Ecovillaggio Montale, a Modena il primo ecoquartiere
Un esempio virtuoso di come l'architettura di un quartiere edilizio possa mitigare l'impatto ambientale di eventi climatici estremi sul territorio: l'Ecovillaggio Montale a Modena.
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©Fb Ecovillaggio Montale
Ecovillaggio: abitare l'ambiente
Un progetto urbanistico ed edilizio che abbraccia tutte le esigenze ambientali diventate imprescindibili per una migliore qualità della vita, intesa in senso ampio, presente e futura: è diventato realtà grazie all'ecovillaggio Montale in provincia di Modena.
Bio ed ecosostenibile, l'Ecovillaggio a Montale è il primo in Italia a certificare le abitazioni in classe A4, integralmente realizzate con materiali naturali e sostenibili, riforniti di energia rinnovabile e a bassa produzione di Co2.
L'ambiente è integralmente compreso nella progettazione, e presenta quindi ampie aree verdi, sistemi di recupero di acque piovane, e spazi comuni e privati in grado di garantire un alto livello di salubrità e benessere.
L'ecostenibilità abbraccia in questo modo il benessere e la salute di ogni parte dell'impianto abitativo e ambientale: dai fruitori agli spazi fruiti, dai materiali alla mobilità.
Ecoquartiere e cambiamenti climatici
L'ecovillaggio Montale ha elevati standard qualitativi, si ispira a città e quartieri europei modello di sostenibilità.
Urbanistica, architettura, ecologia e benessere trovano qui soluzioni concrete. Per i progettisti degli spazi e della abitazioni di questo quartiere tutte le energie naturali sono preziose, e pertanto devono essere sfruttate coscientemente.
Anche nei casi estremi, come ad esempio in occasione di eventi di piogge straordinarie, sempre più frequenti e sempre più rischiose per l'erosione ambientale.
Così a Montale è stata realizzata una rete di regimentazione delle acque superficiali, in modo da raccogliere le eccedenze che si verificano in situazioni particolari, e metterle a disposizione per l'ambiente in momento di carenza.
In questo modo si forniscono all'area urbana e verde le risorse naturali per fra fronte ad eventuali emergenze climatiche, garantendo al contempo la sicurezza dei residenti.
Edifici nZEB: il futuro
L'obiettivo è quello di espandersi e dimostrare che il benessere dentro casa si può accompagnare, anzi deve accompagnarsi, a quello di ciò che è fuori di casa.
Oltre alla riduzione delle emissioni di Co2, conseguita grazie alla progettazione sostenibile degli edifici ma anche grazie ala riforestazione delle aree verdi, il punto di arrivo è quello di realizzare edifici nZEB, cioè a consumo energetico prossimo o pari allo zero.
Case, quindi, ma non solo: nel 2021 si avrà il primo asilo nido nZEB del quartiere, una nuova piazza, un centro servizi con mercatino biologico in cui non verrà utilizzata plastica, il tutto cercando di coinvolgere anche i residenti limitrofi, in modo da far sperimentare direttamente l'esperienza di un nuovo modo di vivere, in armonia con l'ambiente.