Tè verde in gravidanza: si o no?
Alcuni tipi di tè verde possiedono tenori molto bassi di caffeina e teina e possono essere assunti a tutte le età; esistono però componenti che, se in condizioni normali rappresentano dei veri e propri toccasana per la nostra salute, in altre circostanze interferiscono con l’assorbimento di alcune vitamine particolarmente importanti, soprattutto in gravidanza. Vediamo quali sono le controindicazini del tè verde in gravidanza
Ormai lo sappiamo tutti che i thé verdi cinesi e giapponesi sono veri e propri toccasana per il nostro organismo. Possiedono proprietà antiossidanti, antitumorali, antibatteriche, ipoglicemizzanti, drenanti.
A volte però si pensa erroneamente che ciò che è “naturale” sia necessariamente innocuo, non faccia male. In realtà non è così e anzi, alcuni rimedi naturali sono talmente efficaci che in determinate circostanze devono essere invece rivisti, come per esempio il tè verde in una condizione tanto delicata come quella della gravidanza.
Il periodo della gravidanza infatti, per quanto molti vogliano annullarne la peculiarità, è molto delicato ed alcuni equilibri s’infrangono. Le abitudini devono necessariamente essere modificate per tutelare la nuova vita in formazione.
Vediamo nel dettaglio come può interferire in tè verde con la gravidanza.
Tè verde in gravidanza? No grazie
Eh già, chi l’avrebbe mai detto! No grazie, per nove mesi ne facciamo a meno. E non solo del tè verde ma anche del tè nero e del tè oolong: questi tè sono caratterizzati da composti polifenolici importanti, le catechine, in particolar modo l’ epigallocatechina-gallato, fondamentali perché ci proteggono contro alcune forme tumorali e rendono il tè verde un efficace rimedio per controllare colesterolo e trigliceridi.
Per contro però queste catechine inibiscono particolari enzimi (come il diidrofolato reduttasi) che riducono la possibilità di assorbimento di acido folico, indispensabile per garantire la salute del feto.
La stessa Università di Tokyo in uno studio sulle interazioni del tè verde con l’assorbimento di acido folico a livello intestinale, ha dimostrato la riduzione di folati qualora accompagnati dall’uso del tè anziché per esempio dell’acqua.
Per semplice principio precauzionale è quindi sconsigliato far uso di tè verde, tè nero e tè oolong ricchi di catechine durante la gravidanza, malgrado gli innumerevoli effetti benefici che li connotano.
Scopri gli altri tipi di tè verde
Gravidanza e acido folico
L’acido folico è la vitamina B9 essenziale per lo sviluppo del feto e andrebbe assunta addirittura nel periodo precedente la gravidanza e durante, per prevenire diverse problematiche come la spina bifida, difetti del tubo neurale in genere, ridotta crescita del feto, malattie congenite, parto prematuro.
Con il proprio ginecologo vengono valutate possibili patologie della madre che possono rallentare l’assorbimento dell’acido folico, come la celiachia, il diabete mellito, forme di obesità per stabilire il giusto apporto di acido folico giornaliero.
Nel nostro piccolo possiamo quindi contribuire sconsigliando l’assunzione di thé in questi mesi, che possono essere sostituiti con gustose tisane rilassanti come il tiglio, digestive come la malva, immunostimolanti come la rosa canina.
No anche alla camomilla, poiché stimola le contrazioni uterine, l'avreste mai detto?!
Gravidanza e altri rimedi naturali da evitare
Esistono erbe officinali che è opportuno non utilizzare nel periodo della gravidanza perché malgrado i loro effetti benefici possono causare spiacevoli reazioni, come contrazioni uterine, sbalzi ormonali, dilatazione dei vasi uterini, apporto di fitoestrogeni.
Ecco una breve "balck list" di facile consultazione di erbe da evitare quando si aspetta un bambino:
Tra gli stimolanti di contrazioni uterine o rilascio dei vasi uterini:
- Artiglio del Diavolo
- Bardana
- Camomilla
- Centella
- Cimicifuga
- Iperico
- Ortica
- Rosmarino
- Schisandra
- Sedano
- Witania
Tra gli stimolanti ormonali:
- Agnocasto
- Ginseng
- Trifoglio
Il tè verde aiuta veramente a dimagrire?