Cioccolato fondente e colesterolo
Spesso considerato un cibo da “snack” e dal limitato interesse nutrizionale, il cioccolato, soprattutto quello fondente, è in realtà fonte di importanti nutrienti in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo II e abbassare il colesterolo nocivo (LDL).
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Perchè fa bene? (senza esagerare!)
Le proprietà benefiche del cioccolato derivano dal cacao. Le versioni fondenti che abbiano una percentuale di cacao superiore al 70 % permettono di beneficiare al meglio di queste qualità.
Le versioni al latte o bianco, infatti, contengono molti altri ingredienti che vanificano le proprietà benefiche del cacao (oltre a contenerne una percentuale nettamente inferiore).
Il cioccolato è infatti uno dei pochi prodotti alimentari cui è stata riservata, a livello europeo, una normativa specifica che ne precisa le denominazioni e i relativi requisiti compositivi.
In base a questa normativa, il cioccolato è una preparazione a base di cacao magro in polvere, burro di cacao e zucchero (almeno l’1%); percentuali che devono essere specificate nell’etichetta che accompagna il prodotto. Secondo la classificazione dettata dalla normativa D.leg.vo 12/6/2003, n. 178, il cioccolato fondente può essere:
> cioccolato fondente: deve contenere una percentuale minima di cacao del 43% mentre il burro di cacao deve essere almeno 28%. La sostanza secca (pasta di cacao e cacao) può variare dalla percentuale del 55% al 70%;
> extra-fondente: la percentuale minima di pasta di cacao è del 75%;
> extra amaro: cioccolato che presenta una percentuale di pasta di cacao dall’85% al 90%.
Dal punto di vista nutrizionale, il cioccolato fondente si contraddistingue per: un basso profilo calorico (100 g di prodotto apportano circa 490 Kcal, contro le 550 Kcal del cioccolato bianco), un’elevata azione rilassante data dall’acido valerico, e un’interessante azione antidepressiva data dalla presenza di triptofano (precursore endogeno della serotonina), fenilalanina, tirosina.
I polifenoli sono contenuti in grandi quantità: un quadretto di cioccolato contiene una quantità di polifenoli uguale a una tazza di tè verde e doppia rispetto a quella di un bicchiere di vino rosso.
Dal punto di vista nutrizionale, i migliori cioccolati sono quelli con alti dosaggi di polvere di cacao, dove si concentra la maggior parte dei microelementi antiossidanti che agiscono positivamente sul cuore e sulle arterie, ma anche sull’umore e sui meccanismi di rigenerazione cellulare.
Cioccolato fondente: un vero farmaco
All’interno di una dieta equilibrata, il cacao e i suoi derivati trovano una naturale e opportuna collocazione: consumati in quantità adeguate contribuiscono all’apporto quotidiano di oligonutrienti dotati di comprovate attività biologica e fisiologica.
L'extrafondente è un cioccolato privo di grassi: se ne possono consumare fino a 7-10 g al giorno (pari a circa 2 quadretti) per ridurre il rischio di malattie cardiache, abbassare la pressione e mantenere le arterie pulite grazie a un particolare alcaloide, la teobromina.
Questa sostanza favorisce anche l’afflusso di ossigeno al cervello, migliorando memoria e concentrazione e riducendo il senso di fatica. La teobromina è anche un buon diuretico perché agisce come vasodilatatore cardiaco e renale: una tavoletta di cioccolato fondente ne contiene tre volte di più di una tavoletta al latte.
I polifenoli del cioccolato fondente aiutano a ridurre il rischio di contrarre il diabete di tipo II, abbassano il colesterolo nocivo (LDL) aumentando quello buono (HDL); infine, il burro di cacao è ricco di acido stearico, che abbassa la pressione alta e riduce colesterolo e trigliceridi.
Cioccolato fondente: sfatiamo qualche mito
Il cioccolato fa ingrassare? No.
Il suo elevato contenuto calorico è dovuto alla presenza di grassi e zuccheri e non al cacao. Una tavoletta da 100 g di fondente extra apporta ca 490 calorie (550 per quello al latte), una porzione da 80 grammi di spaghetti al pomodoro e basilico fornisce circa 422 calorie mentre una fetta media di crostata con marmellata circa 550.
Quindi anche quando si segue una dieta dimagrante ci si può permettere un quadratino di cioccolato fondente, perché equivale solo a 22 calorie.
Il cioccolato fa venire i brufoli? No.
L’acne e i brufoli sono collegati a problemi ormonali e non dal consumo, a volte eccessivo del cioccolato.
Il cioccolato aumenta il colesterolo? No.
L’azione congiunta di burro di cacao, zucchero e latte possiede diverse sostanze protettive. Tra queste, gli antiossidanti che contribuiscono a evitare l’ossidazione del colesterolo, processo che può portare al blocco delle arterie e alla riduzione del flusso sanguigno.
Non si trova traccia di colesterolo nel cacao e nel cioccolato fondente, mentre un etto di cioccolato al latte ne contiene soli 16 mg, stesso quantitativo per un etto di gianduiotti che derivano però dal latte e non dal cacao. Con una tazza di cioccolata si assimilano circa 8 mg di colesterolo, la stessa quantità contenuta in 100 grammi di yogurt naturale parzialmente scremato.