Ibridi delle prunacee, frutti dimenticati
Il genere Prunus è costellato di molte specie conosciute di frutti comuni ma anche da incroci e varietà particolarmente accantivanti e gustose. Frutti dimenticati che la natura ha fatto nascere da incroci fortuiti o con l'intervento dell'uomo e con l'ibridazione. Andiamo a conoscere gli ibridi delle prunacee
Il genere Prunus è senza ombra di dubbio uno dei più importanti generi di piante da frutto per quanto riguarda l'alimentazione umana. Sin dall'antichità le piante di questo genere si sono dimostrate generose nella produttività, molto adattabili ai diversi ambienti, dai frutti assai nutrienti e con un'ottima predisposizione agli incroci interspecie e al miglioramento genetico.
A questo genere appartengono specie assai comuni ed apprezzate come la pesca, la ciliegia, l'albicocca, la susina; ma anche specie considerate minori, se non altro dal punto di vista del mercato ortofrutticolo, come il mirabolano o amolo, delle amarene, del prugnolo.
Oltre a queste specie, è possibile imbattersi in ibridi di tutto rispetto sia dal punto di vista alimentare e organolettico, sia dal punto di vista storico culturale, piante tipiche di alcuni territori e appartenenti di diritto alle tradizioni locali che, dopo essere state messe da parte in favore delle grandi coltivazioni monocolturali, tornano pian piano alla luce grazie al rinnovato interesse per le specie dimenticate ed antiche.
Ibridi nostrani delle prunacee
In Italia la produzione delle piante del genere Prunus, per lo più originarie dell'Asia, ha trovato terreno fertile, così come nell'area francese e in quella balcanica. Sebbene molte varietà delle specie classiche più comuni rubino ancora la scena, molti interessanti ibridi possono essere trovati grazie ai vivai, agli appassionati, ai contadini e alle sagre locali.
Il nome berincocco o biricoccolo probabilmente dirà poco ai più, mentre il susincocco (talvolta impropriamente usato come sinonimo del primo) dà un'indicazione più chiara sul tipo di frutto di cui parliamo: un incrocio tra susina e albicocco.
Il berincocco è un ibrido naturale che è possibile scoprire anche in natura e il suo frutto somiglia veramente ad una via di mezzo tra susina e albicocco; con lo stesso nome viene talvolta indicato l'ibrido tra albicocca e mirabolano.
Il susincocco invece si riproduce solo per innesto e dopo aver esposto i suoi bei fiori bianchi e rossi, delizia i palati con un frutto a polpa rossa, che ricorda vagamente il profumo del durone. Ad essi si aggiunge il suregio, ibrido tra ciliegia e susino di vecchia data, che produce drupe simili a grandi ciliege ovaloidi.
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Gli ibridi di Zaiger
Con sede il California, la Zaiger's Genetics è uno dei più importanti vivai al mondo per quanto riguarda la ricerca genetica e gli incroci tra piante del genere Prunus.
Fondata da Chris Zaiger e dalla moglie, si basa su tecniche innovative di incrocio, che gli hanno valso molti riconoscimenti internazionali e grazie alle quali si sono potuti ottenere numerosi frutti nuovi con caratteristiche uniche e molto accattivanti.
Tra gli ibridi di prima generazione abbiamo il “plumcot” e l' “apriplums”, incorci in diverse percentuali tra albicocca e susino giapponese, che hanno avuto un discreto successo negli Stati Uniti.
Incrociando ulteriormente le specie, nelle generazioni successive si sono ottenuti i cosiddetti “pluot” dalla buccia sottile e dalla polpa succosa, spesso di grandi dimensioni: e infine le “aprium”, ibridi complessi esternamente molto più simili alle albicocche che alle susine, con una polpa tosta e con un sapore fortemente dolce per via dell'alto tasso di fruttosio.
A questi frutti si aggiungono il “nectaplum”, incrocio tra pescanoce e susina anch'esso dolce e saporito: e il “peacotum”, ibridio a metà strada tra pesca, susina e albicocca.
Altri ibridi
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Viaggiando in Cina è possibile imbattersi nell'albicocca nera (zi xing), che in realtà è un antico ibrido stabile e molto gustoso tra albicocca e ciliegia.
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Alcuni vivai californani hanno immesso nei mercati locali la cosiddetta susina “climax”, un ibrido non del tutto noto che offre frutti particolarmente grandi e cuoriformi.
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In Canada e nel nord degli Stati Uniti è possibile trovare degli ibridi tra la pesca e la susina canadese, scuri e ricchi di flavonoidi.
Per concludere, la grande famiglia di queste piante, ibride o meno, è sicuramente da conoscere e assaporare nei suoi molteplici frutti dimenticati e stravaganti per non perdere gli infiniti sapori che si celano in questi svariati incroci.
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