Come dare benessere ai capelli
I capelli sono i primi a risentire dello stress. Lo smog li mette a dura prova. Il caldo anche. Dopo un taglio sono pronti a rinascere più forti. Rivelano molto di ciò che riguarda il nostro stato emozionale.
Come dare benessere ai capelli e ritrovare lucentezza e morbidezza, a partire da piccoli accorgimenti quotidiani da adottare a tavola e davanti allo specchio
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Non è scorretto pensare ai capelli come a un'estensione del nostro sistema nervoso, sarebbero tecnicamente dei nervi esteriorizzati. Come dei sensori, come delle antenne che captano, ricevono, emettono.
Lo evidenzia bene uno strumento che è la foto Kirlian, attraverso la quale si evidenzia bene la differenza tra un cambiamento dato dal taglio di capelli nella stessa persona. Esistono tutta una serie di studi che mettono in relazione la luce solare e i capelli, in special modo la scelta di lasciarli lunghi.
Non solo: Ehret, padre della dieta senza muco, è stato il primo a teorizzare un nesso tra il benessere degli organi interni e quello del capello.
Scrive: "Mentre i medici non possono diagnosticare i disturbi della digestione per mezzo di microscopi e provette, alcuni “ciarlatani” possono determinare il processo maleodorante del deperimento interno usando la semplice diagnosi dei capelli. Oggi persino gli adolescenti, che sembrano essere forti e in perfetta salute, hanno un alito cattivo orribile e sono sorpresi per la perdita dei loro capelli o che cominciano a diventare grigi. [...] Sono perfettamente sicuro, particolarmente grazie ai miei interessanti e numerosi esperimenti sul mio proprio corpo, che la causa principale della perdita dei capelli può essere soltanto interna".
Curare i capelli in modo naturale si può!
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Il benessere dei capelli passa attraverso la cura che si ha per se stessi e per il proprio sistema nervoso.
In questo senso l’automassaggio è uno strumento potentissimo, non solo perché in grado di procurare piacere immediato, ma, se usato come strumento consapevole di autoconoscenza diventa una risorsa di inestimabile valore.
Massaggiare i capelli contribuisce a stimolare la circolazione sanguigna della cute epicranica aumentando le quantità di ossigeno e nutrienti a disposizione dei bulbi.
Prova l'automassaggio ayurvedico
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La cura dei capelli inizia a tavola, questo perché tra cervello e intestino il legame è così forte da produrre risultati immediati su quella che è l’estensione del nostro sistema nervoso, che si manifesta a livello di unghie e capelli.
La vitamina D è necessaria ed è sempre bene assicurarsene il fabbisogno. Si ritrova in alimenti come funghi, pesce, cereali, ostriche.
Lo stesso vale per la vitamina C. Ottima fonte di questa vitamina sono agrumi, ananas, kiwi.
Vitamine A e vitamina B sono allo stesso modo utili per dare beneficio ai capelli, regolare il funzionamento della vista.
Due dritte a tavola: per il benessere dei capelli sono molto utili le bacche di Goji e le tisane a base di equiseto.
Scopri di più sulle vitamine per capelli
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Tagliare i capelli è qualcosa che va ben oltre al gesto in sé, a livello di scelte personale è qualcosa che ci connette a un cambiamento, che può essere anche molto radicale.
Si evitano poi spazzolature troppo intense, si tolgono eventuali doppie punte e si dà nuova energia al cuoio capelluto. Se ne guadagna in leggerezza e si cambia qualcosa nel proprio flusso dei giorni.
Tagliandosi i capelli si può anche agevolare il cambiamento sul versante relazionale; psicologicamente è un bel sostegno per chiudere una relazione che non funziona o trovare la forza per prendere decisioni che si sono rimandate da tempo.
Specie se poi si decide di affidarsi all'erboristeria per la cura del capello, per andare a nutrirlo profondamente in modo da vederlo poi crescere con calma e senza fretta alcuna. In totale armonia.
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Lo yoga fa bene, sia per l'ossigenazione che si raggiunge con il pranayama sia con i benefici che si possono trarre da alcune posizioni, specie quelle capovolte.
Non solo si inverte l'azione della gravità, ma si favorisce il ritorno venoso, evitando ristagni e andando a stimolare il sistema endocrino e linfatico.
Meglio praticarle a stomaco completamente vuoto, senza forzare, rimanendo concentrati sulla respirazione. Meglio fare attenzione se si soffre di disturbi pressori, cardiaci oppure oculari, specie legati al distacco di retina.
Tra queste posizioni capovolte elenchiamo: Sirsasana, Halasana, Sarvangasana.