Gli asana per stimolare il secondo chakra
Il viaggio che illustra gli asana che vi aiuteranno a stimolare i chakra e a lavorare su di essi continua. Scopriamo gli asana per il secondo chakra
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Prosegue il nostro viaggio di esplorazione nella pratica degli asana connessi a ciascun chakra. Dopo esserci radicati saldamente a terra, grazie alle posizioni dedicate a muladhara chakra, ci muoveremo di qualche passo per conoscere il chakra successivo, svadistana.
Questo centro energetico è connesso all’elemento acqua, alla sessualità, alle emozioni, al rapporto tra se stessi e l’Altro.
Molte sono le vie per agire energeticamente su di esso. Una di esse è certamente quella degli asana: tuffiamoci allora nelle accoglienti acque della pratica.
Rivedi gli asana del primo chakra
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Il secondo chakra è connesso all’acqua: ad accompagnare la pratica, possiamo dunque usare una registrazione del suono delle acque, una piacevole e rilassante colonna sonora che aiuterà a sintonizzarci su svadhistana.
Iniziamo dunque, dopo una adeguata interiorizzazione e un dolce riscaldamento, con il primo asana: ustrasana, la posizione del cammello. La descrive così la maestra Gabriella Cella: “Indica la possibilità di mantenere in equilibrio le risorse naturali d’acqua che dalla zona dei reni scorrono lungo tutti i canali di energia”.
- La partenza con le ginocchia a terra leggermente divaricate e le cosce perpendicolari al pavimento. Gli stinchi e il collo del piede sono aderenti al suolo. Il bacino è sollevato, in posizione neutra e stabile.
- Posizionare le mani dietro la schiena, con le dita rivolte verso il basso che sfiorano la parte iniziale dei glutei.
- A questo punto, iniziare il movimento all’indietro, partendo dalla testa e dal petto. Se mantenere la testa all’indietro risulta fastidioso, tenere il mento in prossimità dello sterno e concentrarsi ad aprire il petto. Questa posizione può essere mantenuta ed è indicata per i principianti.
- Gli avanzati possono proseguire il movimento di inarcamento della schiena spostando le mani sui talloni avendo l’accortezza di: a) non comprimere eccessivamente la zona lombare; b) non portare in avanti il bacino, piuttosto inclinare leggermente le cosce all’indietro rispetto alla posizione di perpendicolarità. Mantenere fintanto che la posizione è confortevole.
- Dopo il mantenimento, per sciogliere l’asana, riportare le mani alla schiena e iniziare a chiudere il petto, portando i fianchi verso il pavimento e il bacino sui talloni. Riposare nella posizione del bambino.
Precauzioni
Questa posizione va evitata in caso di lesioni alla colonna nella zona lombare o cervicale, ipertiroidismo o problematiche agli organi addominali.
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Svadistana chakra è connesso anche all’energia sessuale e riproduttiva ed infatti è posizionato all’altezza degli organi genitali.
L’asana che vi proponiamo lavora proprio in questa direzione ed è utilissima anche alle donne in gravidanza. La posizione della ghirlanda, malasana in sanscrito, prende il nome da “mala”, una specie di rosario utilizzato dagli yogi durante la recitazione dei mantra.
- Stando in piedi (piedi divaricati alla larghezza delle anche) inspirare e nell’espirazione piegare le ginocchia fino a ritrovarsi accucciati a terra. Il bacino non tocca il pavimento. I piedi sono aderenti al suolo, preferibilmente senza portarsi sulle punte.
- Le mani possono giungersi e i gomiti portarsi alle ginocchia in modo da accompagnare la graduale apertura delle pelvi.
- Mantenere fintanto che la posizione risulti confortevole e poi uscirne gradualmente riportandosi in piedi.
Precauzioni
Evitare in caso di flusso mestruale abbondante.
Malasana è anche una posizione adatta per la salute dell'intestino
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La posizione del piccione reale su una gamba sola è un asana è piuttosto avanzato, ma in questa sede ve ne proponiamo una versione meno progredita che potrete padroneggiare con la pratica costante.
- Si parte dalla posizione di quadrupedia. Fare scivolare il ginocchio destro piegato in avanti fino a poggiare la coscia a terra sulla sua superficie esterna. Il tallone deve risultare in prossimità dell’anca destra.
- La gamba sinistra si allunga indietro con il dorso del piede a terra.
- Le mani possono rimanere poggiate a terra con le braccia morbidamente distese oppure gli avambracci si poggiano a terra e il busto flesso in avanti. La fronte preferibilmente è a terra.
- Nel mantenimento della posizione cercare di portare l’inguine verso il pavimento senza effettuare rotazioni tanto del bacino che delle articolazioni della gamba.
- Una volta eseguita sul lato descritto, sciogliere la posizione e cambiare lato.
Precauzioni
Evitare la posizione in caso di lesione alle anche o alla schiena.
Scopri gli asana per il terzo chakra