Le verdure di maggio
In maggio il cesto della spesa si riempie di molte verdure già presenti nella primavera e delle primizie che fanno capolino con l'arrivo dell'estate. Scopriamo quali sono le verdure di maggio e le proprietà che portano nei nostri piatti. Infine una facile ricetta di torta salata vegana senza uova, latte, formaggio o derivati animali: per uno sfizioso gusto salutare!
di Mira Tonioni
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Nel cesto di maggio troviamo sempre più verdure che si risvegliano nei campi: carota, bietola da costa, cipolla, rucola, piselli, insalate di vari tipi, prezzemolo, ravanelli, gli ultimi spinaci e le primizie dell'estate come fagiolini e zucchine.
Sotto serra o nelle zone a clima più caldo potremo avere oltre a fagiolini e zucchine anche i primi temerari cetrioli e pomodori che nasceranno sempre più nei mesi prossimi. Nelle zone a clima più fresco invece troviamo ancora gli ultimi asparagi e carciofi dei mesi primaverili.
Andiamo a conoscere meglio le origini di alcune di queste piante, le proprietà nutrizionali date dai componenti che le costituiscono e sopratutto le proprietà curative per preservare la nostra salute grazie al cibo sano e nutriente.
Conosceremo da vicino la bietola, la carota e la primizia dei fagiolini.
Infine una sfiziosa ricetta di torta salata vegan con pasta frolla senza uova, latte, burro o altri derivati animali.
Gli spinaci tra la verdura top di maggio
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La verdura a foglie che troviamo comunemente su tutti i banchi dei nostri mercati e che chiamiamo "bietola" non è che una varietà di barbabietola (Beta vulgaris) selezionata per lo sviluppo e quindi il consumo delle foglie piuttosto che della radice, che, a differenza di quella della barbabietola, rimane bianca.
Possiamo trovarne varietà da coste (più adatte alla cottura) o da foglia (adatte al consumo a crudo), col fusto bianco, rosso o giallognolo; a foglia liscia o bollosa.
Onnipresente in tutte le diete del benessere, la bietola è ricca di vitamine A, E, K e C, ed ha un discreto contenuto anche di fibre, proteine, minerali (soprattutto manganese e magnesio) e acido ossalico.
Perfettamente adattata al clima mediterraneo, è ideale da aggiungere cruda nelle insalate, mischiandola ad altre verdure a foglia come lattuga, spinaci, cicoria o erbe selvatiche come tarassaco, malva, piantaggine o, infine, a qualche foglia morbida di cavolo cappuccio, cavolo verza o cavolo cinese.
Come preparare una buona insalata rinfrescante
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La carota, Daucus carota dall'antica radice indoeuropea ker - corno, è un'erbacea coltivata da sempre in tutto il mondo ed apprezzata per la sua radice ricca specialmente di vitamina A, da cui il nome alfa e betacarotene, ma anche di vitamine C, B3 e B6), glucosio, e minerali come manganese, potassio, fosforo e sodio.
Già nel 3000 a.C. si usavano i semi e le foglie di questa pianta infestante come spezie; l'uso della radice comincia nell'antico Afghanistan, ma era rossa o violacea e non dolce.
Solo coi secoli (per la precisione nel diciassettesimo secolo), tramite la selezione, siamo arrivati alla carota attuale, arancione e dolce, molto gradita al palato dei più.
La carota è nota per gli effetti benefici sulla vista ma in realtà ha molte altre proprietà:
- purifica il sangue,
- supporta il lavoro dell'intestino,
- aiuta contro i problemi mestruali,
- protegge dai raggi del sole,
- rimineralizza la pelle,
- combatte forfora e desquamazione.
Si combina magnificamente con molti frutti dando vita a succhi, centrifugati, estratti e frullati eccezionali per i bambini in crescita e per chi fa sport.
I centrifugati per una pancia piatta
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L'ortaggio che comunemente chiamiamo “fagiolino” o “fagiolo mangiatutto” o “fagiolo cornetto”, non è in realtà che un gruppo di cultivar del comune fagiolo di cui si mangia il baccello intero, con all'interno dei fagioli piccoli poiché ancora allo stato embrionale.
Come i comuni fagioli da seme, è originario del Sud America ma ha trovato anche in altre aree zone adatte alla sua coltivazione, come il Mediterraneo e gran parte dell'Asia, tanto che Cina, Indonesia e India sono i primi produttori mondiali.
È un ortaggio presente in molte diete dimagranti grazie alla sua ricchezza di fibre, di acqua, di vitamine (A, C, B6) e di minerali quali ferro, calcio, potassio.
Ne esistono diverse varietà: lunghi (come i Sant'Anna), bianchi, violacei, rossi, striati; rampicanti o a cespuglio.
È importante costatarne la freschezza al momento dell'acquisto: devono essere sodi, privi di macchie e spezzarsi in modo netto.
Benché siano assai gradevoli in insalata, è sempre indispensabile la cottura, per annullare la tossicità delle lectine (come l'emoagglutinina) e altre sostanze antinutrizionali che proprio grazie alla cottura vengono eliminate essendo termolabili.
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Questa preparazione di torta salata vegan è molto facile e il risultato è veramente squisito!
Predisponiamo gli ingredienti per il ripieno facendo un battuto di cipolla e mentre rosola aggiungiamo 2 carote tagliate fini, una manciata di fagiolini a pezzettini e verso fine cottura qualche foglia di bietola tagliate a striscioline.
Salare e insaporire con dado vegetale naturale o tamari e qualche spezia a piacere.
Mentre le verdure si stufano al fuoco, iniziamo a preparare l'impasto in una terrina: 250 gr di farina meglio di grano antico (per metà può essere anche di altro cereale come il farro o farina semintegrale per dare più sapore. Aggiungiamo un cucchiaino di sale e un cucchiaino di cremortartaro (lievito naturale).
Intanto mettiamo a scaldare 100 ml di acqua sul fuoco e la togliamo a ebollizione. Dentro a un cilindro graduato mettiamo 100 ml di olio di oliva o semi o girasole a seconda dei gusti e poi aggiungiamo l'acqua calda mescolando bene. Il liquido di acqua calda e olio vengono poi successivamente mischiate alla base di farina e si inizia a impastare bene creando una pallina omogenea e morbida.
L'impasto viene quindi steso con il mattarello e posizionato in una teglia antiaderente. Versiamo al centro le verdure del ripieno che saranno ormai pronte e risvoltiamo i bordi del impasto sul ripieno per contenerlo meglio.
Decoriamo con pomodorini tagliati a metà o una spolverata di noci o mandorle. Inforniamo a forno caldo a 200°C per 45 minuti. Valutare a seconda del proprio forno la cottura ottimale che avviene quando l'impasto resta rigido quando si solleva un po' la base della torta salata.
Ottima calda e comunque squisita fredda!