ottimo digestivo.

Inoltre contiene carotenoidi precursori della vitamina A, molta vitamina C e tanti sali minerali quali potassio, calcio e fosforo.

 

Esigenze del peperoncino

Il peperoncino è una pianta che ama il clima caldo e quindi ha necessità di avere sole e temperature adeguate per la propria germinazione, crescita e fruttificazione.

Inoltre la presenza delle sostanze che danno il sapore piccante al peperoncino chiamate capsacinoidi sono influenzate proprio dalla presenza di calore.

Infatti a temperature troppo basse non vengono prodotte dalla piante e quindi il suo frutto non avrà sapore piccante o comunque risulterà meno intenso.

Il peperoncino quindi ha bisogno per germinare di almeno 20 gradi anche se comunque una volta sviluppato può resistere a temperature minime tra i 12 e i 10 gradi. Sotto a tali temperature molto probabilmente la pianta subisce danni e viene compromessa la produzione dei frutti.

Le sostanze piccanti vengo prodotte maggiormente quando vengono superati i 30 gradi ma anche a partire dai 20 gradi abbiamo l'inizio della produzione dei capsicinoidi.

L'esposizione alla luce è un altro fattore necessario per la buona crescita del peperoncino che ama quindi le zone soleggiate. L'irrigazione per il peperoncino è necessaria nei primi momenti della germinazione del seme e durante il trapianto ma successivamente non ha particolari esigenze idriche.

Anzi sarà necessario controllare che non vi siano ristagni d'acqua perchè questo potrebbe provocare l'insorgenza di malattie e marcescenze alle radici.

L'acqua potrà essere data quando il terreno sarà ben asciutto e in caso di coltivazione in vaso dovremo sempre eliminare l'acqua dal sottovaso.

L'acqua per l'irrigazione del peperoncino è consigliata priva di salinità e per aiutare questo è possibile usare acqua tenuta a sedimentare a temperatura ambiente per un paio di giorni.

Il terreno ottimale per il peperoncino è quello con pH compreso tra 6,5 e 7 anche se sopporta bene terreni più alcanili sino al 8 di pH. La ricchezza in humus non è un fattore determinante per lo sviluppo del peperoncino anche se preferisce terreni fertili di medio impasto tra sabbia, argilla e limo.

 

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Come coltivare il peperoncino

Il primo passo, se vogliamo coltivare il peperoncino, è la semina che dovrà avvenire in primavera quando le temperature non scendono sotto i 15 gradi.

Infatti il seme ha bisogno di calore e germina dai 20 ai 30 gradi. Meglio quindi seminare in semenzaio e mantenere il tutto al riparo dentro una serra sino a quando la pianta sarà cresciuta e avrà sviluppato almeno 4 foglie e sarà alta 10 centimetri.

Il seme sarà quindi interrato sotto 1 centimetro e sarà necessaria la giusta umidità per la germinazione dei semi. Dovremo fare attenzione a maneggiare i semi perchè contengono sostanze piccanti e un'altra avvertenza è legata all'irrigazione che non deve essere troppo abbondante pena la marcescenza dei semi.

Il trapianto può avvenire in pieno campo oppure in vaso a partire dal fine del mese di aprile con temperature superiori ai 15 gradi e al più tardi il mese di trapianto non può andare in italia oltre il mese di luglio.

Questo perchè successivamente avremo troppo poco tempo per lo sviluppo e fruttificazione del peperoncino visto che solitamente dalla fine di settembre il clima in Italia cambia e varia verso l'autunno e la comparsa dei primi freddi.

Alle prime gelate le piante di peperoncino subiscono un blocco della crescita e le varietà annuali muoiono. Altre varietà perenni invece possono essere protette con tessutonontessuto oppure coltivate in vaso in modo da superare il periodo invernale e continuare la propria vegetazione.

Se vogliamo coltivare il peperoncino in casa o sul balcone sarebbe bene rinvasare due volte le piantine in modo che possano crescere uniformemente.

Se mettiamo la piantina subito in un vaso troppo grande ne rallenteremmo la crescita quindi è necessario un primo vaso di 12 centimetri e un secondo trapianto dopo circa 2 settimane fatto in un vaso più grande di 30 centimetri con profondità superiore a 35 centimetri.

Se invece vogliamo trapiantare in pieno campo nel orto allora le piantine di peperoncino andranno disposte su file distanti dai 30 ai 50 centimetri a seconda delle varietà e nella fila le piantine possono essere tenute tra i 20 e i 40 centimetri di distanza.

Il peperoncino si presta bene anche per l'agricoltura sinergica che vede la mescolanza di più ortaggi, fiori e piante aromatiche nella stessa aiola.

 

La raccolta del peperoncino

La raccolta del peperoncino avviene in modo scalare quando il frutto è maturo e questo dipende dalla scelta della varietà di pianta più o meno precoce e dal clima specifico di quell'annata.

A maturazione completa è possibile staccare il picciolo e portare il peperoncino in cucina. L'uso può essere fresco oppure essiccato magari al sole o in forno a non più di 50 gradi.

Inoltre i peperoncini vengono conservati sott'olio o tritati e usati come polvere speziata per dare piccantezza ed aroma ai piatti.

I semi del peperoncino possono essere conservati anche per la coltivazione dell'anno successivo valutando se le varietà sono state mantenute integre o vi sono stati incroci spontanei.

Infatti le piante coltivate con maggior successo e che hanno dato migliori frutti vengono scelte come le piante madri per la raccolta dei semi da utilizzare per l'anno successivo.

 

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