Meditazione Osho: tecnica e benefici

La meditazione Osho consente di ritrovare il silenzio interiore e aiuta a cambiare la nostra usuale modalità di attenzioneScoprila meglio.

>  Storia e origine della meditazione Osho

>  I benefici della meditazione Osho

>  Descrizione della tecnica

>  Adatta per

>  Dove si pratica la meditazione Osho

>  Curiosità

Meditazione osho

 

 

Storia e origine della meditazione Osho

La meditazione Osho è uno stato naturale dell’essere, uno stato che è andato perduto e che può essere ritrovato con grande gioia.  La meditazione di Osho rappresenta una scoperta per coloro che, senza distinzione, fanno un tentativo, provando a guardare dentro di sé. Questo tipo di meditazione non rappresenta un passo complicato, né una pratica da mistici. 

Nato Chandra Mohan Jain, Osho è stato un filosofo, mistico e maestro spirituale indiano di chiara fama internazionale. Fortemente avverso alle religioni organizzate e ai connessi sistemi di potere. Egli considerava la maggior parte delle credenze religiose come superstizioni che celavano la verità sull’illuminazione. Le sue concezioni ebbero un notevole impatto sul pensiero New Age occidentale e sulla controcultura ereditata dagli anni Sessanta. 

Secondo Osho, la meditazione va «oltre la mente», in uno stadio di totale presenza di sé nel quale raggiungere consapevolmente il silenzio interiore. Egli insistette sul fatto che la meditazione non può essere spiegata nè descritta in modo esaustivo, in quanto esperienza in cui la mente e ogni pensiero logico (tra cui il linguaggio) vengono trascesi.

La pratica della meditazione Osho non comprende necessariamente pensieri spirituali o religiosi, e non può essere forzata con un atto di volontà, sebbene sia una disciplina, ma bisogna semplicemente che questo stato di «non mente» si manifesti spontaneamente.

È questa la mente del bambino che guarda incantato le meraviglie del mondo; è la mente innocente che si affaccia per la prima volta sull'universo e lo contempla.

 

 I benefici della meditazione Osho

La maggior parte delle tecniche di meditazione, tra cui la meditazione Osho, si sviluppa attorno al concetto di consapevolezza.  Più nello specifico, si parla di allenamento della consapevolezza. La consapevolezza non è sinonimo di concentrazione. Essere consapevole vuol dire essere in grado di notare ciò che, di norma, è fuori dalla nostra esperienza conscia. I dialoghi interni e i flussi dei nostri pensieri ci tengono lontani da molte esperienze e sensazioni di cui finiamo per non avere consapevolezza. 

La meditazione Osho aiuta a cambiare la nostra usuale modalità di attenzione, allenandoci a essere maggiormente presenti. Un importante effetto secondario di questo processo è che la meditazione Osho consente di diventare più empatici, di entrare in maggiore sintonia con il prossimo.

 

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Meditazione attiva

 

Descrizione della tecnica

Per l’uomo moderno, risulta arduo raggiungere questa condizione mediante le tradizionali tecniche di meditazione (silenzio, gambe incrociate, concentrazione). Egli subisce continuamente diverse distrazioni e stimoli dall’esterno. Per questo motivo, Osho individuò alcune tecniche di meditazione attiva, finalizzate a calmare la mente per creare quello spazio di silenzio e consapevolezza necessario alla meditazione.

Le tecniche di meditazione principali proposte da Osho sono chiamate Active Meditations e comprendono le meditazioni: dinamica, nadabrahma, kundalini e nataraj

La meditazione dinamica è la meditazione di Osho più nota e si compone di cinque stadi. I primi tre devono essere praticati con totalità, in modo che nel corpo non resti alcuna energia statica, così che la mente non avrà alcun alimento per creare pensieri, sogni e immaginazioni. Una volta esaurita l’energia, ci si ritrova dentro di sé. Il quarto stadio è un'osservazione silenziosa, in qui si è testimoni di sé. Nel quinto stadio si celebra e si danza. Questa meditazione andrebbe eseguita al mattino presto, necessariamente a stomaco vuoto.

Riportiamo un breve esempio:

Primo stadio (10 minuti di musica): respirare in modo caotico e rapido, con il naso, senza alcun ritmo. Questo per rompere gli schemi mentali e prepararsi a liberare le emozioni represse.

Secondo stadio (10 minuti di musica): sfogarsi con risa, urla, pianti, e scuotimenti del corpo. Qualsiasi cosa affiori nella mente, esprimerla totalmente. 

Terzo stadio (10 minuti di musica): saltare con le mani alzate e urlare a gran voce il mantra: "Hu! Hu! Hu!". Esaurire totalmente la forza fisica. 

Quarto stadio (15 minuti di silenzio): Congelarsi esattamente dove ci si trova, in qualsiasi posizione si è. In questo arresto, si diventa un osservatore del proprio corpo e della propria mente.

Quinto stadio (15 minuti di musica): celebrare e gioire al suono della musica, esprimendo la propria gratitudine al Tutto. Portare con sé, per tutta la giornata, la vitalità ritrovata.

 

Adatta per

La meditazione di Osho è adatta per l’uomo moderno che conduce uno stile di vita occidentale. La società di oggi, frenetica e veloce, non permette, il più delle volte, all’individuo contemporaneo di potersi fermare per qualche ora al giorno per dedicarsi al proprio benessere mentale. Perché l’uomo occidentale meditasse era necessario che la meditazione venisse stravolta, ma non per questo modificata radicalmente e cambiasse volto, mostrandosi adatta alla vita comune. E’ stato grazie alle tecniche di meditazione Osho che la pratica della meditazione è divenuta qualcosa di totalmente nuovo, che può annoverare rumore e movimento, danza vorticosa o emozioni urlate.

Osho suggerisce di sperimentare ciascuna tecnica di meditazione per tre giorni, per scoprire se sia adatta a ciascuno di noi. Se non si avverte alcun cambiamento, o se la tecnica non sembra adatta, se ne può provare un’altra. Spesso, almeno all’inizio, non siamo in grado di vedere noi stessi con chiarezza e un esercizio di meditazione che può apparire interessante alla mente potrebbe rivelarsi del tutto inutile. 

 

Dove si pratica la meditazione Osho

La meditazione Osho, come tutte le meditazioni, può essere appresa frequentando uno dei tantissimi corsi di meditazione Osho presenti in Italia, presso scuole di meditazione Osho e associazioni varie.

Sul web, è inoltre possibile reperire moltissime informazioni su questa tecnica, come aforismi di Osho, video sulla meditazione Osho, mp3 per meditare e libri di meditazione Osho

 

Curiosità

Ma cosa vuol dire Osho? Osho in persona ha più volte spiegato che il suo nome, quello con cui voleva essere ricordato, proviene da Oceanico (pronunciato osheanic, in inglese).

Il termine, coniato dal filosofo inglese William James, viene usato per indicare l’esperienza del “dissolversi nell'oceano dell'esistenza”, comune alle varie forme di esperienza religiosa. Come definire colui che fa quell'esperienza della vita? Per definirlo, usiamo il termine “Osho”. 

 

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