Mandala, cos'è

Il mandala non è un semplice elemento decorativo, ma un disegno dalla lunghissima tradizione che porta con sé un forte valore spirituale. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Mandala

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Mandala cosa sono

Sono spesso rappresentati nei tatuaggi o negli oggetti decorativi, ma oltre alla perfezione estetica hanno anche un significato profondo. Stiamo parlando dei mandala, quei disegni o diagrammi geometrici simbolici utilizzati come strumenti spirituali e rituali in diverse tradizioni culturali, in particolare nel buddismo e nell'induismo.

 

I mandala sono spesso disegnati su una superficie piana come carta o tessuto, ma possono anche essere realizzati in forma tridimensionale come sculture o costruzioni. Sono composti da forme geometriche, colori e simboli che rappresentano l'universo e la sua struttura, ma anche la psiche umana e la sua ricerca di equilibrio e armonia. La loro impostazione in ogni caso è circolare: difatti, la parola "mandala" significa "cerchio" in sanscrito.

 

Nel buddismo tibetano, i mandala sono spesso utilizzati come oggetti di meditazione, poiché rappresentano un percorso di contemplazione e consapevolezza. I praticanti visualizzano il mandala nella mente, concentrandosi sulle forme e sui colori, per raggiungere uno stato di calma e di comprensione profonda della realtà.

 

Origine dei mandala

Per sapere che origine hanno i mandala bisogna fare un salto indietro di parecchi secoli, immergendosi nelle antiche culture dell’Asia orientale e meridionale. 

 

Nel buddismo furono sviluppati a partire dal IV secolo come strumenti per la meditazione e la pratica spirituale. I primi erano semplici disegni geometrici che rappresentavano la struttura dell’universo e l’ordine cosmico. Nel corso dei secoli si sono evoluti fino ad assumere la forma di vere e proprie opere d’arte elaborate e simboliche, utilizzate come strumenti per la meditazione, la guarigione, la purificazione e la realizzazione della saggezza.

 

Anche la religione induista è protagonista della storia dei mandala, adottati fin dall’antichità come rappresentazioni di divinità e di forze naturali, come strumenti per l'astrologia e la divinazione, o come simboli di concentrazione e di contemplazione spirituale.

 

I mandala tibetani

Nella tradizione buddista tibetana, il processo di creazione dei mandala rappresenta la costruzione dell’universo e della menta umana. Se è così, allora, perché si distruggono i mandala? Perché è un atto che simboleggia la natura transitoria di ogni cosa, concetto fondamentale per questa religione. 

 

La distruzione dei mandala tibetani inoltre rappresenta un’offerta agli dei e agli spiriti, perché sprigiona la loro bellezza e la loro energia creativa. C’è un terzo e ultimo motivo: questa filosofia invita a concentrarsi sul processo creativo, più che sul prodotto finito. In questo senso, disfarsi del mandala significa tenere il proprio focus su ciò che è realmente importante.

 

Mandala di sabbia

I monaci buddisti tibetani ci hanno trasmesso anche un’altra preziosa tradizione: i variopinti mandala di sabbia.
In lingua tibetana si chiamano "dul-tson-kyil-khor", letteralmente “mandala di polveri colorate”. 

 

Sono opere maestose che richiedono giorni, talvolta settimane di lavoro paziente e certosino, perché bisogna dipingere delicatamente il disegno del mandala con sabbie di diversi colori e poi ornalo con pietre bianche, opportunamente macinate e tinte per farle sembrare pietre preziose. 

 

Sapendo qual è il significato del mandala, non stupisce che anche queste incantevoli opere vengano distrutte. I monaci ritengono che questo continuo – e faticoso – fare e disfare sia anche un modo per sviluppare pazienza, concentrazione e compassione.

 

Benefici dei mandala

Può stupire il fatto che un’arte così antica e intrisa di spiritualità, ideata dai monaci buddisti secoli fa, sia ancora oggi popolare in una cultura diametralmente diversa come quella occidentale. La forza espressiva dei mandala sta nel fatto che, indipendentemente da quanto possano essere complessi, sono comunque organizzati attorno a un centro. Un centro che è fisico ma anche spirituale.

 

Un mandala si può disegnare, colorare, osservare oppure usare come punto di riferimento per la meditazione: ciascuno lo può approcciare quindi sulla base della propria sensibilità e della propria attitudine. In ogni caso ne otterrà dei benefici in termini emotivi, sentendosi più sereno, lontano dallo stress e dalle inutili preoccupazioni, focalizzato su ciò che conta davvero, libero di esprimere la propria personalità e le proprie emozioni.

 

La mandala terapia: una forma di meditazione

Come già anticipato, i mandala sono molto di più che bei disegni. Ognuno di noi passa la stragrande maggioranza del proprio tempo a preoccuparsi delle cose più superficiali, perdendo di vista il proprio centro; i mandala, con la loro forma circolare, aiutano a riacquistarne coscienza. Ciascuno di essi, attraverso forme, colori, simboli e lettere, rappresenta particolari energie e permette quindi a chi lo osserva di prendere contatto con esse. 

 

Questo è il principio che sta alla base della meditazione mandala, una tecnica piuttosto semplice e adatta a tutti. Chi la pratica sostiene che abbia un valore terapeutico, perché riacquisire il proprio centro porta con sé una sensazione immediata di calma, serenità, ordine.

 

Mandala per bambini

Proporre ai bambini di disegnare o colorare mandala è un’ottima idea. La forma circolare di solito viene accettata senza resistenze perché è accogliente, ricorda l’abbraccio materno e si ritrova spesso in natura, per esempio nel sole o nei fiori. 

 

Senza alcuna velleità di perfezione, i mandala da colorare e disegnare sono un’attività rilassante e al tempo stesso molto stimolante. I bambini sono incoraggiati a esprimere la propria creatività, anche rappresentando emozioni che di solito faticano a verbalizzare.

 

Nelle aule scolastiche hanno fatto il loro ingresso anche i mandala delle tabelline: si tratta di semplici schede da compilare che aiutano a ricordare la progressione di numeri sfruttando la logica e la memoria visiva.

 

Mandala da colorare

Basta una banale ricerca su Google, oppure una visita in libreria, per imbattersi in centinaia di mandala da colorare. Ne esistono di tutti i tipi: si va dai mandala facili, costituiti da un cerchio diviso in sezioni, fino a quelli sovraccarichi di dettagli che richiedono una certa pazienza. 

 

Non è detto, infatti, che colorare sia un’attività necessariamente da bambini. Anche gli adulti possono approfittarne per ritagliare un po’ di tempo per sé stessi e i loro pensieri, allontanare lo stress e prendersi una pausa dalla vita di tutti i giorni. 

 

Come fare un mandala

Creare un mandala può essere un'attività molto rilassante e creativa, a tutte le età. Di seguito tutti i passaggi:

  • Scegliere il materiale: può essere carta, cartoncino, tela o qualsiasi altro materiale su cui dipingere con pastelli, pennarelli, tempera e così via.
  • Disegnare il cerchio che funge da punto di partenza.
  • Dividere il cerchio in sezioni, come se fosse una torta.
  • Aggiungere i dettagli in ciascuna sezione: forme geometriche, onde, fiori, simboli…
  • Colorare il mandala scegliendo la propria palette.
  • Perfezionare gli ultimi dettagli, come ombreggiature, sfumature o linee di contorno.

 

Il processo è semplicissimo, tant’è cha la creazione del mandala può essere spiegata anche ai bambini. L’importante è non fossilizzarsi sul risultato e non mettersi a confronto con gli altri: non esiste un mandala “migliore” o “peggiore” esteticamente, perché è uno strumento per ritrovare il proprio centro ed esprimere le proprie emozioni.

 

Curiosità sui mandala

I mandala hanno trovato anche un altro motivo di popolarità: i tattoo mandala sono parecchio richiesti, sia per il loro fascino spirituale sia perché, pur avendo una struttura riconoscibile, possono essere personalizzati diventando unici.