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I limoni e la loro coltivazione

Il limone è forse l'agrume più conosciuto e utilizzato in Italia, ma non tutti conoscono come poterlo coltivare. Andiamo a scoprire le sue esigenze colturali, le tecniche di coltivazione sia in vaso che a terra e le sue varietà più comuni.

I limoni e la loro coltivazione

Il limone è forse l'agrume più conosciuto e utilizzato in Italia, ma non tutti conoscono come poterlo coltivare. Andiamo a scoprire le sue esigenze colturali, le tecniche di coltivazione sia in vaso che a terra e le sue varietà più comuni.

Il limone è un albero originario dell’Indocina e delle terre d’India dove la sua coltivazione si perde tra la storia di 5000 anni fa dell’antica civiltà Assira. 

Questo agrume è molto conosciuto in tutto il mondo e in Italia è utilizzatissimo in cucina soprattutto fresco e nella pasticceria ma anche come rimedio naturale e per la cosmetica naturale.

La coltivazione del limone è attualmente diffusa in tutto il mondo dall’Europa all’Asia, Dall’Australia all’America coinvolgendo l’Italia tra le zone tradizioni di produzione mondiale.

Il suo nome scientifico è Citrus limon e sembra che sia nato dal incrocio naturale del cedro con il lime. Il suo frutto è generalmente di forma ovale con una buccia esterna di colore giallo e ricca di oli essenziali. La polpa al suo interno è succosa ed è suddivisa in 8 o 10 spicchi. I semi si trovano all’interno degli spicchi.

Il sapore del limone è particolarmente acido tanto che viene preso come riferimento proprio tra la frutta a sapore più acidulo. Questo sapore è dato in particolar modo dall’abbondante presenza di acido ascorbico ovvero dalla vitamina C.

 

L’albero di limone

L’albero del limone cresce sino a 6 metri di altezza e ha un portamento dei rami molto aperto anche se questo varia a seconda delle varietà di limone. I suoi rami sono spinosi mentre le sue foglie hanno un colore rossiccio quando nascono e successivamente diventano verde scuro quando sono grandi. I fiori del limone sono molto profumati e di colore bianco.

Possono fiorire di continuo durante tutto l’anno se il clima è mite e questo perché il limone è una specie rifiorente. Infatti la produzione dei limoni avviene di continuo con una maggiore intensità in inverno e a settembre.

I fiori di limone hanno un odore e un sapore molto dolce che richiama molti insetti impollinatori ma vengono anche raccolti dal uomo per produrre essenze e profumi per la bellezza del corpo o per aromatizzare le preparazioni culinarie.

Il frutto del limone viene utilizzato fresco per la preparazione di succhi oppure cotto per l’uso in pasticceria o la preparazione della marmellata di limone.

La scorza di limone è utilizzatissima in molte ricette dolci e l’olio essenziale che si trova sulla buccia del limone è uno dei più conosciuti prodotti naturali per la bellezza e la salute del corpo.

 

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Esigenze colturali del limone

Il terreno migliore per la coltivazione del limone deve essere sciolto, ricco di sostanza organica quindi di humus e ben drenato. Il limone predilige un pH compreso tra i 6,5 e i 7,5 quindi sono sconsigliati i terreni troppo ricchi di argilla o al contrario troppo calcarei.

Il limone essendo un agrume ama molto essere posizionato in zone luminose e soleggiate. Al contrario soffre dei venti soprattutto quando le correnti d’aria raffreddano l’ambiente. I raggi diretti del sole non danneggiano la pianta anzi aiutano il suo sviluppo e la sua crescita.

La temperatura ottimale per la coltivazione del limone è quella tipica delle terre meridionali dell’Italia dove in inverno la temperatura non scende sotto gli zero gradi. I fiori e i frutti del limone soffrono se le temperature scendono sotto zero e se si arriva a meno 5 gradi centigradi allora anche il legno della pianta potrebbe danneggiarsi e la pianta comincia a defogliarsi con il rischio anche di morire per il freddo.

Le necessità di acqua delle piante di limone non sono molte anzi diciamo che si accontentano del acqua piovana che scende durante l’anno. Soltanto in caso di una estate particolarmente siccitosa servirà irrigare le piantine in modo saltuario proprio per l’eccezionalità del momento. 

 

Coltivazione del limone e sue varietà

Il limone viene solitamente scelto presso un vivaio o agraria specializzata in agrumi dove è venduto come alberello di uno o 2 anni già innestato e pronto per metterlo a dimora.

Solitamente i limoni vengono coltivati in pieno campo ma è possibile farli crescere anche in vaso con ottimi risultati. Nei climi a temperature più rigide la scelta di far crescere il limone in vaso è l’unica che può garantire la sopravvivenza della pianta nel periodo invernale. Infatti basterà portare il vaso all’interno o proteggerlo con tessutonontessuto.

Il limone in vaso ha bisogno di concimazioni e di essere invasato ogni 4 anni ma a parte questi accorgimenti è molto facile ottenere piante prospere con buoni raccolti.

La piantagione del limone può essere effettuata in primavera tra il mese di marzo e quello di maggio in modo che non sia più presente il rischio di gelate. Il terreno dovrà essere precedentemente lavorato e concimato già nel autunno precedente l’impianto.

Nella stagione primaverile successiva verranno fatte le buche per la messa a dimora degli alberelli. Sarà necessaria una prima irrigazione abbondante in modo da permettere un miglior attecchimento del apparato radicale.

L’albero del limone inizierà a fruttificare dopo 4 anni dall’impianto e comincerà a calare la sua produzione dopo i 15 anni di età. Indicativamente una pianta produce oltre i 350 frutti all’anno anche se in condizioni favorevoli e sciogliendo tra le varietà più produttive potremmo arrivare a più di 600 frutti per albero.

Le varietà italiane più conosciute sono il Monachello, il Femminello Comune, il Femminello Zagara, Il femminello Siracusano e quello Apireno.

Mentre per le varietà di limoni straniere ricordiamo la Verna, il Mesero, l’Eureka, Il Lisbon, la Genoa e il Gallego. Tra queste varietà alcuni limoni sono diventati prodotti tipici riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo per le loro caratteristiche organolettiche e per i loro principi attivi benefici.

 

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