Sorbetto di pera, la ricetta
Eccovi una semplice ricetta di un dolce estivo molto piacevole e rinfrescante: il sorbetto di pera. Senza usare l'alcol, caro ai francesi, la sperimentiamo nella versione il più possibile naturale.
Pere, delizie ricche di minerali
Le pere maturano sugli alberi praticamente ogni mese dell'anno e, oltre a mangiarle fresche così come sono e a gustarle in plendide insalate estive, si possono usare anche per preparare dell'ottima marmellata per l'inverno e fantastici risotti.
Con quelle maturate a puntino, si possono preparare dei freschi sorbetti per allietare i torridi pomeriggi di agosto.
Le pere sono alimenti importanti per l'organimo: ricche di minerali, in particolare calcio e boro, sono alleate della prevenzione e la lotta all’osteoporosi, e, grazie al boro, contribuiscono a tonificare il cervello, migliorando la prontezza di riflessi.
Ecco a seguire qualche idea per preparare un delizioso e semplice sorbetto alla pera.
Ricetta base del sorbetto di pera
Ingredienti per 4 persone
> 4 pere tipo Williams mature;
> 150 ml di acqua;
> un cucchiaio di succo di limone;
> 8 cucchiai di zucchero a velo.
Preparazione
Pulire, sbucciare e tagliare le pere a pezzetti e metterle in un pentolino; versare l'acqua e aggiungere lo zucchero, mescolare e cuocere per circa 10 minuti, facendo sobbollire lentamente.
Lasciare raffreddare, quindi frullare il tutto. Spostare il composto in una ciotola a chiusura ermetica e riporre nel congelatore per mezz'ora.
Estrarre e mescolare. Continuare così per altre 4 volte, prima di servire dopo almeno 2 ore.
Per fare apprezzare questo delicato sorbetto anche ai bambini, si può mettere il composto a congelare nelle formine per fare i ghiaccioli.
Mentre per una versione ancora più rapida del sorbetto alla pera si possono anche mettere a congelare i pezzetti di pera il giorno prima cosparsi di succo di limone, per poi frullarli con il frullatore a immersione al momento e all'occorrenza!
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Note aromatiche per il sorbetto di pera
Questa ricetta base si può anche variare, aromatizzando lievemente con cannella, zenzero, vaniglia, cardamomo o persino rosmarino in fase di cottura.
C'è chi non disdegna l'alcol in abbinamento alla pera: pensate che in Normandia questo sorbetto è noto come "trou normand", infatti al centro scavano un buco dove mettono l'acquavite locale.
E fu proprio un sicilano, guarda caso, a portare a Parigi sul finire del '600 la moda del sorbetto e dell' "acque gelate".
Curiosità: i "Taccuini Storici"dell'Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia ci raccontano che, secondo certi studiosi, il termine "sorbetto" deriva dalla parola araba "sherbeth" (bevanda fresca), mentre, secondo altri, dalla voce turca "sharber" (sorbire).
Vi è ancora il verbo latino ”sorbeo-es-sorbui” (sorbire o succhiare). In ogni caso sembrerebbe che il nome sorbetto venne adottato nel Medioevo come onomatopeico del suono fatto per succhiare le bevande fresche alla frutta.
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