A spasso tra i cibi funzionali
Cosa si intende per "cibi funzionali"? Perché fanno così bene? Scopriamo quali sono, a quali classi appartengono e quali proprietà li caratterizzano e come è nata questa definizione
Alcuni alimenti si dicono funzionali in quanto, freschi o trasformati, contengono proprietà benefiche sulla salute a prescindere dal loro valore nutrizionale.
In sintesi, la capacità dei cibi funzionali di agire positivamente sull'organismo è scientificamente provata e pertanto sarebbe bene inserirli nella dieta quotidiana.
Cibi funzionali: come si dividono e perché fanno così bene
Attualmente l'Unione Europea non prevede una legislazione specifica per questa categoria di alimenti e sulla loro etichettatura. Sono state individuate due categorie di alimenti funzionali:
- Cibi funzionali di tipo A: alimenti che migliorano una specifica funzione fisiologica al di là del loro ruolo nella crescita corporea e nello sviluppo. Questo tipo di alimenti non hanno funzioni in relazione a malattie o stati patologici, ma agiscono su determinate capacità, come quelle cognitive.
- Cibi funzionali di tipo B: alimenti che riducono il rischio di una malattia.
Gli alimenti funzionali contengono determinati minerali, vitamine, acidi grassi o fibre alimentari e quelli addizionati con sostanze biologicamente attive, come i principi attivi di origine vegetale o altri antiossidanti e probiotici che hanno colture vive dotate di proprietà benefiche.
La definizione nasce in Giappone negli anni ‘80, quando le autorità sanitarie di questo Paese riconobbero la necessità di migliorare la qualità della vita per poter controllare i costi sanitari. Fu introdotto quindi il concetto di alimenti specificamente sviluppati per favorire la salute o ridurre il rischio di malattie.
Alcune classi di cibi funzionali
Elenchiamo alcuni cibi funzionali a partire dal principio nutritivo fondamentale che in essi è contenuto:
- Beta-carotene: si trova in carote, zucca e numerosi frutti. Neutralizza i radicali liberi, potenzia le difese immunitarie.
- Licopene: ne sono ricchi pomodori e prodotti derivati. Contribuisce a mantenere in salute la prostata.
- Betaglucano: in avena e derivati. Riduce enormemente il rischio di malattie cardiovascolari.
- Cereali integrali: riducono il rischio di malattie cardiovascolari e cancro; regolano gli zuccheri nel sangue.
- Acidi grassi Omega 3: in salmone, tonno, sgombro. Riducono il rischio di malattie cardiovascolari mantengono in efficienza cervello e vista.
- Antocianidine: in frutti di bosco, ciliege, uva nera. Potenziano le difese antiossidanti dell'organismo, mantengono efficiente il cervello.
- Catechine, epicatechine, procianidine: si trovano in tè verde, cacao, uva, mele. Mantengono il cuore in salute.
- Proantocianidine: contenute in mirtilli, fragole, mele, uva, cacao. Mantengono la salute delle vie urinarie e del cuore.
- Lignami (fitoestrogeni): in segale, lino e alcune verdure. Mantengono la salute del cuore e l'efficienza del sistema immunitario.
- Isoflavoni (fitoestrogeni): in soia, fagioli azuki. Mantengono in salute le ossa, il cervello e il sistema immunitario.
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Per approfondire:
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