Le verdure di agosto
In agosto mentre molte persone sono in vacanza il contadino è ancora nei campi alle raccolte. Persino negli orti familiari o sul balcone qualche temerario che rimane a casa ha la possibilità di raccogliere i tanti doni del lavoro svolto e di accudire le piante da orto. Tutti potranno così gustare frutta e verdura di stagione che rinfresca dal caldo sole estivo! Andiamo a conoscere le verdure del mese di agosto
di Mira Tonioni
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Le verdure che possiamo comprare e mettere nel nostro cesto di agosto sono già presenti nella stagione estiva. In tutta l'estate troviamo carote, cicoria, cipolla, insalate, radicchio, ravanello, rucola e sedano.
Il sedano è molto ricco di nutrienti utili in estate ed è ottimo crudo, in pinzimonio o il estratti e centrifughe rinfrescanti.
Già nel mese di giugno sono iniziate le prime zucchine e i primi cetrioli che nel mese di agosto sono riccamente fruttifere sulle piante.
Inoltre possiamo avere le verdure del genere solanacee che abbiamo conosciuto nel mese di luglio: pomodori, peperoni, melanzane, peperoncini e patate.
Queste ultime, le patate sono proprio di agosto ed è molto divertente coinvolgere nella raccolta i bambini che amano molto questa verdura e saranno felici di poterla prendere direttamente dalla terra: una vera e propria caccia al tesoro!
Un altro segreto da scovare nella terra è la patata dolce, poco conosciuta ma una vera leccornia da cucinare e gustare.
Nel mese di agosto troviamo nei campi grandi distese di una pianta alta più dell'uomo, il mais. Questa pannocchia è squisita sia la varietà di popcorn che quella dolce di chicchi da fare anche alla griglia o alla brace o preparare farina di mais per altre ricette.
Sapevi che il mais è uno dei cereali privi di glutine?
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Fin dall'antichità il forte e fresco aroma del sedano ha indotto i popoli mediterranei ad usarla come spezia e come verdura.
Ideale per le diete dimagranti in quanto ricco di fibra alimentare e particolarmente povero di calorie, il sedano è inoltre un'ottima fonte di vitamina K e una discreta risorsa di acido folico e potassio.
Della varietà chiamata comunemente “sedano rapa” si suole mangiare la bianca radice, mentre quella a coste è indispensabile nei battuti di molte cucine tradizionali in funzione delle sue capacità aromatizzanti e del suo contenuto di liquidi, ma è anche ottima a crudo, come nei pinzimoni o in estratti o centrifugati.
Ha proprietà reidratanti, rinfrescanti, depurative, reminaralizzanti, diuretiche, antidepressive.
I numerosi terpeni all'origine del suo dolce aroma sono concentrati soprattutto nei semi dai quali si estrae un prezioso olio essenziale utilizzato in erboristeria.
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ll viaggio che ha fatto la patata per arrivare a consolidarsi come uno degli alimenti più importanti al mondo è stato assai lungo.
Originaria delle Americhe meridionale e centrale, è stata coltivata anzitutto nelle Ande settentrionali, per poi diffondersi a valle grazie a incroci con altre varietà di Solanacee. I conquistadores le hanno in seguito introdotte nel vecchio continente, dove hanno faticato non poco a raggiungere lo status di alimento primario, riscuotendo pian piano successo soprattutto in Germania, in Russia e nei paesi Scandinavi.
Della patata, Solanum tuberosum si mangia solamente il tubero, che è una riserva di carboidrati, mentre tutto il resto della pianta risulta tossica per l'alta concentrazione di solanina.
La patata è molto ricca di vitamina B6 e vitamina C (specie nella buccia), ed ha discreti contenuti di carotenoidi e acido clorogenico. È inoltre ricca di amido, parte del quale risulta resistente alla digestione e svolge funzioni di protezione del colon.
Il metodo di cottura ha una fortissima influenza sulle sue proprietà e capacità nutritiva: specialmente la cottura senza buccia disperde molta di questa ricchezza.
È importante scegliere sempre patate non germogliate e senza aloni verdognoli sulla buccia: sono tutti segni di sovrabbondanza di solanina.
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Nel mese di agosto comincia la raccolta di un'altra prelibatezza originaria del Nuovo Mondo, l'Ipomea batatas, che dalle nostre parti viene chiamata più che altro con nomi regionali come batata, patata dolce o patata americana, che in verità non ha niente a che fare con la patata in quanto appartenente alle Convolvulaceae, quindi è paradossalmente più vicina al villucchio e alla morning glory.
Anche di questa pianta si consuma fondamentalmente il tubero, simile a quello della patata ma con una buccia decisamente violacea ed una pasta che può variare nel colore da bianca ad arancione.
Particolarmente consumata in Cina e in gran parte del continente africano, è incredibilmente ricca di vitamina A, contenendo acnhe apprezzabili percentuali di vitamine B5 e B6 e di molti sali minerali.
A differenza della patata, di questa pianta si possono consumare anche le giovani foglie, considerate come una comune verdura sia in Africa che in Asia: esse hanno una ricca gamma di vitamine, tra le quali spiccano la K, la A, la B2, la B1, la B6 e la C.
Recenti studi hanno associato il grande consumo di questi tuberi alla longevità degli abitanti di alcune isole giapponesi.
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Tra i numerosissimi alimenti che il continente sudamericano ha regalato al resto del mondo è impossibile non citare il mais, Zea mais.
Questo antico cereale si è consolidato alla base di molte alimentazioni in giro per il mondo, distinguendosi inoltre come mangime animale e come potenziale fonte di biocarburanti.
Le sue caratteristiche pannocchie offrono la farina di mais indispensabile nella cucina di molte culture ma sono comunemente consumate in tutto il mondo anche come ottimo cibo di strada.
In rapporto agli altri cereali è, insieme al riso, tra i più energetici, ed è al primo posto per contenuti di magnesio, riboflavina, vitamina B6, luteina e zeaxantina, dalle proprietà antiossidanti.
I suoi flavonoidi e catorenoidi contribuiscono a rendere il mais un alimento antiossidante, ideale per salvaguardare la salute del cuore, per prevenire i problemi legati all'avanzare dell'età, e contribuisce alla prevenzione di alcune forme tumorali.
Inoltre non contiene glutine e quindi viene utilizzato molto per l'alimentazione delle persone che sono ciliache o intolleranti al glutine.
Nelle ricette lo troviamo già inserito nella cucina tipica italiana dei regioni più fredde con le varie forme di polenta; sempre come farina di mais le ricette sono per sformati, ciambelle, tortini o semplicemente la pannocchia viene bollita e mangiata.
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