Arance amare, proprietà e benefici
Le arance amare hanno qualità simili a quelle degli altri agrumi ma, soprattutto, contengono sinefrina, una sostanza che stimola il metabolismo. Scopri le proprietà delle arance amare.
Le arance amare sono il frutto dell’arancio amaro o melangolo.
Come tutti gli altri agrumi, sono ricche di vitamina C, vitamina A e vitamine PP. In realtà, però, proprio in virtù del proprio sapore non gradevole, le arance amare difficilmente vengono consumate al naturale, le si utilizza soprattutto per la preparazione di confetture o di liquori.
Sono molto utilizzate anche per la formulazione di integratori e prodotti farmacologici che sfruttano i suoi principi attivi. Le arance amare, infatti, contengono numerose sostanze attive, una su tutte le sinefrina, che aiuta a bruciare i grassi e ha dunque qualità dimagranti.
Un altro settore che le vede protagoniste è quello dei profumi.
Arance amare, come si usano?
Le arance amare raramente si trovano in commercio proprio perché il loro uso in cucina non è molto diffuso; quasi mai il frutto viene mangiato, tranne che in Messico e in Iran.
In Italia, specie al sud, le arance amare vengono utilizzate per la preparazione di marmellate casalinghe, oppure la pianta viene impiegata a scopo ornamentale.
Dai fiori dell’arancio amaro viene estratta un’essenza molto usata in profumeria, l’essenza di neroli o zagara, il cui aroma ricorda quello del bergamotto.
L’olio essenziale di neroli ha numerose qualità, in particolare è calmante, riequilibrante sul sistema nervoso e rigenerante cellulare.
La scorza dell’arancia amara trova ampio impiego nell’industria farmaceutica, per le sue qualità toniche e digestive ma soprattutto per l’elevato contenuto di sinefrina. Viene utilizzata spesso anche per ottenere liquori, oppure viene candita.
Le foglie e i fiori delle arance amare sono utilizzate nella medicina popolare per ottenere tisane dall’effetto sedativo, calmante e antispastico.
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Arance amare, integratori o al naturale?
L’uso degli integratori contenenti sinefrina è controverso.
Studi su soggetti sani non hanno evidenziato particolari problemi in seguito all’assunzione di questa sostanza ma, sebbene non ci siano prove sufficienti, potrebbe contribuire all’aumento della pressione sanguigna in persone che già soffrono di ipertensione ed avere dunque effetti negativi sulla salute cardiovascolare.
D’altro canto, non ci sono nemmeno evidenze scientifiche, da studi clinici sugli uomini, sulla reale efficacia della sinefrina sul dimagrimento.
Tutto ciò vale, però, per le sostanze estratte dal frutto e assunte come integratore.
Il frutto in sé è assolutamente un alimento sano, con un contenuto di nutrienti che, agendo in sinergia, possono avere un effetto molto positivo sull’organismo.
Il problema è il gusto, che raramente viene trovato appetibile a meno che, appunto, non venga utilizzato per la preparazione di marmellate.
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