Pianeta Terra Festival, a Lucca dal 6 al 9 ottobre
Con un programma di oltre 50 appuntamenti, è in arrivo a Lucca il Pianeta Terra Festival (6-9 ottobre 2022), diretto da Stefano Mancuso, progettato e organizzato dagli Editori Laterza. La rassegna si propone ambiziosamente come “una rivoluzione per la sostenibilità", intendendo concentrarsi da un lato sull'impatto dell'uomo sul pianeta, dall'altro sulle possibili strategie per diventare cittadini che mettono la consapevolezza ambientale fra i propri obiettivi per una vita appagante e felice.
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Da giovedì 6 ottobre a domenica 9 ottobre, Lucca si vestirà a festa per ospitare il Pianeta Terra festival. Progettato e organizzato dagli Editori Laterza, l'iniziativa mira a creare consapevolezza attorno ai grandi temi ambientali sollevati dall'attuale crisi climatica, in un evento diffuso che coinvolgerà alcuni fra i principali edifici storici e culturali della città.
La rassegna
Presentata lo scorso 15 giugno, la rassegna ottobrina conta sulla direzione del celebre scienziato Stefano Mancuso, nonché sul patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Scuola IMT Alti Studi Lucca, Camera di Commercio di Lucca, ACRI, Confindustria Toscana Nord, Ufficio scolastico Territoriale di Lucca Massa e Carrara, Lucca Promos.
La manifestazione è resa possibile, inoltre, dalla partecipazione corale delle molte realtà culturali, istituzionali e imprenditoriali del territorio: l'Associazione Musicale Lucchese, l'Associazione Talea, la Fondazione Giuseppe Pera, Lucca Biennale Cartasia, Lucca Comics & Games, Lucca Film Festival, Lucense, Orto Botanico di Lucca, Photolux Festival, Centro di ricerca Rifiuti Zero e altri ancora.
La Chiesa di San Francesco, il Palazzo Ducale, l'Orto Botanico di Lucca sono alcuni dei luoghi che ospiteranno il festival, in un fitto programma di appuntamenti, conferenze e incontri finalizzati alla costruzione di un pensiero critico individuale e di un'opinione pubblica responsabilmente informata riguardo all'ambiente in tutte le sue sfaccettature.
Temi e appuntamenti
Negli oltre 50 appuntamenti previsti durante i quattro giorni del festival si parlerà di ecosistemi, biodiversità, finanza green, geopolitica dell’energia, agricoltura e alimentazione, sviluppo urbano, risorse, mobilità sostenibile all’interno e alla ricerca di nuove visioni politiche, sociali, filosofiche, artistiche.
Largo spazio verrà dato alle storie di donne e di uomini che impegnati nella difesa dell’ambiente. Esempi virtuosi di persone che, con le loro azioni concrete e quotidiane, ricorderanno ai visitatori che il contributo dei singoli è necessario e fondamentale per il ripristino della salute del Pianeta.
Gli ospiti
Molti i protagonisti di fama internazionale che si susseguiranno e confronteranno nei salotti della rassegna: da Raj Patel, economista, attivista e studioso di politiche alimentari a Esther Duflo, Premio Nobel per l'Economia; da Riccardo Valentini esperto di Ecologia forestale e membro di Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) a Carlo Carraro, economista ambientale, già Presidente della European Association of Environmental and Resource Economists.
E ancora: da Valeria Termini, esperta di politica energetica europea e internazionale a Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di Micro-Biorobotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia; da Simonetta Cheli, direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell'Agenzia spaziale Europea (Esa) a Roberto Danovaro, biologo marino e presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn; da Andrea Segrè, agronomo ed economista anti-spreco a Carlo Petrini, eco-gastronomo, scrittore e attivista, fondatore dell'associazione Slow Food; da Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico a Michele Serra, giornalista e scrittore; dallo scrittore Paolo Cognetti a Vittorio Lingiardi, psichiatra e accademico; dalla scrittrice Melania Mazzucco a Roberto Battiston, fisico sperimentale, divulgatore e saggista.
“Una rivoluzione per la sostenibilità”
La rassegna si propone ambiziosamente come “una rivoluzione per la sostenibilità", intendendo concentrarsi sì sull'impatto dell'uomo sul pianeta e sui danni che la specie umana continua a produrre, ma anche sulle possibili strategie per invertire la rotta e diventare cittadini che mettono la consapevolezza ambientale fra i propri obiettivi per una vita appagante.
“Festeggiare la Terra vuol dire celebrare la vita che essa ospita: dalle piante (l’86% in peso di tutto ciò che è vivo) agli animali (0,3 %), dai funghi ai microrganismi. È l’esistenza di ogni singola specie vivente che dobbiamo difendere se vogliamo che la nostra abbia la possibilità di sopravvivere alle catastrofi prodotte dal suo stesso progresso” afferma il direttore del Festival Stefano Mancuso. “Descriveremo lo stato della nostra casa comune, forniremo soluzioni, immagineremo insieme dei futuri durevoli, ma soprattutto proveremo a costruire e a offrire una visione nuova. E − come ogni festa che si rispetti − cercheremo di rendere felici tutte le persone che condivideranno con noi questa esperienza. Perché le soluzioni che salveranno il Pianeta non ci renderanno più poveri, ma più felici”.
Ulteriori informazioni sull'evento sono disponibili sul sito e sui canali social Facebook, Instagram e Twitter ad esso dedicati.