Cibi diuretici: quali sono e quando assumerli

A cura di Cinzia Zedda, Naturopata Iridologa


Ci sono persone che hanno difficoltà a eliminare i liquidi in eccesso o che hanno difficoltà a urinare e per cause differenti devono ricorrere all’uso di diuretici che però presi per lungo tempo o senza il controllo medico possono creare dei seri problemi a carico dei reni. Per semplificarci la vita corre in nostro soccorso il cibo. Cerchiamo di capire quali sono questi alimenti e quali siano i più efficaci per il drenaggio dei liquidi.

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Asparagi tra i cibi diuretici

 

Perché è importante promuovere la diuresi 

Nell’arco delle ventiquattro ore l’organismo dell’uomo è in grado di produrre fino a mille/duemila ml di volume di urina. Ogni variazione in merito è dovuta a fattori esterni (ambiente e stile di vita) o interni (insufficienza renale per esempio).

Più nel dettaglio possiamo dire che nelle persone la cui produzione di urina è dimezzata (oliguria con riduzione a circa 500 ml di urina circa nelle ventiquattro ore)  vi è un rischio concreto di soffrire di calcoli renali.

Con la Poliuria invece accade l’esatto opposto; vi è un aumento della diuresi pari a un volume totale di due litri e oltre sempre all’interno delle ventiquattro ore. I diabetici possono soffrire di poliuria. L’emissione scarsa quasi assente di urina si chiama anuria ed è un segnale di compromissione della funzionalità epatica.

La nicturia invece è un disturbo tipico negli uomini e nelle persone che soffrono di insufficienza cardiaca. Questo disturbo può causare molti altri disagi in quanto l’emissione di urina avviene pressoché la notte disturbando così il sonno.

Avere dunque una diuresi regolare è sintomo di uno stato di benessere da conservare il più a lungo possibile. Fra i tanti segnali dell’organismo questo è uno dei più importanti da osservare e tenere sotto controllo attentamente. Il meccanismo che permette all’urina di essere prodotta, trasformata e portata fino alla vescica per essere espulsa è lungo e complesso. In questa sede prenderemo in considerazione l’aldosterone (un ormone steroideo, colesterolo, fondamentale in questo processo e prodotto dal surrene). Esso interviene nell’equilibrio della produzione della diuresi regolando l’ingresso, il riassorbimento e l’espulsione del sodio e del potassio.

La liberazione di aldosterone dipende dunque dalla quantità di sodio plasmatico contenuto nel plasma e l’attivazione del sistema renine-angiotensina-aldosterone per la concentrazione invece del potassio plasmatico. Per questo ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio renale.

 

Diuretici e controindicazioni

I diuretici promuovono la loro azione eliminando l’eccesso di liquidi e dei sali dall’organismo con l’aumento della diuresi stimolando il lavoro renale. A volte il ricorso a farmaci diuretici è necessario quando si è di fronte a patologie importanti come la pressione alta (ipertensione) o malattie cardiache.

La loro assunzione deve essere dunque monitorata e autorizzata dal medico poiché un utilizzo improprio e prolungato può causare fenomeni quali disidratazione, cali pressori improvvisi e non in linea con i valori standard, mancanza di minerali e quindi debolezza eccessiva o non giustificata e problemi cardiaci (aritmie).

Inoltre vi sono molti tipi di diuretici (anche a base d’erbe) che agiscono su fronti diversi. In base al tipo di ritenzione quindi è possibile ricorrere al rimedio più adatto. La ritenzione infatti può essere di tipo renale, linfatico, alimentare, circolatoria o iatrogena (da assunzione di farmaci) ecc.

 

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Tisane diuretiche

 

Cibi diuretici

Esistono in natura alcuni cibi che hanno proprietà diuretiche. Questo significa che posseggono delle proprietà naturali drenanti a favore di un maggior flusso di urina.

È importante, infatti, favorire l’eliminazione delle tossine qualora l’organismo non riesca a farlo spontaneamente da solo attraverso la diuresi, ed essere consapevoli circa il funzionamento del nostro corpo e attenti ai segnali che esso ci invia al fine di fare prevenzione e mantenere così in buono stato tutto il ”motore della nostra auto”. Già, proprio come un’autovettura dovremmo fare il tagliando e intervenire laddove possano insorgere delle problematiche prima che un semplice malessere possa trasformarsi in qualcosa di più serio.

Parlando di diuresi poniamo la nostra attenzione verso i reni. Una diminuzione della diuresi associata dunque a problemi di ritenzione, cellulite e gonfiore potrebbe essere legato proprio a una cattiva funzionalità di questi organi dalla caratteristica forma a “fagiolo” ma con origini molteplici.

 

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Reni, disturbi e rimedi naturali

 

Un eccesso di proteine nell’alimentazione quotidiana e uno scarso apporto di acqua e di liquidi in generale sono da prendere in considerazione come alcune delle cause più comuni insieme al consumo di sale in dosi superiori al fabbisogno e anche al consumo di zuccheri. Per ovviare al problema in modo semplice e immediato si dovrebbe ridurre il consumo di questi due alimenti che portano l’organismo a trattenere liquidi in modo anomalo. Ecco perché nella nostra “terapia anti ritenzione” dovremmo ricorrere a una correzione della nostra dieta, prima che a diuretici di sintesi (ma anche naturali) .

Vi sono infatti dei cibi indispensabili per promuovere quel meccanismo momentaneamente inceppato che ci fa gonfiare come un palloncino. Il cibo è la cura più naturale e innocua che possiamo trovare facilmente ogni giorno e a portata di mano senza dover mettere mano al portafoglio.

  • Il the bancha è un tipo di the verde giapponese dalle proprietà squisitamente diuretiche ma che non influisce assolutamente sull’apporto di minerali che potrebbero essere persi come quasi sempre accade con il drenaggio dei liquidi. Il the verde è uno dei the maggiormente conosciuti e apprezzati dalle molte qualità (dimagrante, antiossidante e diuretiche).
  • La lattuga è ricca di betacarotene e contiene buone quantità di minerali come il magnesio e il potassio utili per una buona funzionalità renale. Ricca di ferro e leggermente lassativa agisce dolcemente anche sull’intestino regolarizzando la peristalsi intestinale senza fenomeni assuefattivi.
  • Le carote sono antiossidanti e contengono betacarotene (vitamina A con attività fitoestrogenica). Non tutti lo sanno ma queste radici arancioni sono in grado di agire oltre che sul miglioramento della vista anche sulla produzione di latte materno. L’alta concentrazione di minerali la rende adatta per rinforzare il sistema immunitario. Pulisce il sangue, depura il fegato ed esplica un’azione diuretica. Ha una buona azione idratante sulla pelle e le mucose lenendo le infiammazioni.
  • I broccoli tanto amati quanto odiati hanno anche loro qualità che possono renderli simpatici anche ai più ostici. Quali? L’attività antitumorale tanto per cominciare dovrebbe essere sufficiente a incentivarne il consumo almeno tre volte la settimana. Il broccolo è una miniera di minerali ed è ottimo per chi ha problemi asmatici o di ulcere. L’azione antiossidante (anti-tumorale) dei broccoli e quella diuretica e protettiva della tiroide (ma non per tutte le patologie ad esse ricondotte)completano la lista.
  • Il finocchio è l’ortaggio per eccellenza dalle spiccate proprietà diuretiche e sgonfianti. Si consuma crudo in insalata o cotto al vapore o ancora in infusione.
  • Gli  asparagi devono la loro azione diuretica alla asparagina responsabile del tipico odore forte e pungente proveniente dalle urine dopo la loro ingestione. Sono davvero ottimi per contrastare la ritenzione idrica ma non sempre sono adatti a coloro che soffrono di patologie renali o di calcolosi renale. La cipolla oltre alle proprietà disinfettane è un buon diuretico, antigotta e depurativa.
  • L’aceto di mele combatte la ritenzione idrica. E’ ricco di ferro e può essere usato per prevenire i crampi soprattutto negli sportivi (nuotatori). L’aceto di mele è comunque un alimento di tipo acido pertanto il suo utilizzo è dunque da contenersi negli usi e nelle quantità consentite al fine di non creare uno squilibrio acido/base nell’organismo.
  • L’anguria e l’ananas sono noti per le virtù diuretiche e forse sono quelli più utilizzati a tale scopo.

 

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