Frutta top di marzo: l'avocado
Che frutta mettere nel carrello di marzo? Congediamoci un po’ di sapore esotico e scopriamo il gusto dell’avocado
Marzo è un mese particolare per quanto riguarda la frutta di stagione.
I frutti invernali sono ormai agli sgoccioli e per quelli primaverili è ancora troppo presto, spuntano solo le prime fragole che, nella maggior parte dei casi, però, non sono ancora quelle italiane.
E allora, forse, può essere il mese giusto per concedersi qualche frutto esotico, sempre con la consapevolezza, però, che privilegiare i prodotti a filiera corta e veramente di stagione è più salutare sia per noi sia per l’ambiente. Molti degli avocado che giungono sulle nostre tavole arrivano infatti da lontano, prevalentemente dall’America centrale, talvolta dalla Spagna.
In realtà, negli ultimi anni, qualche tentativo di coltivare avocado viene fatto anche in Italia: accade in Sicilia, alle pendici dell’Etna, dove, grazie al clima particolarmente mite e alle qualità dell’acqua e del terreno, vengono coltivate diverse qualità di questi frutti, prevalentemente con metodi bio; la stagionalità dipende dalla tipologia del frutto, il miglior avocado siciliano da consumare a marzo è l’Hass.
Quanto alle proprietà, l'avocado è una buona fonte di potassio, fibre e grassi monoinsaturi. È considerato un ottimo alleato nella dieta contro il colesterolo alto, ha un buon contenuto di vitamine, in particolare vitamina A e vitamine del gruppo B ed ha qualità digestive e astringenti.
Come scegliere e conservare l’avocado
L’avocado andrebbe consumato quando è ben maturo; per verificarlo, controllare che risulti morbido a una leggera pressione delle dita.
Se è ancora acerbo, al fine di accelerare la maturazione, conservarlo in un sacchetto di carta, a temperatura ambiente, per 3-5 giorni. L’avocado maturo può essere, invece, tenuto in frigorifero, per 5-6 giorni.
L'avocado tra la frutta ricca di potassio
Come mangiare l'avocado: la ricetta della guacamole
L’avocado è uno di quei frutti che si adatta bene ai piatti salati. È l’ingrediente principale della guacamole, una salsa semplice e veloce da realizzare, che si accompagna bene a insalate, antipasti e secondi piatti.
Per prepararla in maniera simile alla ricetta classica occorrono:
> 2 avocado,
> uno spicchio d’aglio,
> una cipolla,
> 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,
> 1-2 pomodori maturi,
> un peperoncino piccante,
> un limone non trattato,
> un cucchiaino di coriandolo fresco tritato,
> sale, pepe nero.
La ricette originale, in realtà, prevedere il lime al posto del limone, ma poiché è veramente difficile trovarne di non trattati dalle nostre parti, meglio un sincero limone nostrano.
Procedimento: sbollentare il pomodoro, dopo di che spellarlo e tagliarlo a cubetti. Sbucciare gli avocado, tagliarli in due ed eliminare il nocciolo interno; tagliare la polpa del primo a cubetti, mettere la polpa dell’altro in una ciotola e schiacciarla con una forchetta. Sbucciare e tritare finemente la cipolla e l’aglio. Unire tutti gli ingredienti in una terrina e condire con la buccia e il succo di limone, due cucchiai di olio extravergine d’oliva, il coriandolo fresco, un pezzetto di peperoncino piccante tritato finemente, sale e pepe nero. Dopo aver mescolato il tutto, far riposare in frigorifero per mezz’ora circa coprendo la superficie della terrina con pellicola, per evitare che si ossidi.
Le varianti della salsa guacamole sono numerosissime. La si può preparare più o meno piccante. Si può sostituire il coriandolo con il prezzemolo, si può togliere l’aglio o aggiungerne di più, usare la paprika dolce o piccante o addirittura c’è chi ama arricchirla con formaggio fresco spalmabile…. Una salsa versatile e personalizzabile, in base ai propri gusti.
Scopri anche l'olio di avocado, le proprietà e l'uso