Cucina thailandese: caratteristiche e alimenti principali
Il cibo è uno degli elementi essenziali di una vera esperienza di viaggio in Thailandia, terra che regala molti prodotti di qualità e nella quale si incrociano influenze culinarie diverse: quella indiana, quella cinese e quella siamese. Un crocevia di gusti unico, una cucina deliziosa e sana. Benvenuti in Thailandia
Una delle mete del Sudest asiatico preferite dai turisti di tutto il mondo è senz'altro la Thailandia, nazione abituata a ricevere i viaggiatori, attenta alle loro esigenze e con un'ottima offerta culinaria anche per chi ha fatto una scelta vegetariana o vegan.
Non solo, la Thailandia è uno dei paradisi dei fruttariani e di chi ha scelto di seguire una dieta raw food, ovvero crudista: non poche città ospitano fruit festival o fiere dei prodotti agricoli durante i mesi estivi.
Bangkok e le grandi città, i distretti del nord, quelli dell'est dediti all'agricoltura e le isole sono i diversi ambienti in cui a grandi linee può essere suddivisa la Thailandia.
Innumerevoli sono le compagnie che volano in Thailandia, che è piuttosto facile da viaggiare al suo interno anche senza fare affidamento ad agenzie e tour operator.
La cucina thailandese: piatti tipici
Carni di tutti i tipi, pesci, insetti, frittate, noodles, risi, verdure sconosciute, frutta esotica... è possibile trovare di tutto.
Per chi non consuma carne o pesce la vita sarà piuttosto semplice e piacevole: insalate, pad thai di verdure, curry alle radici, riso con morning glory o con altre piante simili a spinaci, bambù; per un vegano è molto importante ricordare al cameriere che il piatto non deve contenere uova, che altrimenti troveremo quasi ovunque, specie nei risi e nei noodles.
È inoltre molto importante fare attenzione alla salsa di pesce, ingrediente quasi onnipresente la cui assenza nella ricetta deve venire espressamente richiesta.
I fruttariani e i raw food eater avranno vita facile nei festival, dove è possibile trovare frutta rara e, più in generale, di alta qualità, anche se non proprio economica: manghi dolci, spesso gialli con polpa arancione, dal sapore di carota e manghi verdi acidi per le insalate, rambutan e longan, longsat da sbucciare e succhiare, succulenti mangostani e aciduli santol, dolcissimi ananas e così via a non finire.
Un vegano può sopravvivere a lungo in Thailandia ma deve ricordarsi di alternare al riso e ai noodles le verdure a foglia verde: spinaci, morning glory, kala, watermimosa, cotte spesso con tamari e aglietti. L'assenza di pane e l'uso di solo riso raffinato alla lunga possono stancare.
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Dove mangiare (in strada o al ristorante)
Appena arrivati scopriremo che la Thailandia è un immenso mercato di cibo che comincia al mattino presto e va avanti fino circa le nove e mezza di sera; dopo quest'ora si rischia di rimanere a bocca asciutta.
Il cibo di strada è ovunque ed è un'esperienza bellissima da fare. Gli stessi thailandesi amano mangiare in strada e consumano molto cibo fuori di casa.
Mentre il cibo di strada raggiunge al massimo i 100 bath (circa 3 euro), nei ristoranti i prezzi levitano sensibilmente e spesso per un pranzo se ne vanno quasi 300 bath (circa 9 euro).
Le isole sono luoghi turistici, con prezzi alti e ricette standard poco variabili; Bangkok e le città hanno una grande varietà di cibo e di prezzi, mentre nelle zone rurali si può mangiare molto bene e variato con pochi soldi.
Bangkok ha un'offerta di cibo sterminata: quartieri come la Old Town, China Town e Little India riservano pietanze e incroci culinari inaspettati, come samosa in salsa thai o noodles thai con polpette di verdure cinesi.
Da non perdere in Thailandia
Uno dei piatti irrinunciabili in Thailandia è il Pad Thai, che consiste in un piatto di noodles saltati con verdure, germogli, granella di arachidi, uova e, a richiesta, gamberi, scampi, maiale, granchio, pollo, ecc; contiene inoltre l'immancabile salsa di pesce, spezie, pasta di tamarindo e talvolta tofu.
Su richiesta, possiamo venire serviti con un pad thai vegetariano. I curry sono ottimi e il loro grado di piccantezza è dato dal colore: in ordine decrescente abbiamo il rosso, il giallo, il verde e il bianco.
I curry riempiono la pancia e sostengono il sistema immunitario ma è molto importante ricorrere al consumo di frutta per integrare tutte le vitamine necessarie.
La cucina Thai tende a cuocere poco le verdure, che spesso sembrano appena scottate e risultano fresche e croccanti, e questa è senz'altro una nota positiva di questa cucina che potremmo fare nostra e riprodurre anche a casa.
Cosa evitare in Thailandia
Se si è facilmente impressionabili, è bene evitare i banchetti pieni di insetti, specie i piatti di blatte in umido. È importante non limitarsi a scegliere un piatto dal menù ma cercare di comunicare col cuoco o col cameriere per accertarsi quanto più possibile sulla natura degli ingredienti usati.
Evitare di uscire a cena dopo le nove e mezza, rischiate di rimanere a bocca asciutta e a pancia vuota. Andando a fare la spesa al mercato, è importante non toccare od annusare troppo la frutta, è un comportamento estraneo alle abitudini dei locali che fanno molta fatica a sopportarlo.
Consigli e curiosità della cucina Thai
Da maggio comincia la stagione dei durian e in quel mese troviamo delle qualità meno intense con un profumo persino meno sgradevole. Il loro prezzo si aggira tra gli 80 e i 500 bath al kilo (dai 2 ai 17 euro).
Due parole vanno spese anche per il piccante: molte persone si stupiscono che la cucina Thai sia più piccante di quella indiana, che generalmente ha fama di essere molto hot. Molti piatti sono piccanti di base ed è sempre possibile aggiungere diversi tipi di chili.
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