Scleranthus: il fiore della scelta tra due possibilità
“Essere, o non essere, ecco la questione”. Questa frase, tra le più celebri della letteratura di tutti i tempi, rappresenta in un certo senso l’indecisione che attanaglia chi ha bisogno di Sclerantus, il fiore di Bach per l'incapacità di decidere fra due alternative
In floriterapia si utilizza Scleranthus, per aiutare coloro che come Amleto si arrovellano nel dubbio, nell’incapacità di decidersi tra due possibilità: è come se vivessero con un piede sul molo e uno sulla barca, senza riuscire a prendere una posizione definitiva. Per queste persone è difficile compiere una scelta fra due alternative, perché non riescono a rinunciare a qualcosa, in quanto in fondo vorrebbero poterle avere entrambe.
Instabilità interiore, sbalzi d’umore e confusione, che bloccano e impediscono l'azione, sono la conseguenza di questo stato d’animo alterato. L’individuo soffre di apatia, alternanza di emozioni estreme e contrapposte: odio e amore, allegria e tristezza, pianto o riso, euforia o depressione. Fisicamente possono insorgere disturbi psicosomatici quali stitichezza alternata a diarrea; mal d’auto, mal di mare o vertigini; insonnia notturna e sonnolenza diurna; mal di testa e stress.
La personalità di Scleranthus: Scleranthus Annus
Edward Bach, il padre della floriterapia, per individuare le piante da associare agli stati d’animo alterati si avvalse della Teoria delle Segnature, utilizzate fino ad allora per collegare gli organi da curare alle piante in grado di sanare quegli organi, mediante la forma del vegetale o delle sue funzioni. Bach andò oltre. Egli mise in relazione la personalità della pianta e il suo comportamento in natura con i caratteri degli uomini e i loro modi di agire, che sono alla base dell’alterazione degli stati emotivi, su cui agiscono i suoi rimedi floreali.
Questa pianta erbacea annuale a portamento tappezzante, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae, cespugliosa o rampicante di dimensioni minuscole e dai gambi contorti, è nativa dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa del Nord, cresce in molti tipi di habitat, soprattutto nei campi di grano, sui terreni sabbiosi e ghiaiosi. Presenta foglie grigio-verdi simili ad aghi di pino, lineari con punte taglienti e rigide. I piccoli fiori verdi o, più raramente, bianchi che fanno la propria comparsa in primavera-estate, nascono in coppia o in piccoli gruppi, mancano di petali e si confondono tra le foglie, indecisi. Gli stami intrecciati della pianta sembrano crescere in direzione opposte. Se una persona scalza calpesta inavvertitamente il piccolo Scleranto, il malessere provocato dalle punte delle sue foglie, la farà saltare da un lato all'altro, perdendo l'equilibrio e dubitando su quale strada intraprendere per non pungersi ancora.
La personalità di Scleranthus nell’uomo
Il fiore di Bach Scleranthus è indicato per chi mostra incertezza tra due possibilità, oscillando da un estremo all’altro; a chi trova difficile comporre nella propria mente le diverse opzioni per poi operare una scelta. L'indecisione di Scleranthus interessa le piccole quanto le grandi decisioni della vita. Si tratta di un rimedio che serve per armonizzare gli opposti, le polarità, i bivi, l'indecisione tra due scelte.
L’individuo manca di equilibrio, è insicuro ha un umore variabile. A volte torna precipitosamente sulle decisioni che ha preso e sceglie quella che prima aveva escluso, poi si pente ancora, e così via. Non esprime le sue preferenze con decisione. Manca della bussola, non sa cosa vuole. Cambia spesso idee, opinioni, umore, vestiti, compagnia, partner. A volte passa dalla fame ossessiva al digiuno. Ha il gusto della solitudine, sopporta da solo le sue difficoltà e non è incline a discuterne con gli altri. Di solito fuori appare calmo e tranquillo, ma dentro si arrovella; la mente oscilla in silenzio, senza tracce esteriori. Non si confida, non chiede consigli, né aiuto.
L’assunzione di Scleranthus permette di fare chiarezza, favorendo decisioni veloci e precise, dando così un senso all’esistenza che appare alla deriva. Questo accade perché il rimedio consente la creazione di una nuova scala di valori su cui orientarsi, facendo luce sulle priorità e facilitando le scelte.
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