Nervosismo: sintomi, cause e rimedi

Il nervosismo è un particolare stato emotivo caratterizzato da ipersensibilità agli stimoli e si esprime con manifestazioni che la persona vorrebbe nascondere o celare. Se non riconosciuto e ascoltato a dovere, il nervosismo può diventare uno stato cronico. Scopriamo come calmare il nervosismo coi rimedi naturali.

nervosismo

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Cosa si intende per nervosismo

Nervosismo, stress, ansia, irritabilità: nel linguaggio comune questi termini vengono spesso usati come sinonimi ma, in realtà, si riferiscono a condizioni molto diverse.

 

Il nervosismo è uno stato emotivo caratterizzato da una ipersensibilità agli stimoli circostanti, ipersensibilità che innesca una risposta emotiva, fisica o comportamentale più intensa del dovuto. Più nel concreto, di fronte a un imprevisto o un ostacolo anche piccolo, una persona nervosa si agita, si irrita, ha reazioni fisiche incontrollate che vanno dalla risata al pianto, resta in tensione, ha sbalzi d’umore.

 

Il nervosismo non va confuso con l’ansia. Nel primo caso, infatti, esiste un fattore scatenante noto e circoscritto: oltretutto, lo stato di nervosismo si supera abbastanza in fretta col trascorrere della giornata o grazie a una buona dormita. Al contrario, una persona è ansiosa senza che ci sia necessariamente un motivo scatenante: è proprio la sua ansia a farle percepire minacce inesistenti o a ingigantire quelle esistenti. Più correttamente, il nervosismo è un sintomo dell’ansia.

 

Cause possibili

Il nervosismo può avere diverse cause, principalmente legate ad uno stile di vita intenso che influisce sulla sfera emozionale e psicologica. Le più comuni cause sono:

  • ansia, stress, attacchi di panico;
  • abuso di sostanze psicotrope (alcool, droghe, particolari medicinali);
  • sindrome premestruale;
  • disfunzioni organiche, tra cui ipoglicemia, ipertiroidismo ecc.

 

I sintomi 

Vediamo ora più nel dettaglio quali sono i sintomi del nervosismo. Spesso questo stato di tensione si esprime con manifestazioni che la persona vorrebbe nascondere o celare ma che, per questo, risultano più evidenti: tremore delle mani, movimenti improvvisi o stereotipati, occhi vigili, sudorazione eccessiva.

 

La reazione agli stimoli esterni è spesso eccessiva e la persona tende a "scattare" al minimo segno altrui o suono o rumore o contatto, anche scoppiando a ridere o a piangere. Altre volte, il nervosismo eccessivo scatena attacchi di rabbia apparentemente immotivati.

 

Le conseguenze

Un costante stato di nervosismo e irritabilità, a lungo andare, può compromettere il benessere fisico e mentale in diversi modi. 

 

Riverberandosi sull’organismo, infatti, la tensione provoca sintomi quali tachicardia, iperventilazione e palpitazioni; soprattutto in persone predisposte, inoltre, può manifestarsi a livello gastrointestinale con sindrome dell’intestino irritabile, acidità di stomaco, crampi addominali, cattiva digestione, gastrite. 

 

Stabilire un nesso tra ernia iatale e nervosismo non è immediato: di per sé infatti l’ernia iatale è una condizione clinica, ma è vero anche che i sintomi del reflusso esofageo tendono ad acuirsi se la persona vive una fase di stress. 

 

Uno stato costante di nervosismo può inoltre compromettere la qualità del sonno. E quando le ore di sonno scarseggiano, o non sono di qualità soddisfacente, l’organismo ne paga le conseguenze in tanti modi: calano l’energia e la memoria, concentrarsi e prendere decisioni diventa più difficile.

 

Infine ci sono le conseguenze sociali: una persona nervosa tende a essere brusca e sbrigativa, ha una gestualità enfatica e può dunque apparire sgarbata o innaturale. Gli interlocutori, soprattutto quelli con cui c’è un rapporto di scarsa confidenza, possono dunque facilmente giungere a conclusioni sbagliate.

 

Nervosismo in gravidanza

La gravidanza è un periodo estremamente delicato. Indipendentemente dalle circostanze che hanno portato alla gravidanza stessa, e anche ipotizzando che sia stata una scelta consapevole e pienamente supportata, la futura mamma si trova alle prese con profondi cambiamenti fisici, fluttuazioni ormonali, con la necessità di fare delle scelte e di andare incontro all’incertezza.

 

La narrazione per cui questa fase della vita sia idilliaca, dunque, è una semplificazione molto parziale. Il nervosismo, gli sbalzi di umore e i momenti di ansia sono normali e, anzi, inevitabili. Se però passano il livello di guardia, è bene chiedere aiuto al partner, alle figure di riferimento ed eventualmente anche a un professionista sanitario.

 

Nervosismo premestruale

La sindrome premestruale (PMS) è un insieme di sintomi emotivi e fisici che molte donne sperimentano a partire da una settimana prima dell’inizio delle mestruazioni, a causa delle fluttuazioni ormonali. Non è una regola, bensì una condizione molto soggettiva: per alcune donne è inesistente, per altre è occasionale, per altre ancora si rivela molto pesante.

 

Tra i sintomi della sindrome premestruale ci sono nervosismo, sbalzi d’umore, aumento dell’appetito, ansia, tensione, affaticamento. Di norma, queste manifestazioni scompaiono spontaneamente una volta terminate le mestruazioni. 

 

Il nervosismo nei bambini

Il nervosismo nei bambini può spiazzare i genitori, perché si manifesta con improvvisi scatti d’ira per motivazioni che, da fuori, appaiono insulse e incomprensibili.

 

I due anni sono l’età a partire dalla quale il bambino inizia a dire dei “no”, perché è il primo modo per affermare la propria individualità. E paradossalmente i genitori sono i primi destinatari degli episodi di nervosismo improvviso, perché sono ritenuti come il “porto sicuro” che non può mai essere messo in discussione.

 

Il genitore non ha il compito né di reprimere le emozioni del suo bambino né, al contrario, di assecondare qualsiasi suo capriccio. Per quanto a volte possa sembrare difficile, la cosa giusta da fare è comprendere il motivo dello sfogo (che spesso non è quello esplicitato dal bambino) e trovare la strategia giusta per disinnescarlo. 

 

Ma come calmare il nervosismo nell’immediato? Il genitore, in virtù del suo ruolo, deve mostrare di avere sempre la situazione sotto controllo. Dovrebbe dunque lasciare che il bambino si sfoghi in sicurezza, senza curarsi di cosa ne pensano i passanti o eventuali terze persone, restando nei paraggi e offrendogli un abbraccio, se mostra di gradire il contatto fisico

 

Durante la crisi di collera, il bambino è spaventato dalle sue stesse azioni. Se il genitore reagisce con altrettanta foga, rischia soltanto di peggiorare le cose perché aggiunge preoccupazione a preoccupazione.

 

I rimedi naturali

Una delle prime strategie per mitigare il nervosismo è quella di eliminare – o quantomeno, di limitare molto – sostanze eccitanti come il caffè, l’alcool e le sostanze di abuso. 

 

Tra i rimedi fitoterapici per il nervosismo, possiamo citare:

  • il gemmoderivato di tiglio (Tilia tomentosa), in gocce;
  • la passiflora (Passiflora incarnata) in gocce, tisana o capsule;
  • la valeriana (Valeriana officinalis), dalle proprietà sedative e calmanti;
  • la camomilla (Matricaria recutita), nota per le sue proprietà spasmolitiche e calmanti;
  • il biancospino (Crataegus monogyna, Crattaegus legivaga o oxyacantha) dall’azione ipotensiva e calmante.

 

Chi sente il bisogno di gocce per calmare il nervosismo può fare ricorso ai fiori di Bach, tra cui:

  • Rock Rose, considerato capace di liberare la persona dalla paralisi data da sentimenti di forte paura, angoscia, terrore e panico;
  • Aspen, perché aiuta inoltre a tenere a bada i pensieri di morte e di catastrofi imminenti, favorendo il rilassamento
  • Clematis che aiuta a rimanete concentrati e focalizzati sul momento, specie quando al nervosismo si accompagna distrazione; 
  • Mimulus e Cherry Plum nelle ansie causate da paure dovute a ragioni reali, che assumono però proporzioni ingestibili, come nel caso di un'eccessiva e incontrollabile paura di volare in aereo;
  • Rescue Remedy che dona calma, serenità e riequilibra le energie interiori nelle situazioni di stress.

 

Chi invece vuole sperimentare l’aromaterapia per il nervosismo ha a disposizione diversi oli essenziali.

 

L'olio di lavanda, assai usato in aromaterapia poiché molto versatile, rilassa l'organismo e viene impiegato nel diffusore, miscelato con acqua o altri olii vegetali, oppure nella vasca da bagno (da 5 a 10 gocce). Questo olio è formidabile: più che utile nei casi di nervosismo cronico, disturbi del sistema nervoso, irrequietezza ed insonnia, asma, vertigini, mal di testa di origine nervosa, agitazione pre mestruale e durante il ciclo.

 

L'olio essenziale di arancio dolce rilassa le tensioni muscolari, facilita la digestione, combatte i ristagni intestinali e il meteorismo, contrasta gli stati di stanchezza da stress e aiuta il sonno.

 

L’olio essenziale di gelsomino scioglie i blocchi emozionali, legati soprattutto alla sfera sessuale e sentimentale. Parla al sistema ormonale ed è quindi molto efficace contro le sindromi pre-mestruali.

 

Esercizi

La respirazione è il rimedio subito alla portata in caso di nervosismo. Inspirare ed espirare, cercando di protrarre al massimo i due momenti ma senza forzare troppo, ci riporta a uno stato meno alterato. 

 

Chi pratica lo yoga può apprendere anche tecniche di pranayama specifiche. Anche lo yoga della risata è utilissimo per dare sollievo al cuore e sciogliere le tensioni.

 

In caso di nervosismo è anche di grande aiuto massaggiare alcuni punti del proprio corpo indicati nella medicina tradizionale cinese. Con il pollice della mano destra, si può massaggiare on movimento circolare, per circa due minuti, il centro del palmo della mano sinistra. Dopodiché, si ripete il massaggio con la mano opposta. Un'altra tecnica è quella di premere con l'indice, per cinque minuti, il punto che si trova tra le due sopracciglia: esercitando un po' di forza nella pressione, il beneficio sarà immediato.

 

La terapia cognitivo-comportamentale

“Il nervosismo può essere considerato una risposta fisiologica ed adattiva dell'individuo a situazioni particolarmente stressanti, minacciose o pericolose. Può nascere da una percezione soggettiva degli eventi e tende a svilupparsi a seguito di modalità relazionali complesse, a livello familiare e non”, spiega il dottor Francesco Minelli, psicologo psicoterapeuta che riceve a Rome e online.

 

“Inoltre, può essere una risposta che prepara ad affrontare una sfida imminente. Ad esempio, prima di un evento importante si attiva il sistema nervoso simpatico (un sistema di attivazione) che, oltre alla sensazione di nervosismo, può portare anche a tutte quelle sensazioni fisiche tipiche dell'ansia come battito accelerato, sudorazione o respiro affannoso”.

 

“La sensazione di nervosismo rischia di diventare problematica quando si presenta in maniera eccessiva e persistente ed è accompagnata ad altri sintomi quali la rimuginazione eccessiva, l'ansia e la tendenza a catastrofizzare tipica di chi tiene sempre tutto sotto controllo”, precisa. 

 

“Se il nervosismo diventa sproporzionato rispetto alla situazione, se si verifica in risposta a eventi apparentemente insignificanti o quando il funzionamento quotidiano ne viene alterato in maniera importante, allora è sicuramente il caso di valutare la possibilità di rivolgersi a un professionista”. 

 

“La psicoterapia è sicuramente la modalità più indicata per affrontare in profondità le cause di un eccessivo nervosismo e per lavorarci alla radice. Alla base di questo sintomo, infatti, ci possono essere fattori e situazioni di vita molto profonde e dolorose. Gli approcci terapeutici variano, ma alcuni sono particolarmente adatti per affrontare il nervosismo e le sue manifestazioni”. Tra i metodi più validi possiamo citare:

  • Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT). “Questa terapia si concentra sulla modifica di schemi di pensiero distorti e sui comportamenti disfunzionali. Alcuni studi, come quello condotto da Hofmann e collaboratori (2012), hanno dimostrato l'efficacia della CXBT nel trattamento di disturbi d'ansia”, spiega.
  • Mindfulness e Terapia basata sulla consapevolezza. “Gli approcci che incorporano la mindfulness, come la Terapia basata sulla consapevolezza (MBCT), possono essere molto utili a sviluppare la consapevolezza del momento presente così da ridurre l'ansia e gli episodi di nervosismo eccessivo”.
  • Psicoterapia psicodinamica. “Questa terapia mira a comprendere le dinamiche inconsce e si focalizza sugli aspetti emotivi alla base di sintomi come il nervosismo. Esplorando le cause profonde, anche risalenti alla propria infanzia, la terapia psicodinamica può aiutare a fare collegamenti tra le problematiche attuali e quelle del passato così da individuare nuove soluzioni”, continua.
  • Terapia interpersonale. “La terapia interpersonale può essere molto efficace nel migliorare le competenze relazionali e affrontare i conflitti. Può essere quindi molto valida qualora il nervosismo scaturisca da problematiche relazionali profonde”.

 

“La scelta dell'approccio terapeutico più adatto dovrebbe essere basata sulle caratteristiche individuali del paziente. In questo senso, è necessario prima di tutto effettuare un adeguato processo di valutazione per determinare le possibili cause del nervosismo e stabilire il piano terapeutico più appropriato”, conclude il dottor Francesco Minelli.