Meditazione per bambini: tecnica e benefici
La meditazione per bambini consiste in giochi ed attività che consentono di trovare una forma di silenzio interiore. Scopriamola meglio.
> Storia e origine della meditazione per bambini
> I benefici della meditazione per bambini
> Dove si pratica la meditazione per bambini
Storia e origine della meditazione per bambini
La pratica della meditazione non si rivolge esclusivamente agli adulti. Se si pensa al bambino come a una piccola creatura spensierata in un mondo privo di stress, allora meditare serve a ben poco. Ma, a pensarci bene, non è proprio così. I bambini di oggi portano dentro di sé ansie e frustrazioni del contesto in cui crescono.
La meditazione per bambini ha quindi come finalità quella di ricercare uno spazio interiore in cui rifugiarsi, chiudendo fuori dalla mente la frenesia e l’agitazione dei tempi moderni. La meditazione per bambini dunque rappresenta una pratica educativa per quei piccoli soggetti che sperimentano l’alienazione e la difficoltà di una realtà frammentata. Questo interesse per i giovanissimi viene mutuato dalla psicologia infantile e dalle tecniche educative. Un apprendimento utile, come quello della conoscenza di sé, è infatti più facile se sperimentato fin da piccoli.
Osho Rajneesh, maestro indiano, sosteneva che bisognerebbe istruire ogni bambino a questa pratica, portandolo a sperimentare la maniera in cui restare calmo, sereno, silenzioso, raggiungendo lo stato di non-mente. “E’ necessario che la pratica della meditazione venga insegnata al bambino per aprire in lui il percorso della forza vitale, prima che questa venga impegnata da forze più istintuali, come quella preponderante della sessualità. Una volta che nell’individuo la forza vitale viene occupata dall’istinto sessuale, risulterà più difficile il percorso verso la via spirituale”.
I benefici della meditazione per bambini
I bambini sono frenetici, si sa. Questo perché vengono strattonati da una tempesta di pensieri e stimoli. Il rilassamento che la meditazione induce nel bambino permette di sperimentare la calma della mente e la gestione dei propri pensieri e delle proprie emozioni.
La pratica della meditazione per bambini consente, anche ai più piccoli, di acquisire consapevolezza del mondo esterno e, parallelamente, di ricercare una forma di silenzio interiore definibile come pausa dalle azione quotidiane. Quello di contattare il proprio sé corporeo attraverso il rilassamento è un aspetto fondamentale della meditazione; il bambino pertanto inizierà a prendere coscienza del proprio sé mentale, dei suoi contenuti, dei pensieri e della maniera in cui gestirli e lasciarli fluire.
La meditazione, coinvolgendo il corpo, porta a prendere coscienza dei due ritmi che regolano le nostre funzioni vitali: quello del battito cardiaco e quello della respirazione. In particolare, seguendo il ritmo della respirazione, il bambino sperimenta la calma e si rilassa.
I ritmi del corpo consentono al bambino di prendere coscienza che tutta la vita, nostra e dell’Universo, viene regolata da ritmi: quello del sonno e della veglia, del giorno e della notte, dell’alternarsi delle stagioni, della nascita e della morte, del dolore e della gioia. Con la crescita, il bambino che padroneggerà questa consapevolezza, saprà sicuramente trovare una salda posizione nel tessuto sociale.
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Descrizione della tecnica
Si possono escogitare per i bambini delle forme di meditazione specifiche per le loro esigenze: in questo modo i più piccoli possono continuare a muoversi, danzare, saltare e correre. Quindi anche la loro meditazione dovrà essere attiva, differenziandosi in parte da quella degli adulti. Vi sono varie forme di meditazione per bambini, che sperimentano l’uso del corpo, mediante la respirazione, e delle emozioni, mediante varie forme artistiche che vanno dall’ascolto della musica alla lettura di poesie.
Tra le più interessanti, vi sono sicuramente il modellamento dell’argilla e la colorazione dei mandala. Meditare colorando un mandala, conduce al centro del sé, calmando la mente; lo stesso vale per la lavorazione della creta, in silenzio, senza obiettivi da raggiungere. Questo abitua il bambino a stare nel presente, nella cosa che fa in quel momento, senza un prima e senza un dopo. La sua mente si cheta, i pensieri così indeboliti non vengono più seguiti.
Altre attività interessanti possono essere quelle che coinvolgono la natura, come coltivare l’orto, facendo sempre contemplare al bambino la bellezza e l’armonia. Tutte queste sono tecniche molto semplici mediante le quali il bambino sperimenta la calma della mente attraverso il gioco.
La sostanza dell’atto meditativo, nel bambino come nell’adulto, è rappresentata dal gesto dell’abbandono: ogni pensiero, ogni emozione, ogni sensazione, prima vissute consapevolmente verranno in seguito abbandonate. Non si seguono i pensieri, né le emozioni, né le sensazioni, ma si cerca di condurre la propria consapevolezza su ciò che si sta vivendo nel presente: sul corpo, sull’argilla, sul mandala.
Adatta per
Queste semplici modalità meditative sono adatte per tutti i bambini. In effetti, anche i bambini sperimentano paura, sofferenza, solitudine e insicurezza ed è proprio la capacità di stare bene da soli che può aiutare i più piccoli a sviluppare una piccola forza interiore che si rivelerà preziosa con la crescita.
Questo vale sia per bambini con specifici problemi sia con i bambini spensierati. Ad esempio, proporre la meditazione anapana a bambini e ragazzi serve a incoraggiare la loro crescita a un livello interiore, a livello di esperienza personale. Significa offrire loro uno strumento quotidiano per sviluppare giuste azioni, giuste parole, giusti pensieri.
In fondo, qualsiasi apprendimento risulta più facile se lo si acquisisce in giovane età; quindi è auspicabile insegnare la pratica della meditazione fin da piccoli, già quando il bambino è pronto per gli apprendimenti scolastici.
Dove si pratica la meditazione per bambini
Esistono diversi corsi di meditazione per bambini, diversi a seconda delle età, generalmente della durata di pochi giorni. Questi corsi si tengono solitamente presso scuole di Yoga, ma esistono diverse proposte volte a inserire la meditazione nell'educazione. Oltre a questi scenari, si può praticar la meditazione per i bambini in maniera più “amatoriale”. In famiglia, bisognerebbe creare momenti di pausa, di silenzio. Ogni momento della giornata dovrebbe avere il suo valore in quanto tale, senza che niente si sovrapponga a esso.
La dimensione del silenzio si può sperimentare anche con delle escursioni. I genitori dovrebbero trovare il tempo di portare i bambini all’aperto a contatto con i boschi e con l’acqua, dove è più facile ascoltare le voci della natura, percepire la sensazione d’infinito, essere portati naturalmente a tacere. È importante che il bambino acquisisca l’abitudine di regalarsi del tempo di stasi, di meditazione, di contemplazione, anche in uno spazio della casa, e così abituarsi a stare da solo.
Curiosità
Educare un bambino vuol dire soprattutto portarlo al centro di sé, diversamente da quello che fa la scuola e la televisione, che privilegiano l’aspetto intellettivo e di ricezione passiva.
Educare significa anche mettere il bambino in contatto con il proprio corpo, la propria emotività e la propria spiritualità. Nulla va perduto e, una volta adulti, ciò che si è interiorizzato ritornerà.
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