Cucinare con i fiori
I fiori d'acacia fritti, il sambuco in sciroppo, ma anche i fiori del tarassaco per i risotti e i gerani per le frittate: tra vitamine e minerali importanti, ecco come cucinare anche con i fiori!
Cina, Giappone, India, Corea. Ma anche Italia e occidente, andando a ripescare le nostre tradizioni più antiche.
I fiori non sono solo belli da vedere, colorati e profumati, ma si possono anche mangiare e fanno benissimo.
Perle di cucina vegetariana, ideali per primi, secondi, contorni, perfino per liquori, marmellate, gelatine e dessert: cucinare con i fiori è più semplice di quanto si possa pensare e si possono preparare piatti e ricette alla portata di tutti, per ogni gusto e stagione, per divertirsi a stupire gli amici e portare sulla tavola sapori nuovi, tutti da sperimentare.
Petali, gambi, boccioli, da cogliere con attenzione e freschi, in un mix di sapori originali, per una cucina sensuale e profumata.
L’Italia e i fiori edibili
Anche i greci e i romani usavano mangiare i fiori. In Italia, ripercorrendo le varie regioni, si possono trovare ricette che si tramandano da molto tempo. Per esempio, in Veneto e in Lombardia, ma non solo, si conoscono le frittelle dolci con i fiori d’acacia, da cogliersi nel pieno del loro sbocciare in polposi grappoli bianchi e da fare fritti in pastella, sono una prelibatezza.
Così come anche il fiore del sambuco, prezioso per la preparazione dello sciroppo o per profumare i risotti.
E non dimentichiamoci i fiori di zucca, che i romani riempiono di ricotta fresca. E poi papaveri per insalate e risotti, calendula e camomilla, non solo per le tisane, e biscottini all’aroma di lavanda. Di ricette tradizionali con i fiori ne è pieno anche il ricettario nostrano!
Prova queste insalate con i fiori di primavera
Ecco qualche fiore …da mangiare!
Non sono tutti, ma eccovi solo qualche suggerimento su fiori edibili, loro usi e proprietà.
- La begonia, non così semplice da coltivare, è ricca di vitamine. Ideale per le macedonie, si mangiano i petali dal sapore leggermente aspro come il limone. Se abbinata alla menta piperita, si mette a bagno nell’acqua fresca per preparare una bevanda rigenerante.
- La bocca di leone è un fiore ricco di minerali, ottimo in insalate, tartine, pasta, sorbetti, yogurt, o per ripieni e per dare colore e profumo ai formaggi freschi.
- La calendula è un noto anti infiammatorio: non si usa solo nelle tisane, ma è anche ideale come ingrediente per sughi di pasta o risotti, minestroni, zuppe, insalate e frittate.
- La dalia, margheritone dai mille petali fantastici per torte e confetture, leggermente diuretico e digestivo, calma anche la tosse.
- La fuchsia è ottima per la cura dei capelli, sì può impiegare per preparare marmellate o macedonie di frutta, ma anche nelle insalate. I garofani per il liquore e i gerani per le frittate, questi ultimi utili per lenire le irritazioni alla gola e per l'ulcera allo stomaco.
- La rosa, ampiamente utilizzata nella cucina asiatica, indiana in particolare, è ricca di vitamine A, B e vitamina C, astringente e diuretica. I petali di rosa sono ideali per sciroppi e liquori, insaporiscono anche insalate e torte.
- Del tarassaco non si butta via nulla! Non si usano infatti solo le foglie in insalata per depurare il fegato, ma anche i fiori aggiunti ai risotti sono molto buoni. La viola del pensiero è un ottimo antiossidante ed è ideale in macedonie e insalate, come anche per marmellate.
Attenzione: non tutti i fiori sono commestibili, anzi esistono delle specie tossiche, quindi è necessario fare delle ricerche, documentarsi, consultare libri.
Sempre meglio mangiare fiori che si coltivano da sé, non quelli del fiorista che possono essere trattati con agenti chimici e pesticidi. Non utilizzare fiori colti per strada o nei giardini pubblici.
Attenzione se si soffre di allergia! Il libro che si può consultare è “Cucinare con i fiori” di Origlia Lidia.
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