Tisana di guaranà, proprietà e benefici
Il guaranà è una pianta originaria del Sud America dall’azione stimolante, rinfrescante e dalle proprietà antidiarroiche e dimagranti. Tisane e bevande a base di guaranà sono consumate al pari del nostro caffè, oppure nei regimi alimentari volti alla perdita di peso.
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Tisana al guaranà: proprietà, benefici e controindicazioni
Le bevande a base di guaranà sono consumate soprattutto in Sud America, nei Paesi in cui la pianta di guaranà cresce spontanea.
Il guaranà è utilizzato soprattutto per preparare bevande stimolanti, poiché i suoi semi sono ricchi di caffeina.
Nel guaranà, infatti, la quantità di caffeina è notevolmente superiore rispetto a quella contenuta nel caffè: il caffè contiene infatti dalle 600 alle 32mila parti per milione di caffeina, mentre nel guaranà la caffeina è pari a 25mila-76mila parti per milione.
Il guaranà non è una delle droghe più utilizzate in fitoterapia, anche se la tradizione ha attribuito a questa pianta proprietà antidiarroiche e dimagranti mentre la medicina omeopatica utilizza il guaranà per il trattamento delle emorroidi.
Nelle tisane, il guaranà è spesso associato al mate, un’altra pianta dall’azione stimolante originaria del Sud America: questa combinazione di erbe viene utilizzata per ridurre il peso corporeo in caso di sovrappeso e obesità, associata a una dieta ipocalorica ed equilibrata e a una costante attività fisica.
Le bevande a base di guaranà vanno consumate con cautela e a stomaco pieno per evitare irritazioni della mucosa gastrointestinale. L’assunzione di guaranà è inoltre sconsigliata durante la gravidanza.
Guaranà, caratteristiche della pianta
Il guaranà (Paulinia cupana) è una liana rampicante legnosa appartenente alla famiglia delle Sapindaceae, che cresce spontanea nella foresta amazzonica, in particolare in Brasile e nel bacino del Rio delle Amazzoni.
La pianta del guaranà presenta foglie composte e alternate e fiori bianchi riuniti in racemi. Il frutto del guaranà è una capsula che contiene da uno a tre semi simili a piccole castagne e provvisti di un arilloide rosso.
Dopo la raccolta, i semi vengono privati dell’arilloide, essiccati al sole e leggermente torrefatti. Dopodiché vengono tritati e mescolati con acqua calda fino a cui spesso si aggiungono anche farina di manioca o polvere di cacao, fino a ottenere una pasta rossiccia che viene arrotolata in cilindri lungo 15-25 centimetri e larghi 3-5 centimetri.
Questa pasta rappresenta la droga del guaranà, usata per ottenere una bevanda stimolante. Il guaranà contiene, oltre all’amido, caffeina, tannini, saponosidi e tracce di teobromina.