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Cucina nepalese: caratteristiche e alimenti principali

Chi ha visitato il Nepal se che la sua cucina ha un’infinità di sfaccettature dovute alla presenza di culture dalla forte tradizione culinaria e dalle numerose tribù locali. Ecco come su queste alture hanno saputo amalgamarsi.

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Nepal

Sulle roccaforti himalayane, tra India e Cina, troviamo il Nepal, Paese assai antico, dove il Buddha ebbe i natali, e che ha per capitale la famosa Kathmandu, antica meta di viaggiatori ed esploratori e oggi, dopo l’impatto della cultura hippy, centro nevralgico di un grande mercato che attira non solo i nepalesi ma anche gli indiani, i cinesi e gli occidentali. 

 

Questa convergenza di popoli e tribù, attiva già da prima delle carovane della Via della Seta, ha creato una cucina peculiare. La cultura tribale è tuttora predominante in tutto il Paese e nelle zone di confine dove i nepalesi si sono spostati: India, Tibet, Bangladesh, Myanmar e Thailandia.

 

Le religioni principali sono il buddhismo nelle sue varie forme, soprattutto quello lamaista, e l’induismo, anch’esso in varie forme, non di rado di scuola tantrica. 

 

In alcune zone permangono tribù di tradizione islamica. Diversità culturale e geografica si traducono in varietà culinaria.   

 

La cucina nepalese: piatti tipici

A contribuire a questa grande varietà culinaria c'è il clima: da diverse fasce climatiche e dai diversi tipi di suolo nascono prodotti differenti.

 

Come in India, riso e legumi sono onnipresenti, ma come in Cina e nel Sudest asiatico, possiamo anche trovare molti piatti a base di carne, non di rado in forma di ravioli, i famosi momo, che oggi troviamo in tantissime versioni: vegetariani, col formaggio, al pollo o con la carne di montone. 

 

A fianco di piatti a base di pane simile al naan o al roti indiani, troviamo noodles di derivazione cinese come i chow mein.  

 

Il gundruk, vero e proprio piatto nazionale, è una sorta di misto di verdure ed erbe selvatiche fermentate, dal sapore molto forte, che si accompagna spesso ai piatti di carne. Lo samya bhaji è uno dei piatti più tipici del Nepal in cui possiamo trovare quasi tutto: riso, curry di uova, carne di vacca o di bufalo, contorno di legumi, patate piccanti e cetrioli.  

 

Sempre a base di bufalo (o di oca) troviamo il choila, carne in stile cinese con riso soffiato. Il tutto si può accompagnare con dei baara, tipici pancake locali fatti con farina di lenticchie nere

 

A Kathmandu non sarà difficile imbattersi nel chatamari, una sorta di pizza la cui ricetta prevede l'utilizzo di farina di riso, acqua, carne macinata, uova, pomodori, coriandolo e spezie. 

 

Anche la frutta in Nepal riserva delle sorprese: cachi, prugne, mele, pere, pesche e albicocche caratterizzano i frutteti nelle zone a clima temperato. 


 

Dove mangiare in Nepal (in strada o al ristorante)

Il Nepal è una terra che si presta ai viaggiatori zaino in spalla, per tanto - oltre ai veri e propri ristoranti di classe che troviamo nella capitale - in ogni villaggio, a ogni stazione dei bus, a ogni mercato, possiamo godere molte opportunità di gustare le moltissime varietà tribali di cibo nepalese. 

 

Da non perdere

I nepalesi amano gli alcolici più dei propri vicini indiani e ne hanno diverse varietà. 

 

Ne è un esempio il tongba, una bevanda definibile come una “birra di miglio” molto apprezzata, servita sempre in modo tradizionale in un boccale di legno con una cannuccia di legno. 

 

Cosa evitare

Sembra un’esagerazione ma possiamo dire che in Nepal tutto è molto buono, ma le poche eccezioni in materia si possono trovare nei villaggi più remoti di altissima montagna, dove il cibo è semplice e ripetitivo.

 

In aree vicino al Tibet il cibo può essere particolarmente piccante, fate dunque attenzione se non siete molto resistenti.
 

Consigli e curiosità

In Nepal, nonostante i locali si siano abituati alle abitudini occidentali, vigono ancora abitudini molto simili a quelle indiane: mangiare il cibo con le mani, nello specifico con la destra, lasciando da parte la mano sinistra, utilizzata per altri scopi generalmente considerati impuri.