Maestro Tai chi chuan, chi è e cosa fa

Il maestro di Tai chi chuan introduce l'allievo alla pratica della "suprema arte del combattimento". L'insegnamento che veicola non avviene solo su un piano fisico ma anche su quello spirituale. Scopriamolo meglio.

>  Che cosa fa il maestro di Tai chi chuan

>  Come si diventa maestro di Tai chi chuan

>  Insegnare Tai chi chuan oggi

>  Curiosità

>  Risorse utili per il maestro di Tai chi chuan

Tai chi chuan

 

Cosa fa il maestro di Tai chi chuan

Il Maestro di Tai chi chuan trasmette la tecnica, la forma, la respirazione, il Tui shou (Spinta con le mani), il chi kung e le applicazioni marziali e, al contempo, aiuta l'allievo a trasporre queste lezioni nel quotidiano, gli insegna a guardare le cose alla luce del fluire.

Il maestro induce l'allievo a guardare in profondità, lo guida nel mistero dell'interesse verso pensieri e azioni sempre meno soggetti alla paura. Il maestro stesso, a sua volta, insegnando all'allievo compie un percorso di crescita che, secondo il taoismo, non cessa nemmeno con la morte fisica.

Il vero maestro di Tai chi chuan, in pratica, non si sente mai tale, non pensa mai di se stesso come di qualcuno su un podio, perché sa esattamente che, come l'alternanza yin e yang insegna, sul trono si gioisce e dal trono si cade.

 

Diventare maestro di Tai chi chuan

Una premessa importante: la storia del tai chi chuan è lunga 3 millenni. Una disciplina con una storia talmente lunga veicola senz'altro messaggi radicati nella storia dell'uomo, ma, al contempo, è intuitivo che abbia subito modifiche durante la trasmissione.

Questo ha avuto ripercussioni sui rapporti tra le scuole allora e ne ha ancora oggi: l'adesione a una scuola piuttosto che a un'altra incide notevolmente su esecuzione e movenze assimilate dall'allievo e, se nella scuola non si abituano gli allievi al confronto, è facile cadere in errori di arroccamento e presunta esclusività.

La più antica citazione conosciuta di Chang San Feng, riconosciuto come leggendario fondatore, come artista marziale si trova nella biografia di un certo maestro di pugilato molto famoso a quei tempi, Chang Sung-ch'i, vissuto nel XVI secolo a Ning-po. Chang Sung-ch'i dichiarava di aver imparato il tai chi chuan da un alchimista di nome Chang San Feng che viveva come eremita in cima al Wu-tang. Il nome dato a questo metodo di lotta non era ancora tai chi, ma nei-chia (scuola esoterica).

Autorità del periodo Ming e insegnanti di tai chi chuan come Tseng Ju-pai sostengono che la confusione tra le due discipline ha finito con il sottrare valore alle rispettive differenze che le caratterizzano. Una second ateoria vuole che il Tai chi chuan sia sorto durante la dinastia T'ang (618-907 d.C.).

A quell'epoca pare esistessero 4 scuole distinte di arti marziali ed esercizi con movimenti simili. Hsu Hsun-ping fu probabilmente il nome del maestro della prima scuola, dove venivano insegnati movimenti in 37 posizioni secondo uno stile ispirato all'I ching, secondo tecniche che per le braccia includevano gli Otto Trigrammi e per le gambe i Cinque Elementi.

Secondo alcuni, Chang San feng unì queste due scuole e creò il tai chi chuan. Un'altra teoria riconosce un villaggio della famiglia Chen nella provincia di Honan come la culla del tai chi chua; in questo villaggio arrivò Wang Tsung-yueh, girovago e studioso di arti marziali e dal confronto con le tecniche locali nacque la lotta dolce.

Una quarta teoria nega l'esistenza dell'avventuriero marziale e attribuisce ai soli discendenti ella famiglia Chen, durante la dinastia MIng, l'istituzione del tai chi chuan. Tante teorie, testimonianze di incontri e scambi marziali, leggende che si confondono con i dati: il gesto e le tecniche sono passati attraverso tutto ciò, modificandosi.

Quel che è certo è che da 1949 i cinesi hanno promosso le arti marziali su larga scala e hanno fatto degli sforzi per unificare le genealogie di ciascuna arte. La genealogia presentata attualmente riconosce un certo Cheng Wang-t'ing, allievo di un allievo di Wang Tsung-yeuh come fondatore del tai chi chuan.

Dai movimenti inventati da Cheng Wang-t'ing, dopo alcune generazioni, due uomini trassero diverse tecniche: Chen Yu-pun creò uno stile nuovo, basato sul concetto di spirale da ritrovare nei movimenti; Chen Ch'ing-p'ing fondò uno stile più ento e compatto. Oltre allo stile di solo appannaggio della famiglia Chen, nacque lo stile Yang, grazie al Gran Maestro Yang Lu Chan (1799-1872). In questa biforcazione ritroviamo una distinzione tuttora vigente nelle scuole tra maestro di Tai chi chuan stile Chen e maestro di Tai chi chuan stile Yang.

Chi vuole diventare maestro di Tai chi chuan dovrebbe avvicinarsi alla pratica senza forzare e provare le forme di ciascuno stile, forme che, molto banalmente, per il Chen, prevedono accelerazioni, gesti esplosivi, mentre per lo Yang, includono movimenti sferici, passi lenti e compatti. Una volta riconosciuto lo stile più consono alla propria persona, l'aspirante maestro di tai chi chuan avrà di fronte a sé un processo lungo, che si riflette nella vastità delle tecniche e nel grado di approfondimento.

Una pratica costante e un lavoro personale consentiranno di passare dallo stato di principiante a quello di allievo avanzato per poi inizare ad assistere il maestro e, successivamente o contemporaneamente, insegnare. Ciò che è importante è che la gerarchia non soffochi la personalità e il naturale avanzamento; che la logica delle mensilità da pagare, degli affitti delle palestre, degli iscritti da accattivare non "ammalino" il maestro, finendo con il danneggiare lo spirito dell'insegnamento.

 

Il tai chi è un elisir di lunga vita

Tai chi elisir di lunga vita

Insegnare tai chi chuan oggi

A partire dagli anni Settanta circa, l'arte del tai chi chuan si è diffusa in tutto il mondo. Oggi questa arte si insegna non solo nelle scuole, molte delle quali spesso millantano di possedere la "vera arte", ma anche in circoli privati, palestre polifunzionali, centri benessere. Talvolta questi stessi enti si avvalgono di insegnanti cinesi provenienti da Stati Uniti, Taiwan, Cina, Singapore, Malesia.

Il principale stile trasmesso oggi è lo Yang, anche se negli ultimi anni si è diffuso lo stile Chen, insieme agli stili elaborati dalle organizzazioni di atletica cinese.

In alcune scuole gli studenti per frequentare i corsi di tai chi chuan devono osservare la regola di indossare i costumi tradizionali cinesei dell'allenamento: giacca allacciata con gli alamari, collare mandarino, pantaoni largi che permettano libertà di movimento e scarpe che diano al piede una superficie piatta su cui riposare.

Quando si è nella relazione maestro-allievo, la logica di livello, grado e cinture assume uan rilevanza inferiore. La maestria non è potere di esercitare una qualche forma di sottomissione, ma è parte della ricerca di chi trasmette un insegnamento, conferisce nozioni effettive concrete e misurabili atte a raggiungere determinati obiettivi o almeno, la preparazione per farlo. Un maestro "sente" la prontezza mentale del microcosmo umano che è l'allievo e la affina; "vede" le capacità psicofisiche dell'allievo e struttura un programma in base a queste, senza forzare, creando una situazione variabile attorno al discente, volta a stimolarlo.

 

Curiosità

  • Un proverbio buddhista recita: Quando l'allievo è pronto, il Maestro compare
  • Tiziano Terzani, nel libro "Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo", ha ampliato il prezioso messaggio: "Quando l'allievo è pronto il maestro compare", dicono gli indiani a proposito di un Guro, ma lo stesso è vero di un amore, di un posto, di un avvenimento che solo in certe condizioni diventa importante. 
  • Tai Chi Chuan significa letteralmente “Lotta del Grande Termine”o "Suprema Arte del Combattimento". “Tai Chi” sta per “Grande Termine” o “Suprema Unità”, mentre “Chuan” significa “lotta” e ci riporta alla mente le origini marziali di questa arte, caratterizzata dalla ricerca dell’armonia e dell’equilibrio di Yin e Yang in quel microcosmo che è l’essere umano.

 

Risorse utili sul mestiere di maestro di Tai chi chuan

 

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