Consigli per l'orto a marzo
Il calendario e il clima ci segnalano l'arrivo della primavera. L'orto e il giardino richiedono la nostra presenza e nel mese di marzo la parola d'ordine è sicuramente semina, semina e ancora semina! Vediamo quali piante si possono mettere direttamente in campo o seminare sotto protezione, come ad esempio le leguminose. Inoltre qualche consiglio per la scelta delle varietà e qualche segreto per le correte modalità di semina.
di Mira Tonioni
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Marzo è il mese delle semine, sia in semenzaio dove sono ben protette, sia direttamente in campo per le piante più resistenti. Il calendario e il clima hanno risuonato l'inizio della primavera e la voglia di riprendere in mano semi e attrezzi agricoli è ormai incontenibile sotto i caldi raggi di sole.
Inizia a marzo il momento delle semine e, oltre a conoscere quali piante sono necessarie, bisogna ricordare che ciascuna pianta ha un proprio tempo di germinazione.
Infatti ogni tipologia di pianta ha un suo determinato numero di giorni prima che escano le prime foglioline dando il via alla nascita della piantina.
Questo tempo è indispensabile perché inizi la trasformazione del seme, con l'idrolisi dell'amido grazie alla presenza di acqua e di condizioni climatiche (temperatura) adeguate che porteranno all'uscita della radichetta nel terreno e alle successive foglie.
Servono pochi giorni (3 – 7) a cetrioli, fagioli, piselli, spinaci, ravanelli, porri, zucca e zucchina, radicchi e insalate; mentre è necessario superare una settimana (7-12 giorni) per aglio, barbabietola, basilico, bietola, cipolla, fava, finocchio, sedano e pomodoro. Le melanzane e i peperoni da 12 a 16 giorni e per il prezzemolo e le carote si può arrivare anche 30 giorni di tempo prima di vedere le prime foglioline.
Quindi armiamoci di pazienza e rispettiamo i tempi che servono alla Natura per crescere!
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La famiglia delle leguminose comprende un'ampia varietà di membri: fagioli, piselli, fagiolini, ceci, lupini, lenticchie, arachidi, cicerchie e fave.
Tutte queste piante hanno la straordinaria proprietà di fissare l'azoto atmosferico nel terreno rendendolo così disponibile come nutriente a tutte le altre piante. Sono quindi ottime aiutanti per la fertilità e la formazione di un ecosistema sano sia nel orto che nel giardino.
Nel giardino possiamo infatti aggiungere alberi quali mimosa, tamarindo e carrubo anche essi leguminose e volendo anche l'acacia con i suoi magnifici fiori amati dagli insetti e sopratutto dalle api che producono il miele di acacia.
Attenzione però perché la robinia o pseudo-acacia è per sua natura una pianta "invadente" che produce molte piante figlie capaci di colonizzare velocemente lo spazio, caratteristica utilissima se abbiamo da riformare un bosco, meno se lo spazio del giardino è ristretto!
Questa leguminosa non è utile se non per i suoi prelibati fiori d'acacia che vengono anche utilizzati fritti con la pastella a partire dal mese di aprile, il resto della pianta invece non è commestibile.
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La scelta dei piselli da mettere nell'orto è veramente molto ampia.
Possiamo avere i piselli mangiatutto di tipologia nana che arrivano a 50 centimetri di altezza, i mezza rama (120 cm) e i rampicanti che possono crescere sino a 2 metri.
Inoltre a seconda del tipo avremo i piselli più precoci che arrivano a maturazione in meno giorni e altre varietà più tardive con raccolta estiva.
Questo comporta una scelta oculata a seconda delle esigenze di raccolta che possono essere a scalare o volutamente concentrate in un particolare momento dell'anno.
Le distanze di semina per i piselli in pieno campo sono tra i filari da 30 cm per i nani a 60 cm per i rampicanti, mentre sulla fila le piantine dovranno essere distanti tra 5 e 10 cm.
Il seme ama stare in superficie quindi va ricoperto di terriccio soltanto per la sua dimensione in modo che non si senta schiacciato dal peso del terreno.
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Anche per i fagioli la scelta è vasta, pensate che se ne contano intorno ai 14000 cultivar differenti.
Soltanto per il colore abbiamo cultivar di fagioli che vanno dal verde, al rosso, al marmorizzato, al bianco, al giallo, al porpora, al viola.
Le dimensioni dei semi e le forme sono particolarmente varie; alcune varietà sono antiche e tradizionali di un determinato ambiente e quindi è consigliabile scegliere varietà tipiche della propria zona perchè meglio si adattano a quel determinato clima e alle condizioni ambientali.
Per farne alcuni esempi, in provincia di Pisa è presente la piattella pisana oppure il fagiolo zolfino di Pratomagno, altri fagioli tipici che hanno ottenuto il riconoscimento IGP sono i fagioli di Sarconi in Basilicata.
Nel caso di alcune verità, oltre che il seme, si mangia anche il baccello che li racchiude come per il fagiolo serpente (stringa) detto anche Sant'Anna che arriva a 50 cm di lunghezza.
La distanza di semina dipende dalla scelta di varietà indeterminate con crescita che può arrivare anche a superare i 3 metri di altezza per i rampicanti a varietà determinate con fagioli a cespuglio, a portamento basso e magari strisciante che richiede distanze anche meno elevate.
Indicativamente i semi si distanziano sulla fila di 20-30 cm i rampicanti (con tutori) e 5-10 cm gli altri tipi.
Le file sono distanti da 1 metro per i rampicanti e 50 cm per le nane.
Sulle bustine di acquisto solitamente vengono indicate le distanze in base alla tipologia ed è consigliabile attenerci alle necessità di sviluppo della singola varietà di fagiolo.
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I semi più facili da far nascere sono senza dubbio i fagioli ed è buon consiglio prima della semina metterli in acqua per alcune ore, senza superare le 4 ore per non rischiare che il seme si gonfi troppo e poi si possa rompere.
Tale procedimento è estremamente funzionale per i semi di grandi dimensioni come appunto i fagioli e i piselli.
Invece per i semi di piccole dimensioni è sufficiente metterli nel terreno e innaffiare a spruzzo nei primi momenti. Una volta idratato il seme per immersione o per semina e successiva innafiatura, avverà la germinazione e avremo le nostre piantine.
Nel semenzaio protetto o sotto tunnel possiamo preparare con un terriccio idoneo con un letto di semina per i nostri semini. Questi verranno interrati sotto un sottile strato di terriccio sufficiente a ricoprirli della loro stessa dimensione.
In semenzaio si possono seminare molte varietà di ortaggi, fiori e aromatiche:
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barbabietola
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basilico
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bietola
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cipolla
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finocchio
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insalate e radicchi varie
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rape
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sedano
Alla fine di marzo nelle zone più calde possiamo seminare inoltre: melanzane, peperoni, pomodori, zucca, zucchino, cetrioli, anguria e meloni per la racolta estiva.
Una buona pratica è l'utilizzo dei microrganismi effettivi che darebbe un aiuto ancora maggiore alla nascita del germoglio e inoltre spruzzati sulle aiuole arricchiscono il terreno di preziosi microrganismi che collaborano all'equilibrio e alla fertilità del terreno.
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Direttamente nel terreno, sotto magari uno strato di buon terriccio e paglia di pacciamatura possiamo seminare a partire da marzo i semi di dimensioni più grosse come i piselli e i fagioli, mentre a fine mese nelle zone più calde è possibile seminare anche ceci, cetrioli, cicorie, ravanelli sedano, zucche e zucchini.
Dalla metà di marzo i trapianti a dimora possono essere cipolle, lattughe, fragole, porri e finocchi da primavera che erano stati seminati in autunno protetti sotto tunnel.
Gli asparagi possono essere trapiantati con zampe di uno o due anni per avere le asparagete gli anni successivi.
Per l'aglio è un po' tardi anche se per recuperare qualche bulbo dalla cucina che comincia a pinzire, cioè a mettere il germoglio, possiamo comunque provare a trasferirlo nell'orto, e questo vale anche per altre verdure come cipolle, patate e scalogno che cominciano a germinare.