Cereali: modi e tempi di cottura
Ecco qualche alternativa alla solita pasta o riso: il mondo dei cereali è vasto, basta solo un po' di fantasia e abituarsi a diversi modi e tempi di cottura
Ne vediamo ormai di tantissimi tipi tra gli scaffali del supermercato o nei negozietti bio: i cereali rappresentano una base importante dell'alimentazione quotidiana, forniscono l'energia giusta per affrontare al meglio la giornata e, ancor di più quelli integrali, sono una fonte indispensabile di fibre.
Spesso però ci si scoraggia un po' di fronte alla non abitudine di cucinarli, visto che magari si è abituati a preparare piatti a base di pasta o riso, e più in là raramente si va.
Ma miglio, avena, grano, farro, orzo sono solo lì che aspettano di essere tuffati in pentola e trasformarsi in insalate, zuppe, orzotti e piatti fantasiosi e ricchi: farci l'occhio, imparare a dosarli, regolarsi e fare propri tempi e modi di cottura, inserendoli nel proprio programma dietetico settimanale, non è poi così difficile ed è altamente salutare.
Ecco a seguire indicazioni pratiche per destreggiarsi tra tempi e modi di cottura dei cereali più in uso, intendendo qui per cottura la comune bollitura in acqua fredda o già calda, e per cereali quelli interi, a chicco pieno, non spezzettati, frantumati nè soffiati.
Consigli di cottura per i cereali più comuni
Avena: l'ammollo è facoltativo, l'avena si mette in pentola con acqua fredda e i tempi di cottura si aggirano intorno ai 50 minuti. Ottima per zuppe nutrienti.
Farro: si consiglia solitamente un tempo di ammollo di 6 ore circa per quello decorticato, mentre quello perlato non necessita di ammollo. Generalmente si mette in pentola quando bolle l'acqua, il perlato in 40 minuti circa è pronto, per il decorticato ne servono dieci in più. Si presta per ricette come il farrotto o squisite zuppe toscane di verdure.
Grano duro: si usa dopo un ammollo di circa 8 ore, si cuoce mettendolo direttamente in acqua fredda per circa un'ora; per tempi così lunghi si preferisce in genere usare la pentola a pressione, che li dimezza. Insalate e zuppe: i piatti più indicati.
Grano saraceno: il grano saraceno non necessita di ammollo e cuoce in 20 minuti circa, messo direttamente in acqua bollente. Buono per zuppe, risotti di grano, insalate.
Grano saraceno: scoopri tutte le proprietà e i benefici
Grano kamut: dopo l'ammollo di una notte, si fa cuocere per circa un'ora, mettendolo in acqua fredda. Ottimo per insalate tiepide e zuppe.
Miglio: è pronto in 20 minuti al massimo, messo in acqua già calda. Si usa per insalate gustose, ma anche come base per polpette e veg-burger.
Orzo: come per il farro, l'orzo decorticato necessita di un ammollo di 12 ore e di una cottura di circa 50 minuti a freddo; mentre l'orzo perlato non ha bisogno di ammollo e in 20/30 minuti è pronto. Fantastico per preparare l'orzotto, è indicato anche per fare polpette vegetariane.
Riso: il riso comune cuoce, in base alla tipologia, in poco meno di venti minuti; il riso integrale non necessita di ammollo e cuoce in circa 50 minuti, messo in acqua ancora fredda, così come il riso selvatico. Ideale per risotti, insalate di riso, sformati e piatti unici con intingoli, tofu e verdure.
Segale: dopo sei ore di ammollo, si fa cuocere partendo da acqua fredda per circa 40 minuti. Ottima per zuppe.
Qualche suggerimento in più sulla cottura dei cereali
I cereali vanno risciacquati tutti più volte in acqua fredda; l'uso della pentola a pressione è possibile e dimezza i tempi di cottura; è meglio mettere il sale verso la fine della cottura, così i cereali stessi ne assorbono meno e rimangono anche più morbidi; infine il fuoco dovrebbe rimanere molto basso, così da fare assorbire bene tutta l'acqua e da mantenere intetti i minerali dei cereali.
Il riso, così come gli altri cerali, si possono cuocere anche a vapore, nell'apposita vaporiera elettrica cuoci riso, seguendo i tempi di cottura consigliati. Attenzione: non tutti sono adatti agli intolleranti al glutine!