Carenza di zinco e raffreddore
Vi sono piccoli accorgimenti che possono risolvere grandi problemi: per esempio, l'apporto corretto di sali minerali può giovare allo stato di benessere e addirittura può essere curativo.
Ci si chiederà come mai un solo minerale può essere così determinante nel curare addirittura il raffreddore.
Il corpo umano è un organismo complesso e finemente regolato da migliaia di reazioni chimiche: per farle avvenire tutte sono necessari molteplici molecole, molte delle quali ancora poco conosciute.
Lo Zinco interviene in parecchie di queste razioni come elemento essenziale degli enzimi ovvero dei “facilitatori” di queste reazioni, oltre ad interferire nell’azione di alcuni virus.
Come è legata la carenza di zinco al raffreddore?
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Carenza di zinco e raffreddore: come e perché
Ciò che inizialmente era solo una intuizione si è rivelato essere una realtà scientificamente dimostrata: lo zinco è in grado di bloccare la replicazione virale dei rinovirus (la causa del 50% circa di tutti i raffreddori) nella mucosa nasale.
Ovvero, lo zinco interferisce nella “duplicazione” dei virus del raffreddore e impedisce il loro proliferare all’interno del nostro naso, bloccando così lo sviluppo del raffreddore stesso.
Le prime ricerche scientifiche in merito sembrano risalire al 1974 con un articolo pubblicato da Korant, Kauer e Butterworth sulla rivista Nature, in cui illustravano un loro studio sulla capacità degli ioni di zinco di inibire la replicazione dei rinovirus.
Studi successivi hanno dimostrato inoltre che lo zinco (in forma ionica) si può legare al recettore ICAM-1 (punto di “aggancio” del virus del raffreddore sulle cellule epiteliali nasali) e così impedire il progredire dell’infezione virale all'interno del nostro naso.
Risulta pertanto evidente che una carenza di zinco da scarso apporto con l’alimentazione può diminuire l’effetto protettivo sulle mucose nasali e quindi rendere più vulnerabili ai raffreddori.
In caso di emergenza, ovvero carenza di zinco e presenza di raffreddore, possono essere utili integratori a base di zinco come “pronto intervento”. Le dosi studiate al momento arrivano fino a 70 mg di zinco giornalieri per gli adulti (circa 10-15 mg per i bambini in età scolare) senza che si manifestino effetti collaterali ma con una riduzione media del 40% della durata del raffreddore.
Lo zinco: cos'è?
Lo zinco, è un minerale presente in modo naturale nell’organismo in quantità superiori rispetto agli altri oligoelementi, a eccezione del ferro. All’interno del corpo umano ha un ruolo determinante nell’assorbimento delle vitamine, nel funzionamento di parecchi ormoni, tra cui insulina, ormoni sessuali e della crescita.
Vi sono parecchi alimenti ricchi di zinco, da introdurre nella nostra alimentazione per evitare carenze.
Tra i principali ricordiamo:
> Frutta secca;
> semi: soprattutto zucca, girasole, sesamo;
> legumi;
> germe di grano;
> lievito di birra;
> pesce e carne;
> latte e uova.