Tre aspetti da considerare per una filiera sostenibile
Prezzo equo, dimensione agile e compliance: ecco le tre fattori che dovrebbero guidare le imprese per ripartire nel post-covid all'insegna della sostenibilità e competitività.
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Tra le ripercussioni della pandemia da Covid-19, c'è anche l’interruzione delle catene di approvvigionamento.
A guardare il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che le aziende che si stanno riprendendo e che si stanno riorganizzando, hanno l’opportunità di allineare la loro supply chain ai valori del futuro: sostenibilità, uguaglianza socioeconomica ed equità.
È quanto propone Daniel Pedersen, senior consultant presso la società olandese di consulenza in materia di sostenibilità NewForesight. Pedersen ha raccontato in un suo intervento quali sono le tre tendenze nella catena di fornitura da tenere d'occhio nel 2021.
Prima tendenza: il prezzo equo
Quando le aziende acquistano i loro prodotti dai fornitori, tradizionalmente adottano un approccio focalizzato sui prezzi, con un’attenzione particolare al valore di mercato del prodotto e naturalmente ai margini di profitto.
Pederson prevede che nel 2021 i fattori socioeconomici saranno più importanti dei costi e, anzi, l’attenzione si sposterà sui prezzi equi per garantire che fornitori e produttori siano entrambi rispettati.
Seconda tendenza: più fiducia verso i piccoli produttori
La seconda tendenza riguarderà la dimensione dei produttori. Già nel settore agroalimentare l’attenzione si è spostata verso i piccoli produttori, perché ritenuti più sostenibili, più etici della grande industria.
La stessa grande industria può e deve imparare dai produttori di piccole dimensioni, soprattutto prendendo spunto dal rapporto che si è instaurato tra questi e i clienti. Inoltre, i “piccoli” hanno sempre lottato di più rispetto ai grandi per stare al passo con le tendenze del mercato.
Nel 2021, per Pederson ci saranno sempre più iniziative atte a rendere gli agricoltori più redditizi, sostenibili e trasparenti.
Terza tendenza: consapevolezza ambientale dei consumatori
"Nei prossimi cinque anni, ci aspettiamo che più aziende adottino un approccio più proattivo alla sostenibilità ambientale, passando dalla mitigazione del rischio rispettando le normative per diventare leader della sostenibilità e adottando un approccio orientato sia business che alla performance ambientale", ha raccontato Pederson.
In effetti, con la consapevolezza dei consumatori che cresce di giorno in giorno e le normative ambientali sempre più rigide, l’approccio del business sta già seguendo sempre di più i criteri “ESG”, ovvero Environment, Social e Governance.